TITOLI DI CODA A GAVOI PER LA XV EDIZIONE DE “L’ISOLA DELLE STORIE – FESTIVAL LETTERARIO DELLA SARDEGNA”

Gavoi nella foto di Enrico Loi

“Pensiamo che fare cultura resti uno dei privilegi più inviolabili e uno dei baluardi più solidi contro qualunque arbitrio. Abbiamo aperto le nostre porte ai lettori del futuro declinando la parola cultura fuori da qualunque snobismo, palmarès, provincialismo. Per il resto la nostra storia parla per noi: parlano per noi tutti coloro, e sono davvero tanti, che alla fine di un’edizione si affrettano a prenotare un posto per l’edizione successiva”.
Si è conclusa ieri la XV edizione de L’Isola delle Storie – Festival Letterario della Sardegna, quest’anno interamente dedicata alla memoria del Maestro Ermanno Olmi che resta per il Festival un modello di intellettuale e di uomo.

Dopo l’intensa serata di apertura con Simonetta Agnello Hornby e Filomena Campus, protagoniste della performance/work in progress in parole, musica e canto Credevo che, un momento di riflessione sull’importante quanto attuale tema della violenza domestica, il Festival di Gavoi ha proposto come di consueto un articolato programma con circa 70 eventi tra dibattiti, presentazioni, spettacoli, laboratori, mostre, concerti, proiezioni e reading.

Anche quest’anno il pubblico ha affollato le vie del paese facendo registrare il tutto esaurito alla maggior parte degli incontri in programma, confermando il grande interesse per la proposta culturale de L’Isola delle Storie. Tra gli ospiti di questa edizione ricordiamo Marco Damilano, Paolo Giordano – incontro di chiusura del Festival – Gian Antonio Stella, Daria Bignardi, Nada Malanima, Davide “Boosta” Dileo, Carlo Boccadoro, Daniela Hamaui, Carolina Orlandi, Omar Di Monopoli, Francesco Abate e gli stranieri Michael Frank e Fiona Barton.
Grandissimo successo anche per il programma bambini/ragazzi curato per la prima volta dallo scrittore Fabio Geda e da Davide Meloni e Francesca Frongia dell’Associazione Lughené, uno spazio in cui le diverse generazioni di lettori hanno potuto confrontarsi e dialogare. Numerosi gli ospiti che si sono alternati tra il Giardino Comunale e Casa Maoddi, tra questi: Zerocalcare, Carlo Greppi, Sofia Viscardi, Alice Milani, Ghemon, Giacomo Mazzariol – protagonisti del nuovo e fortunato ciclo Fronte del Palco che ha aperto il Festival di Gavoi ai linguaggi di giovani e adolescenti – Pierdomenico Baccalario, Manlio Castagna, Teresa Porcella, Ignazio Fulghesu, Alessio Mura e molti altri. Al completo anche i numerosi laboratori proposti nell’arco dei tre giorni che hanno coinvolto bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni.

Ottima affluenza di pubblico anche per le mostre proposte nei giorni di Festival: l’esposizione 100 Years del fotografo tedesco Hans Peter Feldmann, a cura di Luigi Fassi e Alberto Salvadori e realizzata in collaborazione con il Museo MAN di Nuoro, il progetto SUI RAMI – il racconto di BAM Design, Un coccodrillo come vicino dell’illustratrice Mariachiara Di Giorgio, Prima di me dei Mook, L’arca parte alle otto: storie, immagini, musica e film sul mondo animale a cura di Centro di Documentazione Regionale Biblioteche per Ragazzi e Biblioteca Metropolitana Ragazzi e L’isola delle storie a matita della disegnatrice Claudia Piras.
Molto apprezzata dal pubblico e dagli ospiti anche Intintos. Il lato oscuro degli ospiti del Festival il nuovo tassello del progetto pluriennale che la fotografa Daniela Zedda sta dedicando a L’Isola delle Storie e alla comunità barbaricina, con i ritratti degli ospiti delle passate edizioni integrati nel contesto urbano del paese.
Crescono anche i canali social del Festival con 15.000 followers sulla pagina Facebook ufficiale dell’evento e oltre 8000 visualizzazioni giornaliere, 7.500 sul canale Twitter e 3000 visualizzazioni giornaliere. Sono, infine, oltre 2000 le foto condivise sul canale Instagram e circa un migliaio le visualizzazioni dei video dei “saluti degli ospiti”, condivisi su questo canale.

Un particolare ringraziamento va, ancora una volta, a tutte quelle realtà, enti, aziende e istituzioni, che ogni anno contribuiscono a vario titolo alla realizzazione della manifestazione. Ma un Festival ha bisogno per vivere di molte energie e per questo, nel saluto finale al pubblico, Marcello Fois ha voluto riportare l’attenzione sulle difficoltà più volte ribadite dall’organizzazione in questi mesi: “abbiamo compiuto 15 magnifici anni. Basta questue, basta dimostrazioni. Saranno i luoghi opportuni, gli interlocutori responsabili, gli argomenti convincenti, le garanzie certe, i mutamenti radicali, le considerazioni definitive, i riconoscimenti dovuti, ma soprattutto sostanziali e non più formali, a stabilire se quello di stasera è un arrivederci o un addio. Per ora Grazie”.

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