IL 20 APRILE PRESSO LO SPAZIO/TEATRO DI BOCHETEATRO A NUORO, LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “A COSA STAI PENSANDO?” CON GIACOMO CASTI E FRANCESCO MEDDA ARROGALLA

Venerdì 20 Aprile 2018 alle ore 18:30
presso lo Spazio/Teatro di Bocheteatro in Via Trieste n. 48 a Nuoro
Giacomo Casti e Francesco Medda Arrogalla

presentazione del libro ”A cosa stai pensando?”
101 status anti-status quo (2011-2017)

Amo Facebook, odio Facebook.

Lo amo perché́ crea relazioni, accelera scambi, potenzia opinioni, può veicolare messaggi importanti.

Lo odio perché́ crea dipendenza, alimenta illusioni, amplifica solitudini (e non è un paradosso), produce redditi nostro malgrado.

“Per facebook la merce sei tu”, titola un bell’articolo di John Lanchester sulla London Review of Books, rilanciato qualche tempo fa anche da Internazionale.

È così: dietro l’apparenza “social” e la sua vocazione “free”, si nasconde la più grande azienda di sorveglianza della storia dell’umanità̀.

E noi siamo la sua merce; venduta, comprata e contesa dai suoi inserzionisti pubblicitari, mentre le nostre abitudini, passioni, interessi e acquisti vengono monitorati e schedati con precisione assoluta.

Che fare? Probabilmente niente. Questo è il nostro tempo, questi sono i nostri modi e strumenti di comunicazione, decidere per il non utilizzo di un mezzo come Facebook (scelta ovviamente legittima e per certi versi saggia) non risolve comunque la questione in sé, e leva invece delle opzioni utili (e in alcuni casi, ormai ne- cessarie) a chi decide per la drastica scelta (che suona un po’ come rifiutarsi di avere un cellulare, o preferire la macchina da scrivere al computer. Quanta invidia per chi ci riesce, sul serio). Questa premessa è utile per spiegare il titolo di questa raccolta, “A cosa stai pensando?”, a quei due o tre che ancora non l’hanno capito; è infatti la domanda che ci si sente rivolgere sul proprio profilo fb non appena vi si accede. È la domanda a cui anch’io, come tantissimi, ho implicitamente risposto negli ultimi anni (sette, esattamente, cioé da quando ho un account fb). Potrei dire che questi 101 status (così si chiamano gli interventi degli utenti “postati” sul proprio profilo) sono un possibile distillato di questo arco di tempo. Scrivendo, e tenendo acceso il mio bisogno di scrittura e di condivisione, questo social network e, ancora di più, molti dei miei contatti e amici presenti sul medesimo, possono sentirsi co-autori di questi: aforismi, messaggi, constatazioni, provocazioni, suggerimenti, liste, prontuari, prose sotto forma di poesia, liriche sotto forma di narrazioni, citazioni, omaggi, racconti brevi e brevissimi, bozzetti, ritratti e – last but non least – qualche ovvietà di troppo e, però e a contrasto di queste ultime, la volontà̀ di utilizzare il mezzo a fin di bene; che per me significa cercare di cambiare il mondo, per quell’inezia che sarò̀ in grado di fare nel mio tempo vivente. Questo spiega il sottotitolo “status anti-status quo”, più̀ ironico che veritiero, purtroppo, visto che lo status quo, il mondo che viviamo, è capace di mangiare ben altri antagonismi e antagonisti, rispetto a chi scrive. Eppure qui troverete – potrete trovare – opinioni dissenzienti, impopolari, discutibili, su molti argomenti che sono – alcune delle – mie piccole ossessioni quotidiane: per esempio la Sardegna, per esempio le controculture, e la memoria, l’autoironia come strumento di sopravvivenza, la politica, il futuro, i social network come Facebook. Sì, perché, anche lasciando stare McLuhan, credo sia davvero così: il medium non solo diventa il messaggio, ma ci costringe a pensare in continuazione a sé, a pensare su di lui, a pensare – a volte – come lui. Nel mio piccolissimo, cerco di dargli filo da torcere, senza prendermi troppo sul serio. Dunque, la caratteristica che accomuna questi momenti di scrittura è che sono stati tutti postati su facebook, a volte apprezzati a volte meno, che sono stati condivisi (idem), che sono stati discussi, criticati, osteggiati, presi per culo. Io ho aggiunto solo un titolo a ognuno di loro (quasi mai l’avevano), e in qualche caso precisato l’intenzione di scrittura. Tutto qui. Un’ultima cosa; perché́ 101? Beh, perché non sono troppi e non sono pochi, per via dell’arcinoto libro sulle storie zen, per via di George Orwell, perché il numero implica qualche magia algoritmica che sembra estendere all’infinito la possibilità̀ di questi spunti… Perché́, soprattutto, mi da l’idea che la cosa non finisca qui. E un po’ lo spero. Buona lettura, e spegnete computer e smartphone, ogni tanto.

Giacomo Casti è nato e vive in Sardegna. Laureato in Lettere con indirizzo antropologico, si occupa di letteratura, teatro (regista e autore), cinema (attore) e musica (con il progetto Dub Versus).

Da anni tiene laboratori di scrittura per ragazzi e adulti. È stato membro del direttivo della Fondazione Giuseppe Dessì; è socio fondatore dell’Associazione Chourmo, che da quindici anni organizza a Cagliari il Marina Cafè Noir- Festival di letterature applicate, fa parte della compagnia Antas Teatro di San Sperate. Da molti anni si occupa della realizzazione di spettacoli e reading musicali su testi propri e di vari autori.

Francesco Medda “Arrogalla” è un compositore elettronico e live performer nato a Quartu Sant’Elena nel 1981. Dal 2003 porta avanti Arrogalla, progetto dub che trae ispirazione dalle tradizioni della Sardegna e dai suoi ambienti e paesaggi. Il suo ultimo disco “Is – S’ardmusic Revisited Vol. 1”, pubblicato da S’ardmusic e distribuito da Egea, attinge dalla produzione world music dell’etichetta (Elena Ledda, Mauro Palmas, Andrea Parodi, Mario Brai, Elva Lutza, Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu, Gavino Murgia). Oltre al dub prosegue parallelamente un percorso di ricerca sonora, legato ai paesaggi sonori e alla musica contemporanea. È il fondatore della associazione label Mime e il co-fondatore dei progetti Malasorti, Baska e Bentesoi. Ha suonato in tutta Europa ed ha pubblicato materiali sonori per etichette nazionali e internazionali. Collabora con l’attore e regista Giacomo Casti con il quale ha prodotto numerosi reading concerto tra il progetto discografico “Dub Versus” in collaborazione con il compositore Marcellino Garau pubblicato da Altrove/Zahr. Ha suonato con la Galata Electroacoustic Orchestra, orchestra mediterranea elettroacustica, con la quale ha partecipato alla Biennale di Venezia; e con #KOI performance di danza contemporanea site specific della regista e performer Chiara Murru (Spazio-T). Collabora con l’associazione Cherimus e partecipato al programma europeo “Tandem” con il progetto So_Close tra Sardegna e Tunisia. Fa parte della Compagnia Teatrale Antas. Collabora più in generale con il mondo del teatro, della fotografia e dell’arte contemporanea.

legittima il delitto?

 

 

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