SA PANIXEDDA, SANT’ANTONIO E SAN SEBASTIANO: PER ESCALAPLANO STA PER COMINCIARE UNA SETTIMANA RICCA DI TRADIZIONE

di Valentina Usala

Cultura e tradizione mi hanno da sempre riportata là, al paese che porto nel cuore. I mesi invernali, ancora oggi che sono cresciuta, mi riportano ai momenti d’infanzia trascorsi in Sardegna, proprio in questo periodo, in cui i mandorli sono in fiore e i raggi del sole regalano una luce unica, di ricordi e vissuti.

Proprio in questo periodo. A gennaio, dove il rito si fonde ai ricordi.

Tutto pronto.

Ad Escalaplano una settimana all’insegna della tradizione:  SA PANIXEDDA, SANT’ANTONIO e SAN SEBASTIANO.

All’alba del 16 gennaio ad Escalaplano si assiste e rivive l’antica manifestazione, molto sentita, di “Sa Panixedda”.

Ragazzi e bambini , con una federa bianca sulle spalle (sa coxinera) andranno in giro per il paese urlando a squarciagola la parola magica: “A Panixedda!”, alla ricerca delle case con la luce accesa e il portone aperto. E’ questo il segno che contraddistingue le famiglie che hanno preparato iscivraxedas, dolci o frutta secca da offrire ai piccoli ospiti.

Il segno della croce prima e si cu“Sant’Antonisi cuncedat sa gratzia”, è solitamente il rituale che accompagna la donazione de sa Panixedda.

Poi, alla mattina, tanti ragazzi prepareranno la legna per i falò in onore del Santo, che la sera verranno accesi in ogni rione del paese: diventerà una vera sfida a chi riuscirà a realizzare quello più grande ed ospitale.

Saranno cinque in totale i Fogadonis, che verranno preparati nei seguenti rioni:

Mariesi’ (foto), Sa scala, S’Ortu e tia, Sa Serra ‘e bois e Perducata.

Mentre il falò di San Sebastiano verrà allestito in un piazzale di Corso Sardegna nei pressi del cimitero. 

Per l’occasione, che corrisponde con l’inizio del carnevale, si potrà assistere anche alla prima uscita delle maschere tradizionali locali.

La sera del 19 gennaio invece, verrà realizzato un unico e grande falò in onore del Santo Patrono del paese: San Sebastiano.

Molte persone prepareranno il dolce tipico di questa festività “S’Anguli”: una pasta dura (cocoedda), condita con acqua e miele.

Anche quest’anno, un appuntamento unico: assolutamente da non perdere!

Così mi ha riportata a quando ero bambina con le sue parole. Lui, Emme Shardana, lo pseudonimo con cui è conosciuto sul web, alias Matteo Cucca, dove “Emme” sta a significare l’iniziale del suo nome e Shardana, vuole essere un eco forte alla Sardegna.

La sua terra, per quale nutre un verace attaccamento. In onore di essa, ha appunto creato una pagina facebook che conta all’incirca 12.000 iscritti, intitolata “Paradiso Sardegna Scal’e Oru”.

 

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Un commento

  1. La notte più attesa a Escalaplano.
    A inizio gennaio cominciavano le minacce “accabbadda o no andata a panixedda” (finiscila o non vai a panixedda)

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