OLTRE IL MARE, 50 ANNI DI MEMORIA: L’EVENTO A LOSANNA DEL CIRCOLO “NURAGHE” PER FESTEGGIARE MEZZO SECOLO DI VITA

ph: il gruppo Sa Cointrotza di Aidomaggiore a Losanna

di Roberta Pilia

Ancora una volta, sabato 2 dicembre 2017, lo splendido Casino di Montbenon di Losanna ha fatto da cornice alla festa annuale del Circolo Nuraghe. La serata annuale è sempre un avvenimento importante: per il Direttivo che la “pensa”, la attiva e l’organizza, per le persone che danno una mano, anzi due! per gli amici che la aspettano, bella occasione per ritrovare amici e/o per far scoprire l’enogastronomia e la cultura sarda e il Nuraghe… 

Ma la serata di quest’anno aveva un sapore e un significato particolare.

La serata ha infatti fatto calare il sipario su 50 anni di Circolo. 

“50 anni e non mostrarli”, è stato il tema conduttore di un intero anno di sforzi, di ricerche, di qualche delusione e frustrazione, di bellissime inaspettate sorprese umane, di tempo passato ad organizzare una serie di avvenimenti che mostrassero la giovinezza e la vitalità del Nuraghe. Mostrare! non inseguendo uno scopo di auto compiacimento per il lavoro, e i successi ottenuti, ma, soprattutto, mostrare per diffondere la varietà della nostra cultura sarda: cinema, letteratura, artigianato, natura, senza dimenticare la carta vincente dell’enogastronomia.

La serata si è articolata intorno alla cena tipica malloreddus e porchetto arrosto, prelibata e abbondante, grazie grazie grazie al nostro super cuoco Antonio e ai suoi aiutanti, resa più “genuina” dalle delizie fresche fresche di Sardegna, arrivate col gruppo Sa Cointrotza di Aidomaggiore, esempio perfetto di come la cultura della tradizione non sia solo appannaggio dei meno giovani, ma di come si possa sposare perfettamente con la “bella, meglio gioventù”.

E che dire della simpatia, del feeling che si è immediatamente stabilito con i membri del gruppo? Ben disposti a far sì che questa loro prima uscita all’estero fosse indimenticabile, hanno coinvolto i partecipanti e si sono lasciati coinvolgere in danze scatenate del D.J. Polox  che poco avevano a che fare con i loro sobri, bellissimi costumi.

Quasi un richiamo alla sfida più importante cui dovrà far fronte il Nuraghe:

RI-INNOVARE nella continuità e nella tradizione. Ri-innovare dopo 50 anni senza perdere di vista la continuità, per non perdere e rassicurare la “vecchia leva”, ri-innovare per attirare, interessare e soprattutto attivare i giovani della 3° e ormai 4° generazione, e i nuovi migranti, portatori di una Sardegna diversa da quella degli anni ’60, anni della fondazione del Circolo. Giovani al centro da sempre delle attività del Nuraghe, così difficili da far entrare nel circolo del Circolo, mi sia concesso questo jeu de mots. Giovani al centro degli interessi della Federazione dei Circoli sardi in Svizzera, che con la RAS ha patrocinato gli eventi di questo anno del 50ennio, in ben due grandi incontri nel corso dell’anno.

Una sfida impegnativa che il Nuraghe è pronto a raccogliere, con l’entusiasmo che lo caratterizza, e che fa già pensare al futuro, alle attività da programmare, alle idee già in ebollizione.

Sipario dunque su questo 2017, ma lunga vita al Nuraghe 

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