SALUTO AI CONVEGNI SU “LA RICEZIONE DELLE OPERE E DEL PENSIERO DI GRAMSCI IN FRANCIA” (ROMA, 5 DICEMBRE 2017; CORNAREDO – MI, 7 DICEMBRE 2017)

Roma, 5 dicembre 2017. Da sin. Maria Luisa Righi, Gemma Azuni, Paolo Pulina

di Maria Luisa Righi della Fondazione Gramsci

Pubblichiamo qui di seguito il testo del saluto rivolto da Maria Luisa  Righi, a nome della  Fondazione Gramsci,  ai partecipanti ai convegni su “La ricezione delle opere e del pensiero di Gramsci in Francia” organizzati dalla  F.A.S.I. a Roma (5 dicembre 2017) e a Cornaredo (Milano; 7 dicembre 2017).

Sono lieta di portare il saluto della Fondazione Gramsci.

Siamo lieti di aver contribuito a questa iniziativa suLa ricezione delle opere e del pensiero di Gramsci in Francia. Tema tra i più interessanti, e a cui la Fondazione dedicherà il prossimo volume della collana Studi gramsciani nel mondo, che ha subìto un ritardo a causa dell’improvvisa e prematura scomparsa, nel marzo di quest’anno, del suo curatore: André Tosel, a cui va il nostro, e mio personale, commosso ricordo.

Questa  iniziativa ben si inquadra nell’Anno gramscianodeliberato dalla Regione Autonoma della Sardegna in coincidenza con l’Ottantesimo della morte. La Regione ci ha sostenuti in molte altre iniziative. Tra queste ci piace ricordare:

– la mostra dei Quaderni e dei libri del carcere, svoltasi a Cagliari dal 22 settembre al 22 ottobre 2017, e che è stata accompagnata da un ciclo di lezioni sulla vita e sul pensiero del pensatore sardo (la mostra aveva visto una prima presentazione alla Camera in aprile; poi da Cagliari è andata a Londra, dove ha riscosso un grande successo di pubblico; ed ora è a Bari).

– la presentazione del primo tomo dei Quaderni miscellanei 1929-1935, curato da Giuseppe Cospito, Gianni Francioni e Fabio Frosini, svoltasi a Ghilarza il 2 ottobre scorso alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

In questi anni la Fondazione Gramsci ha rinsaldati i suoi rapporti con la Sardegna e le sue istituzioni ed è entrata come socio fondatore della Fondazione Casa Antonio Gramsci di Ghilarza, costituitasi nel dicembre 2016. Dal 2014 ogni due anni si svolge, sempre a Ghilarza, la Summer School, una Scuola internazionale di studi gramsciani, presieduta da Gianni Francioni, rivolta a giovani ricercatori di tutto il mondo.

Sin dall’inizio la Fondazione Sardegna contribuisce alla pubblicazione dei volumi dell’Edizione nazionale degli scritti di Gramsci e ha sostenuto l’Edizione anastatica dei Quaderni del carcere pubblicata dall’Unione Sarda e dall’Enciclopedia Italiana.

Non abbiamo trovato strano che la Federazione Associazioni Sarde in Italia ci proponesse di dedicare il convegno alla ricezione di Gramsci in un altro paese. Il legame che Gramsci mantenne sempre con la sua terra non gli impedì mai di guardare il mondo nella sua dimensione globale; anzi si può dire che la sua insularità, la sua condizione di emigrante, gli abbia consentito di leggerne meglio le stratificazioni, le gerarchie e le interdipendenze. Anche per questo il suo pensiero riscuote un grande interesse anche fuori dall’Italia, nel Nord come nel Sud del mondo, come attestano le traduzioni integrali dei Quaderni del carcere in francese (Gallimard, 1978-1996), spagnolo (Ediciones Era 1980-2000), giapponese (ÔtsukiShoten 1981-), tedesco (Argument 1991-2002), inglese (Columbia University Press 1992-) e, organizzata tematicamente, portoghese (Civilização Brasileira 1999-2002). Attraverso queste lingue a diffusione sovranazionale, anche gli studi sul pensiero di Gramsci sono enormemente cresciuti: basti pensare ai Cultural study o, più recentemente, alle riflessioni che le categorie di Gramsci hanno suscitato nel mondo arabo, di cui si dà conto nell’ultimo Annuario di studi gramsciani nel mondo.

La Francia è stato il primo paese nel quale sono stati pubblicati, per iniziativa degli emigrati antifascisti rifugiatisi in quel paese, scritti di e su Gramsci. Il francese è la prima lingua straniera che Gramsci apprese, e di cui si serviva anche per conoscere le altre letterature non tradotte in italiano (da Kipling a Tolstoj) e seguire gli eventi mondiali. Un recente convegno tenutosi a Lione, La France d’Antonio Gramsci,si è soffermato proprio sul rapporto di Gramsci con la cultura e la politica francese.

Siamo convinti che questo convegno contribuirà a comprendere meglio le domande che i francesi hanno rivolto a Gramsci e quali risposte vi hanno trovato.

 

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