FABIO SECCI E IL SURF: IL PARALIMPICO CHE GAREGGIA TRA PARI

ph: Fabio Secci


Aprire nuovi orizzonti sportivi e augurarsi che tanti altri seguano la scia. Anche il surf non è proibitivo per gli atleti paralimpici e il sardo Fabio Secci ne ha dato una grande dimostrazione nel corso della prima edizione del Campionato Italiano Assoluto di Surfing. L’evento, organizzato dalla FISW (Federazione Wakeboarding e Sci Nautico) si è disputato nelle acque di Capo Mannu, presso San Vero Milis. Fabio è stato l’unico disabile che si è misurato paritariamente con gli altri partecipanti. Una peculiarità importante che non è passata inosservata agli occhi degli organizzatori. Sebbene non abbia passato il turno nella categoria “Shortboard”, l’eclettico villacidrese ha ricevuto un premio speciale, sia per essere stato un pioniere, sia per impegno e costanza che sta mettendo nell’attività sportiva. L’impresa è stata accolta con tanto entusiasmo dal presidente del Cip sardo Paolo Poddighe: “Provenendo dal Tiro con l’Arco posso testimoniare direttamente che in questi anni gli atleti paralimpici tirano tranquillamente con il resto dei partecipanti, dandogli spesso e volentieri filo da torcere – dice – e sapere che Fabio è riuscito a gareggiare con i non disabili mi riempie davvero d’orgoglio perché sta incarnando l’obiettivo primario che il CIP va perseguendo negli anni. Ora che fa parte del nuovo Consiglio Regionale sono sicuro che si batterà strenuamente per far capire ai suoi simili che osando si cresce e si migliora”.

 “Non ha prezzo il poter vedere e vivere di persona alcuni momenti di crescita dello lo sport nella nostra terra”. Fabio Secci ha ancora la mente rivolta a Capo Mannu dove ha trascorso un week end che l’ha arricchito sotto tanti aspetti. “Sono stati due giorni intensi immersi tra energie, persone, onde ed eccellenti atleti. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile tutto ciò; questo nuovo capitolo potrebbe valorizzare il vero senso dello sport in Italia”.

Quindi nessuna pecca a San Vero Milis.. L’evento è stato un successo, moltissimi gli atleti professionisti coinvolti nella gara che hanno battagliato tra le magnifiche onde della Sardegna. L’organizzazione è state perfetta, federazione, volontari ed organizzazioni hanno reso questi giorni speciali ed unici, sicuramente da ricordare.

Sfortunatamente nessun altro paralimpico era presente all’evento.  Ma questo non ha fermato la voglia di scendere in acqua e provare a rappresentare tutti gli atleti della mia categoria. Lo scopo principale era quello di esser lì, in quel momento storico del surf che penso abbia dato inizio ad un nuovo capitolo per lo sport in Italia.

E tu stai cavalcando bene l’onda in tutti i sensi Negli ultime mesi, con il supporto della nuova federazione, sono nate tante iniziative. C’è tanto da fare ma ci sono buoni presupposti su cui poter andare avanti.

Nel tuo piccolo su quali fronti ti batterai? Con la collaborazione della federazione e spero di tanti altri atleti, penso ancora di più dare il via ad un percorso di crescita del surf in Italia, dare visibilità a piccoli e grandi campioni che la nostra nazione coltiva, e sono veramente tanti quelli che ho visto ed ho avuto il piacere d’incontrare.

Non hai passato il turno ma.. Mi ha fatto piacere essere presente, aver condiviso ciò che lo sport è dentro e fuori dall’acqua, aver incontrato nuove persone e con loro aver condiviso idee e pensieri su ciò che sarà il domani dello sport.

E come lo immagini? Nel futuro, non troppo lontano, vi saranno altre competizioni da attendere e ci sarà spazio per altri atleti che come me vorranno essere presenti e vorranno dare il loro contributo, la loro speranza e voglia di voler continuare a cercare nuove sfide con determinazione, passione e valori.

Il premio però non te l’aspettavi É stato una bella sorpresa, mi ha reso felice ed orgoglioso poter rappresentare la mia terra e il mondo paralimpico. Vorrei dedicare questo premio a tutti quegli atleti non solo nel surf ma in tutto il mondo dello sport che, con passione e sacrificio portano avanti il loro sogno.

È stato un gran gesto di visibilità  E aggiungerei di riconoscenza per tutti coloro che dedicano la loro vita a realizzare i propri sogni, con difficoltà, con impegno e costanza, che riescono a trasformare ogni giorno le lamentale in punti di forza per raggiungere nuovi obiettivi. Quel premio non era solo per chi era lì quel giorno.

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