A GORIZIA LA CERIMONIA DEL PREMIO ISTITUITO DALLA FONDAZIONE MARIA CARTA: RICONOSCIMENTO ANCHE PER IL CIRCOLO SARDO DELLA CITTA’ OSPITANTE

nell'immagine i Tazenda con il duo Fantafolk (Vanni Masala - Andrea Pisu)


Un premio alla Sardegna che sigilla anche il gemellaggio con una terra, il Friuli-Venezia Giulia, da sempre vicina alla nostra isola. Ieri il teatro Kulturni Dom di Gorizia ha ospitato la manifestazione intitolata a una delle voci più belle della Sardegna, un’artista che ha saputo esportare ml’immagine e i suoni dell’isola in tutto il mondo. Seguendo la legge dell’alternanza, la Fondazione Maria Carta, organizzatrice del premio, ha organizzato l’evento nella penisola forte anche dell’esperienza maturata nel marzo 2015 che vide le città di Gorizia e Sassari unite nel nome di Maria Carta anche grazie al contributo prezioso del locale circolo presieduto da Salvatore Garau. Alla cerimonia hanno partecipato la delegazione sarda (con oltre cento partecipanti) insieme alla comunità dei sardi del Friuli e a una delegazione della F.A.S.I,  accompagnata dalla presidente Serafina Mascia. In mattinata, inoltre, prima della cerimonia in teatro, si è svolto un incontro a Capriva de Friuli tra le due delegazioni nel corso del quale si è parlato non solo di scambi culturali ma anche delle opportunità di scambi commerciali e di flussi turistici tra il nord Sardegna e il Friuli. Questa mattina invece è previsto il momento commemorativo con la visita al cippo della Brigata Sassari. Grande emozione e spettacolo durante la serata in teatro, che è stata aperta dalle letture tratte dal libro di Maria “Carta Canto rituale”, scelte da Caterina Orecchioni e Ornella Porcu.. Il premio alla voce femminile è stato assegnato alla cantante di Bolotana Maria Giovanna Cherchi con la motivazione «Raffinata interprete della musica popolare della Sardegna. Attraverso la sua splendida voce ha dato un significativo contributo per far conoscere la sua terra nel mondo». Premio speciale, a sorpresa, all’azienda agrituristica “Sa Mandra” di Alghero consegnato ai titolari Mario e Rita in quanto «autentici pionieri della cultura dell’ospitalità in Sardegna, con la capacità di innovare mantenendo fermi i più autentici e alti valori della tradizione». E non poteva mancare un premio anche al Circolo sardo di Gorizia che «profondamente radicato nel territorio, da 40 anni opera al servizio della comunità sarda in Friuli contribuendo a rendere noti gli alti valori di solidarietà e giustizia sociale che animano la nostra gente». Un altro riconoscimento è stato assegnato al coro “Freevoices” di Capriva del Friuli Altro «Per l’intensa attivita’ di spettacolo, dove sapientemente si fonde l’aspetto musicale e quello coreografico, il cui risultato finale è’ caratterizzato da prestazioni artistiche suggestive e originali». Le premiazioni sono state intervallate dalle esibizioni degli artisti al seguito: Amici del Canto Sardo, Cantos e Incantos, Mariano Melis, Fantafolk e i Tazenda. hanno trasformato il teatro goriziano, per una sera, in un angolo di Sardegna. 

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