APERTA SINO AL 20 NOVEMBRE, A CINISELLO BALSAMO, LA MOSTRA “DALLA SARDEGNA ALLA CINA”, FOTO E LETTERE DEL MARINAIO SARDO GIOVANNI DEIDDA DI ISILI

nella foto presso il centro culturale "Il Pertini" di Cinisello Balsamo, da sinistra: Paolo Pulina, Giuseppe Tocco, Giuliana Franchini e Sandro Ghiani


di Elena Montani Tocco

Sabato 12 novembre scorso, presso l’Auditorium del Centro culturale  “Il Pertini” del Comune di Cinisello Balsamo, è stata inaugurata la  mostra “Dalla Sardegna alla Cina: la tragedia della guerra, la nostalgia del paese nelle lettere di un marinaio sardo”, che rimarrà  aperta fino al 20 novembre.

La mostra ripercorre le tappe del viaggio compiuto da Giovanni Deidda negli anni 1937 – 1938 a bordo dell’incrociatore Montecuccoli che lo portò a toccare Cina, Giappone, Corea ed Australia e si configura come una narrazione fotografica illustrata dalle immagini che egli raccolse nel corso della spedizione  e commentata da stralci delle lettere scritte alla famiglia.

La Mostra è stata promossa dal Circolo sardo A.M.I.S.-Emilio Lussu di Cinisello Balsamo e dalla FASI (Federazione delle  70 Associazioni Sarde in Italia), ed ha avuto il patrocinio del Comune e della  Biblioteca di Isili (Cagliari) e dell’Archivio Ligure della Scrittura Popolare, al quale la famiglia Deidda ha conferito l’epistolario oggetto della mostra.  

Dopo i saluti di Carla Cividini (presidente A.M.I.S) e del dr. Paolo Pulina (vicepresidente della  FASI) sono intervenuti l’Assessore comunale alla Cultura,  dr. Andrea Catania, il dr. Giuseppe Tocco (del Circolo A.M.I.S., nipote di Giovanni  Deidda), la prof.ssa Giuliana Franchini dell’Università di Genova, co-fondatrice dell’Archivio Ligure di Scrittura Popolare, e il dr. Sandro Ghiani, responsabile della rete delle Biblioteche del Sarcidano e Barbagia di Seulo nonché direttore della Biblioteca comunale di Isili, paese d’origine di Giovanni Deidda e sede di una prima edizione della mostra.

La presentazione (alla quale ha assistito anche il Sindaco di Cinisello Balsamo,  Sig.ra Siria Trezzi) è stata resa particolarmente toccante dalla lettura di alcune lettere di Giovanni Deidda da parte di Adriano Martinez, di Oneiros Teatro e da un breve audiovisivo relativo al bombardamento del porto di Napoli del 4 dicembre 1942 nel quale Giovanni perse la vita.

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Un commento

  1. Molto bella e interessante, sia le foto che le lettere del giovane marinaio ci descrivono due mondi paralleli di un epoca.

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