“MURI CHE PARLANO”, I LIBRI, GREEN SPACE MUSIC, BRINCAMUS: IL CIRCOLO SARDEGNA DI BOLOGNA AL PARCO NORD



di Sara Carboni

È partita lunedi 5 e si è conclusa venerdi 16 settembre negli spazi dell’ex Circolo Sardegna, nell’Arena Parco Nord di Bologna, la rassegna Green Space Music 2016, organizzata dal Circolo Sardegna di Bologna con la collaborazione dell’Associazione Brincamus, durante i giorni della Festa dell’Unità di Bologna.

Il ricco programma ha visto da un lato momenti di approfondimento culturale, con mostre e presentazioni di libri curate direttamente dal Circolo Sardegna, e dall’altro 3 concerti in cui si sono esibiti 8 artisti aderenti all’associazione Brincamus.

Lunedi 5 settembre 2016

È stata una serata all’insegna della poesia e della suggestione il primo appuntamento di #GreenSpaceMusic2016, che si è svolto lunedì 5 settembre alla Festa dell’Unità di Bologna. Protagonisti i murales di Orgosolo e il cantautorato di Arau e Flavio Secchi.

Si è partiti con la mostra Muri che parlano, una raccolta di fotografie raccolte 25 anni fa da Antonio Piu a Orgosolo, e che dopo di allora non ci è più tornato. Sicuramente un tuffo nel passato, seppure recente, del paese barbaricino che in tutto questo tempo è diventato una meta conosciuta in tutto il mondo per chi si reca in Sardegna. Murales che hanno resistito nel tempo, e altri che non esistono più, ricoperti da altre immagini che omaggiano personaggi o avvenimenti successivi.

Per il suo percorso per le strade di Orgosolo, Antonio Piu ha seguito le indicazioni di un murales che riportava questa scritta:

“Portarsi dietro la propria curiosità, lasciarsi trascinare dal fascino dei luoghi, carpirne gli umori, i suoni, annusarne gli odori, respirarne i riti e trattenerli nella memoria per riviverli fra le quattro mura di casa”.

 A fare gli onori di casa della serata è stato Antonio G. Pirisi, commissario del Circolo Sardegna di Bologna, che ha invitato a visitare la mostra per tutta la durata del festival.

Quindi è arrivata la musica, quella buona, dei musicisti di Brincamus.

Il primo a salire sul palco è stato Arau, cantautore trapiantato a Bologna, che ha iniziato facendoci assistere alla sua grande abilità tecnica e compositiva nell’utilizzo della chitarra e del campionatore per costruire in diretta un pezzo di improvvisazione, o almeno così ci è sembrato, completo, con notevoli effetti inaspettati ma con un’armonia praticamente perfetta.

Arau ha poi proseguito presentando altri suoi lavori di matrice più classica, in cui sono emerse anche le sue doti canore e la poesia e il romanticismo contenuti nel suo album appena uscito La Lunga Eclisse.

A dargli il cambio un altro grande chitarrista, Flavio Secchi, reduce dai grandi successi di Musicultura raccolti all’inizio dell’estate.

Flavio Secchi ha dimostrato di essere una grande promessa per la musica leggera italiana, all’altezza dei tanti maestri che ha omaggiato nel corso della serata. In primis uno dei simboli di Bologna, Lucio Dalla, del quale ha eseguito 4 marzo 1943, suscitando non poca commozione fra il pubblico. Tanti sono stati i brani suoi eseguiti nel corso della sua performance.

A grande richiesta, ha concluso con Questa vita in mezzo al mare, il singolo che ha anticipato l’uscita del suo nuovo album Parole per chitarra, di imminente pubblicazione.

Domenica 11 settembre 2016

Bidibi Bodibi Dub – Dub International Festival è stato il centro del secondo appuntamento del #GreenSpaceMusic2016, domenica 11 settembre 2016 alla Festa dell’Unità di Bologna. Prima dell’esibizione degli artisti Brincamus Arrogalla, Steppa Lion e King Kietu, la presentazione del libro Traghettando Indipendenze di Andrea Cabassi.

È stato ancora  Antonio G. Pirisi, commissario del Circolo Sardegna di Bologna, a farci entrare nello spirito di Traghettando Indipendenze (Fedelo’s Editore), leggendo ad alta voce alcuni passi del romanzo. A seguire un’interessante conversazione fra l’autore Andrea Cabassi, parmense di nascita ma sardo di adozione, se così lo si può definire, e Alice Pisu, della Libreria Diari di Bordo di Parma.

Il libro, uscito un anno fa proprio nei giorni in cui si decideva del destino della Catalogna, è stata un’occasione per mettere in parallelo l’indipendentismo catalano e quello sardo in chiave europea, e la figura di Emilio Lussu non poteva che ritornare più volte  nel corso della presentazione.

È seguita la musica dub degli artisti Brincamus.

Frantziscu Medda, ossia Arrogalla, già conosciuto ampiamente anche sulla scena bolognese, ha presentato il suo nuovo disco prodotto da S’ardmusic / EGEA Music, e che vanta collaborazioni importanti, fra le quali Elena Ledda, di cui abbiamo saggiato la voce.

“Ho elaborato in tempo reale, attraverso il linguaggio del dub, i materiali sonori provenienti dal mio ultimo disco Is – S’ardmusic Revisited Vol. 1, alternandoli a paesaggi sonori e composizioni ambient. In poche parole il mio concerto unisce dub, culture urbane, musica popolare sarda e paesaggi sonori”.

Dopo di lui è stata la volta di Steppa Lion, musicista, attivista, selector e dub master, che si esibiva per la prima volta a Bologna. Sentiamo meglio dalle sue parole il suo percorso e il suo stile.

“Quello che faccio è un live set dub. Il dub è la scomposizione e ricomposizione creativa di un brano reggae. Canonicamente la versione dub si fa in studio partendo da un brano reggae strumentale e durante i live set si lavora sugli effetti della traccia già strutturata. Io invece non utilizzo una traccia strutturata, la struttura la creo al momento in base alla situazione per rendere centrale il ruolo dell’improvvisazione. In sostanza compongo le strutture dei brani in maniera estemporanea in live, aggiungendoci gli effetti. Per questa serata in particolare ho eseguito in maniera creativa ed estemporanea il mio repertorio, alcune cose fatte con Dub Liberation Front e altre mie con diversi musicisti come il sassofonista francese Guru Pope.”

Infine quello che è considerato una sorta di pietra miliare per il dub in Sardegna, con all’attivo quasi vent’anni di carriera. King Kietu si è presentato con un live set fresco e potente, che ci descrive con queste parole:

“Ho proposto le mie produzioni in versioni speciali appositamente create per il live di Bologna. Delay e reverberi, killer bass, dub siren hanno guidato tutta la linea del live set, dando molto spazio all’improvvisazione. La matrice del mio suono resta ispirata alla Sardegna ma in una prospettiva internazionale”.

Venerdi 16 settembre 2016

La rassegna si è conclusa venerìi 16 settembre con la musica tradizionale dei Brinca e con la presentazione del romanzo di Nello Rubattu Nuddadifà.

Nonostante il maltempo non abbia consentito il consueto svolgimento del concerto nello spazio esterno dell’ex Circolo Sardegna si è deciso di dar luogo agli eventi, sia pure in forma “minore”, all’interno del salone dell’edificio.

 Antonio G.  Pirisi, commissario del Circolo Sardegna di Bologna, apre la serata con la presentazione del romanzo  Nuddadifà, Arkadia ed. di Nellu Rubattu, sassarese, scrittore, presidente dell’associazione “su disterru”, fondatore e animatore  del MEA, Museo dell’Emigrazione di Asuni.  

Nuddadifa’, ultimo romanzo della trilogia (Pierre e Hanno morto a Vinnépaitutti i precedenti) che  vede Sassari, e più spesso la “città vecchia”,  farsi  protagonista essa stessa  e  permeare la narrazione di Rubattu. In questo avvincente romanzo giallo-noir, come d’altronde nei precedenti, lo scrittore si avvale di una lingua  che si identifica con l’”anima” della città e con i multiformi personaggi che vi albergano. Lingua sempre viva e pulsante, che spazia dalla variante sarda-sassarese, dal gergo dei piccoli malavitosi a quello dei poveracci e delle puttane che animano le storie di Nello Rubattu.

Terminata la presentazione, sono stati i Brinca a riempire con la loro musica tradizionale lo spazio interno dell’ex Circolo Sardegna. Jonathan Della Marianna con launeddas e armonica e Paride Peddio con il suo organetto hanno fatto assaggiare al pubblico presente l’atmosfera tipica delle feste paesane della Sardegn, coinvolgendo alcuni presenti che si sono esibiti nel ballo sardo.

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