RESOCONTO SULLA SITUAZIONE DEI TRASPORTI E SUL SERVIZIO DI BIGLIETTAZIONE AL CONSIGLIO NAZIONALE F.A.S.I


di Tonino Mulas

Il “quasi” monopolio Tirrenia – Moby, dall’acquisto di Tirrenia da parte del gruppo Onorato, con il controllo del 90%dei trasporti per la Sardegna, ha segnato la fine del 2015 e l’inizio del 2016 e cambia profondamente il mercato dei trasporti. Ma già ad appena due mesi di distanza è in corso una guerra dei mari con l’entrata prepotentemente in campo di un nuovo concorrente, la compagnia Grimaldi Lines.

Per capire meglio quello che sta succedendo bisogna tener presenti alcune questioni: lo scenario internazionale, nelle sue componenti politiche ed economiche, che influiscono nella modifica delle destinazioni turistiche; i diversi interessi, le conseguenti strategie e il peso specifico di compagnie di navigazione operative sulla Sardegna; la situazione della Sardegna attuale, l’andamento del settore turistico e il peso delle vecchie politiche dei trasporti.
Tutto questo influisce su ciò che ci interessa specificamente: le condizioni di trasporto per noi sardi nel continente e le conseguenze che ricadono sulla rete dei circoli.
Lo scenario di guerra nel medio Oriente, i pericoli del terrorismo, con le sue propaggini nel nord Africa, i segnali, sia pure contraddittori, di uscita dalla crisi economica e un incremento della destinazione Sardegna, con una prevalenza delle vacanze a medio raggio, fanno prevedere che il turismo sardo, che già ha avuto un buon risultato l’anno scorso, abbia un ulteriore incremento.
L’incremento del trasporto via mare è facilitato dal costo del petrolio, mai così basso e dalla crisi attuale del low cost aereo in Sardegna, che sta investendo Ryanair e in particolare l’aeroporto di Alghero. Da qui i calcoli e le strategie, in continuo movimento, con repentini riposizionamenti, delle compagnie di navigazione.
Quanto questo movimento si possa trasferire sul fronte dei costi dei biglietti per la Sardegna, con una possibile riduzione dei costi, è tutto da vedere, non solo a breve termine, ma anche a lungo termine.
E dipenderà anche dalle politiche dei trasporti, sia della Regione Sardegna che del Governo.
Il primo protagonista nella strategia del trasporto marittimo è stato Onorato, il quale, con una serie di passaggi, dalla privatizzazione della Tirrenia con i soci di CIN, al suo definitivo acquisto, e in assenza di altri competitor di settore, ha ottenuto un grande risultato: acquisire la più estesa rete di trasporti marittimi di passeggeri, che era in competizione con Moby, e acquisire così fino al 2020 il sostanzioso contributo pubblico. E’ un risultato che viene da lontano.
A questo aveva lavorato per alcuni anni, prima con un’aggressiva campagna di concorrenza, incurante delle perdite a breve, con campagne di sconti, bonus, auto a 1 euro, ecc., poi con la promozione dell’improvviso e contemporaneo aumento dei prezzi (fino al 50%) di tutte le compagnie, Tirrenia compresa, nel gennaio 2011: proprio alla vigilia dell’acquisto della compagnia pubblica.
Anche in apertura della stagione 2016 Onorato ha mantenuto l’iniziativa, con l’annuncio di una nuova era del trasporto marittimo a basso costo per i sardi, fatto inoltre da una sede politica come “La Leopolda”.
A conti fatti, lo sconto Tirrenia con la tariffa “flat” per i sardi residenti e nativi è grande e tocca fino al 50% circa del prezzo.
Moby a sua volta ha mantenuto, per queste categorie di sardi, il 30% di sconto. Tuttavia, se si tiene conto che i sardi residenti che viaggiano in nave per il continente e per l’Europa sono percentualmente pochi e che i vecchi emigrati sono in diminuzione, lo sforzo finanziario per questa agevolazione non è certo straordinario.
Soprattutto bisogna tener conto che lo sconto precedente era riservato, sia da Tirrenia che da Moby, ad una platea molto più vasta composta dalle famiglie allargate di 2^ e 3^ generazione. In realtà il finanziamento della maggiorazione dello sconto Tirrenia fatto ad alcuni sardi, è stato fatto a spese di altri sardi.
Per quanto riguarda le altre compagnie: GNV va bene, ma è uno spazio di nicchia, perché è presente solo nel periodo estivo nella tratta Genova – Porto Torres, mentre la presenza Tirrenia è tutto l’anno. GNV fino a due anni fa era presente anche sulla Genova – Olbia, dove oggi Tirrenia e Moby hanno un monopolio assoluto.
Sardinia/Corsica Ferries è presente sulla Livorno – Golfo Aranci tutto l’anno, quindi copre una fetta piccola di mercato, ma fa una concorrenza effettiva a Moby.
Da febbraio, come abbiamo detto, irrompe sulla scena del cabotaggio nazionale, apparentemente già occupato, spartito e pacificato, la compagnia Grimaldi, armatore napoletano, come Onorato, e cugino dei Grimaldi armatori genovesi, ex padroni, ora solo azionisti di GNV.
Viene annunciata una linea Livorno – Olbia, con una nave, alternata diurna e notturna ed è subito rottura e polemica violenta.
Onorato accusa Grimaldi di pugnalata alle spalle ed esce dalla Confitarma; Grimaldi, che già sulla Sardegna gestisce una linea Civitavecchia – Porto Torres – Barcellona, reagisce con una promozione di sconti e una grande campagna pubblicitaria.
La polemica sembra sproporzionata rispetto all’incidenza, sul totale dei passeggeri, della sola tratta Livorno – Olbia, per di più con una sola nave.
Cosa c’è dietro? Una scommessa più grande? Si parla di 2^ nave su Livorno – Olbia – Livorno!
Si parla di possibile interesse per altre rotte: la più appetibile sarebbe la Genova – Olbia – Genova, magari partendo da Vado Ligure, Savona (da qui partì lo sfortunato esperimento della nave “Dimonios” con la Saremar).
In realtà, se il mercato turistico sardo cresce, la torta da spartire è più ampia e le tentazioni di conquistare una fetta di mercato si fa più plausibile.
Naturalmente non manca il sospetto che altri colossi del cabotaggio marittimo, apparentemente defilati, ma in realtà già marginalmente in campo, guardino con interesse alla battaglia in corso.
Una particolare attenzione al mercato che cresce e che cambia e alle prospettive future deve essere posta dalla Regione Sardegna e dal Governo, tenendo presente quanto succederà nei prossimi mesi. Con la tendenza già presente al riempimento delle navi, ci sarà una mancanza di posti in alta stagione? Si creerà una situazione di emergenza per chi non può prenotare con larghissimo anticipo?
Ci sarà un’impennata del costo dei biglietti, vista la scarsità della domanda, soprattutto dopo l’esaurimento dei posti Tirrenia, l’unica compagnia che deve calmierare i prezzi per via della convenzione con lo Stato e il relativo contributo (come ha decretato l’Antitrust)?
E poi bisognerà cominciare a discutere oggi quali saranno le misure previste per una nuova “Continuità Territoriale” futura.
Ci sarà, e quale sarà, il contributo per gli “oneri di servizio”, per garantire il trasporto passeggeri e merci tutto l’anno, alla fine del 2019? Ci sarà un bando europeo? Quali nuove regole?
La Regione deve chiarire adesso la sua strategia, pattuire col Governo il suo rientro nella trattativa per la nuova convenzione, e la difesa dei nostri interessi in Europa, sulla questione dei trasporti, compresa una legge vera sulla Continuità Territoriale.
IL SERVIZIO DI BIGLIETTAZIONE F.A.S.I. (CON EUROTARGET)
Per noi sardi del continente, vecchi e nuovi emigrati e soprattutto discendenti di 2^ e 3^ generazione, le condizioni di bigliettazione sono diventate più difficili.
Con Moby e Tirrenia abbiamo cominciato una trattativa il 29 novembre. Ci avevano detto: vi daremo una tariffa favorevole; vi metteremo nelle condizioni di poter mantenere attiva la vostra rete di servizio. Non è stato proprio così…
Innanzitutto, dopo tante lotte, dopo 36 anni dal primo accordo con la Tirrenia, quando con la mediazione del sottosegretario alla Marina Mercantile Giovanni Nonne, fu stipulato il primo accordo sulla “corsia preferenziale” (posti dedicati ai circoli sardi), viene cancellata la convenzione con la F.A.S.I.
Ci è stata una offerta al suo posto una convenzione “solo commerciale” con Eurotarget Viaggi, Centro servizi F.A.S.I.
Tecnicamente è la stessa cosa, socialmente no, perché per la prima volta si nega il valore della nostra rappresentanza e della funzione degli emigrati.
I nostri circoli sono previsti dalla legge regionale n. 7 del 1991 e sono riconosciuti con decreto della Giunta della RAS.
Noi ci sentiamo parte integrante del popolo sardo.
La nostra “mission” è la promozione della Sardegna dentro la quale è sempre stata preminente la problematica dei trasporti e della continuità territoriale.
Quindi la convenzione con Eurotarget non ha lo stesso valore di quella con la F.A.S.I.
Inoltre l’accordo commerciale, tecnicamente anche macchinoso nella sua applicazione, è deludente per diversi motivi, tra i quali, prima di tutto, l’abolizione dei benefici di sconto ai figli dei sardi.
La nostra volontà di bigliettare per soddisfare i nostri iscritti, in previsione di scarsità di posti in alta stagione, si è tradotta per la prima volta in un acquisto preventivo, purtroppo insufficiente, di posti Vuoto/Pieno, pagati anticipatamente con i risparmi dei circoli.
Questa iniziativa di buona volontà (per noi rivoluzionaria), destinata all’emergenza, non basta a scongiurare la prevedibile scarsità dei posti in alta stagione, con il pericolo di non dare risposte ai soci e di produrre una drastica diminuzione complessiva del fatturato Eurotarget.
Sapevamo che con l’acquisto di Tirrenia da parte di Moby, niente sarebbe stato più come prima. Tuttavia dopo 36 anni di storia e dopo 12 anni di impegno con la nostra società di servizi Eurotarget, di cui la F.A.S.I., come noto, è diventata proprietaria, malgrado il valore e il radicamento di una rete sociale nei territori di tutto il centro – nord e dell’Italia centrale fino a Roma, malgrado i nostri 28.000 iscritti nel 2015, malgrado il credito di cui godiamo presso tutte le istituzioni locali, dobbiamo dire che il quasi monopolio Moby – Tirrenia non favorisce di certo il nostro lavoro.
Nei primi 2 mesi di bigliettazione con Moby la produzione è calata dell’ 80%. Stiamo, invece, bigliettando con Tirrenia, almeno per quanto riguarda la tariffa flat.
Non abbiamo capito bene le ragioni delle scelte di queste due compagnie nei nostri confronti, anche perché rappresentiamo per loro un valore economico rilevante, perché su 60.000 persone mandate in Sardegna, 45.000 hanno bigliettato nel 2015 con queste due compagnie.
Perché queste scelte?
Si dice che sia a causa delle emergenze economiche e finanziarie: ma non può essere una spiegazione sufficiente. Davamo troppo fastidio alle altre agenzie? Può essere vero, ma solo in parte.
Nel bigliettare per quella parte di soci non sardi dei circoli i numeri dello scorso anno, ad esempio per Tirrenia, ci dicono che siamo rimasti nei limiti che avevamo pattuito.
Riteniamo, infatti, che sia importante incoraggiare gli amici dei circoli nel territorio ad andare in Sardegna. E’ una nostra “mission”.

Dovrebbe essere considerata e apprezzata come un’azione di co-marketing!

Riteniamo che i limiti sopra evidenziati siano un errore di valutazione (oltre che una sottovalutazione della nostra rete) e auspichiamo che si trovino strade e strumenti nuovi per aiutarci a mandare i nostri iscritti in Sardegna.

Noi andiamo avanti, abbiamo ottenuto delle buone convenzioni con le altre compagnie (compresa quella nuova con Grimaldi) e faremo di tutto per resistere, migliorare e addirittura per crescere. Malgrado tutte le difficoltà sopradette il nostro volume di bigliettazione in questi mesi è persino superiore a quello del 2015.

E’ un piccolo miracolo per il quale diciamo grazie alla grande professionalità dello staff di Eurotarget e soprattutto grazie all’intelligenza, la perseveranza, la duttilità dei circoli e dei loro volontari.

E’ un nuovo inizio, un anno di prova e sperimentazione. Ce la faremo.

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