I FINALISTI A “VISIONI SARDE”: INTERVISTA AI REGISTI DI "OTTO"


di Bruno Culeddu

Scorrendo le opere finaliste del concorso Visioni Sarde colpisce il titolo “Otto”, un corto di Salvatore Murgia e Dario Imbrogno.

“Otto come il segno dell’infinito, infinito come un ciclo che ricomincia sempre…”  ha spiegato  Salvatore Murgia, uno dei tanti talenti sardi affermatosi nel Continente.

“Otto“, dice il regista, è  un corto nato con l’intento di trattare in maniera metaforica e astratta, la ciclicità degli eventi, che spesso vedono invertire le parti dei protagonisti in causa.

Realizzato nel 2015 , il video di animazione della durata di 2 minuti, è stato firmato da: Salvatore Murgia e Dario Imbrogno, per la regia e sceneggiatura,  Giancarlo Morieri, per la fotografia, Nicola Ariutti, per la musica.

I due registi con l’apporto di Giancarlo Morieri hanno curato anche il montaggio e la produzione. La distribuzione dell’opera è stata affidata alla Withstandfilm.

Il corto sarà presentato a Bologna nel corso della 22^ edizione di Visioni Italiane lo storico  concorso  che premia  i migliori corto e mediometraggi del panorama italiano. “Otto” , in particolare, è in competizione in Visioni Sarde,  sezione voluta dalla FASI per dare una nuova vetrina ai migliori registi sardi indipendenti.

La sinossi del film recita: “Otto” affronta in modo metaforico e astratto il ciclo naturale degli eventi, scambiando spesso le regole dei personaggi coinvolti

Il video si presenta forte di alcuni importanti riconoscimenti, tra cui spicca la Menzione speciale da parte del Centro Nazionale del Cortometraggio / Italian Short Film Center, così motivata:
Per la duttilità nell’utilizzo di tecniche diverse e la capacità di restituire, in modo essenziale e metaforico, la forza del ciclo vitale“.

 Anche le recensioni sono state ottime. Carmela Russo ha scritto: “ Durante uno dei miei viaggi virtuali alla ricerca di un bel video da condividere, sono rimasta colpita dal corto eseguito da Dario Imbrogno e Salvatore Murgia “Otto“. Il numero 8 che come sappiamo è legato al simbolo dell’infinito, ci introduce al concetto che i due registi hanno voluto ricreare, una lotta ciclica tra due forze opposte”

 

La Cineteca di Bologna ha presentato i finalisti con scarne notizie biografiche.

Salvatore Murgia è nato a Cagliari nel 1977. Si diploma all’Accademia delle Arti Digitali NEMO NT di Firenze, frequentando parallelamente un corso di regia alla Scuola di Cinema “Immagina”. Nel 2009 fonda lo studio d’animazione Shortcutstudio. Attualmente lavora freelance come regista e post producer, dedicandosi alla sperimentazione di diverse tecniche da integrare in tutti i progetti a cui prende parte. OTTO è il suo secondo cortometraggio.

Dario Imbrogno Nasce a Milano nel 1983. Diplomato anche lui alla NEMO NT, lavora prima per il Misseri Studio poi per il Dadomani Studio, dove ha animato la serie in animazione The Box. Dal 2013 lavora freelance come regista e animatore.

Per conoscerli meglio abbiamo rivolto alcune domande ai due registi:

La prima domanda è classica: chi sono Salvatore Murgia e Dario Imbrogno?

 

Sono due ragazzi che dopo aver condiviso il loro percorso di studi, si sono avvicinati sempre più all’ambiente video, condividendo la passione per tutto ciò che era sperimentale.

Da dove nasce l’idea di “Otto”?

 

Otto nasce proprio da questa passione. Volevano portare avanti un qualcosa di astratto che però non fosse fine a se stesso, ma che raccontasse una storia.

Quale tecnica  avete adottato per l’animazione del video?

 

Stop Motion con alcune parti disegnate e animate in 2D

Il vostro è un sodalizio artistico destinato a riproporsi in futuro?

Si, sicuramente dopo questo progetto l’idea è quella di continuare la collaborazione. Ora stiamo lavorando sia su progetti pubblicitari che su nuove idee da poter realizzare il prima possibile.

Non ci piace stare fermi!

 

Anche in Italia il “corto” si sta imponendo per il crescente livello qualitativo e anche i più acclamati registi si cimentano nel cinema breve. Rientra tra i vostri progetti anche il lungometraggio?

 

Diciamo che per ora ci stiamo concentrando su progetti più brevi, in quanto la realizzazione non necessita di budget altissimi, ma ovviamente l’idea di sviluppare un qualcosa di più grande come un lungometraggio non è da escludere, anzi…

Quali sono, per un autore indipendente, le possibilità di far conoscere il proprio lavoro in Italia?

 

Partiamo dal presupposto che non è facile. Probabilmente ora come ora il modo migliore è quello di condividere i propri lavori in rete, ma soprattutto partecipare ai festival, come questo ad esempio, che possono darti una buona visibilità nel panorama italiano e non solo

Progetti per il futuro? sogni nel cassetto?

Tanti, veramente tanti. Sicuramente quello di non fermarsi, riuscendo a produrre idee sempre diverse e altrettanto valide. Forse tornando al lungometraggio…

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