IL CAGLIARI VOLA: IMPORTANTE SUCCESSO IN IRPINIA CONTRO L’AVELLINO


Il Cagliari vola, continua a volare. I rossoblù passano 2-1 sul campo dell’Avellino e si riprendono temporaneamente il primato della classifica, in attesa dell’impegno del Crotone domani contro il Perugia. Un’impresa, vincere al “Partenio-Lombardi” contro un avversario reduce da sette risultati utili consecutivi, sei vittorie ed un pareggio, e che in casa non prendeva gol dallo scorso 12 dicembre.

Si sapeva che non sarebbe stato facile e infatti avere ragione degli irpini è stato complicato. Soltanto a 12 minuti dal termine Alberto Cerri ha trovato il guizzo giusto per scardinare la disperata resistenza dei padroni di casa. Tanto di cappello all’Avellino, rimasto in dieci dopo 25’. Tesser ha saputo riorganizzare la squadra, piazzandosi in cinque in difesa e chiudendo tutti gli spazi ad un Cagliari costantemente rivolto all’attacco. Chiaramente l’espulsione di Sbaffo ha influenzato fortemente la partita, però i rossoblù sono stati bravissimi due volte: prima a non perdere la testa dopo essere andati sotto inizialmente e a riacciuffare subito il pareggio; quindi a non farsi intimidire dall’ambiente al calor bianco, mostrando personalità e qualità di gioco, anche prima dell’episodio del rosso al centrocampista avellinese. Il Cagliari ha continuato a provarci, con la pazienza dei forti, facendo girare bene la palla e trovando sfogo anche sugli esterni. Il gol di Cerri è stato il giusto premio per una partita condotta in fase offensiva. Sono tre punti importantissimi, per la classifica e per il morale.

Rastelli opta inizialmente per Joao Pedro dietro le punte, Farias avanza al fianco di Sau. Sulla destra torna Balzano. Pronti-via, subito i rossoblù costruiscono una grandissima occasione. Tacco di Fossati per Barreca che affonda, cross basso per Joao Pedro, il tap-in sembra facile ma il brasiliano manca il tocco di prima intenzione e la palla poi gli sfugge finendo oltre il fondo. La vecchia legge del calcio recita “gol fallito, gol subìto” e il Cagliari se ne rende conto a sue spese. Al 5’ punizione di Paghera, svetta Castaldo, palo pieno, riprende Mokulu che da due passi ribadisce in gol. Sullo slancio l’Avellino potrebbe addirittura raddoppiare: palla dalle retrovie per Castaldo che fortunatamente sbaglia l’aggancio a seguire che l’avrebbe messo davanti al portiere. Il Cagliari non fa una piega e all’11’ pareggia con un’azione-fotocopia di quella iniziale. Tacco di Fossati, stavolta è Joao Pedro a prodursi in un affondo concluso con un cross che trova Munari pronto all’appuntamento sotto porta: 1-1.

La partita è molto bella, le due squadre si affrontano a viso aperto, con ritmi altissimi. Il Cagliari mantiene l’iniziativa, ma l’Avellino è sornione come un serpente velenoso pronto a colpire. Al 25’ l’episodio che cambia il copione della partita. Sbaffo, già ammonito poco prima, allunga la mano e interrompe un tocco di Fossati a centrocampo. Inevitabile il doppio giallo che  si trasforma in rosso, Avellino in dieci. Tesser inserisce Migliorini, un difensore, sacrificando Mokulu: i bianco verdi si piazzano con la difesa a cinque. Alla mezz’ora Farias si destreggia cercando lo spazio per un tiro che gli viene contenuto, ci prova Joao Pedro, ma Frattali blocca. Al 36’ gran taglio di Sau su lancio di Salamon, il bomber controlla col petto e cerca l’angolo con un tiro che incoccia il palo a portiere battuto. L’Avellino si fa pericoloso quando Bastien, liberato solo davanti a Storari da un errore di Barreca, calcia a botta sicura spedendo a fil di palo. Al 41’ numero di Farias che salta con un pallonetto di tacco Biraschi, ma il suo cross è spazzato in angolo.

Nella ripresa il Cagliari insiste, facendo girare la palla e pungendo con gli inserimenti di Balzano e Barreca. Con l’Avellino tutto rintanato dietro, si deve tentare la carta dei tiri da lontano. Ci provano Joao Pedro, Farias e Di Gennaro senza fortuna. Al 58’ Rastelli perde Di Gennaro: guai muscolari, entra Cinelli, Fossati naturalmente si piazza in cabina di regia. Nell’Avellino Insigne rileva lo stremato Bastien. Poco dopo dentro anche Melchiorri per Joao Pedro, Farias arretra a trequartista. Il “9” rossoblù ha subito la palla buona, dopo una punizione di Farias e sponda di Ceppitelli, ma il tiro al volo è impreciso. Rastelli sceglie l’artiglieria pesante: entra Cerri per Sau. Sarà la mossa vincente. Al 77’ infatti un tiro di Farias, sporcato da un difensore, viene svirgolato all’indietro da Pucino: diventa un assist per Cerri che controlla in area e di sinistro fulmina Frattali. Un gol che è una liberazione.

Il Cagliari potrebbe triplicare, quando ancora Cerri in contropiede serve un grande assist per l’accorrente Munari, dribbling su Gavazzi, tiro sui guanti di Frattali; piomba sulla palla lo stesso Cerri, tiro in scivolata, sul quale Frattali si supera spedendo oltre la traversa. L’Avellino pare non averne più. Ma nei minuti di recupero rialza la testa. Al 93’ ottiene un calcio d’angolo, sugli sviluppi del quale un colpo di testa del neo entrato Joao Silva finisce fuori non di molto, provocando un grosso brivido per tutti i tifosi rossoblù allo stadio e incollanti davanti agli schermi. Il triplice fischio finale di Pinzani certifica il 2-1 conclusivo. Esame superato, il Cagliari tocca quota 52. Sì, stiamo proprio volando…

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