“GLI EROI DI PIETRA” DI BEPPE MELONI, UN “LIBRO UTILE PER CHI HA VOGLIA DI CAPIRE MEGLIO IL VALORE DEL NOSTRO PASSATO”


di Gian Piero Pinna

Dopo aver pubblicato “Gli Eroi di Pietra – Monte Prama Mito e Misteri Storia e cronaca della scoperta archeologica del Sinis – una serie di scritti apparsi negli anni passati su L’Unione Sarda e il settimanale cattolico L’Arborense “, che la studiosa oristanese Luisanna Usai, nella presentazione, definisce “un libro utile per chi ha voglia di capire meglio il valore del nostro passato “, il pubblicista Beppe Meloni, si presenta con un’altra opera di spessore storico e culturale. Attraverso i sentieri della memoria, sulla Sardegna e le sue storie. ha appena terminato di scrivere e dato alle stampe, il lungo racconto corredato da un buon impianto fotografico sui “Costruttori di Pace”, composto da undici racconti di vita vissuta da altrettanti personaggi di spicco come diplomatici, ambasciatori, operatori internazionali di Pace dell’Oristanese, che rispondono ai nomi di Giorgio Mameli, Angelino e Francesco Corrias, Mons. Mario Roberto Cassari di Ghilarza, Ettore Sequi di Narbolia, Bruno Stiglitz, Ruggero Corrias, Gabriele Annis, Agostino Lionello Chiesa Alciator di Oristano, Francesco Mugheddu e Rossella Urru di Samugheo; questi i loro nomi. Unico ostacolo per gli attuali tempi difficili, trovare una casa editrice sarda che voglia dare alle stampe il nuovo libro-album di Beppe Meloni, destinato, come tutti i lavori del pubblicista oristanese, a un sicuro successo di pubblico e di vendite, ma l’impegno del decano dei giornalisti oristanesi, è già rivolto al nuovo lavoro, che, quasi a felice conclusione di un’intensa, prolifica attività, anche questa volta riguarda la storia della vecchia e nuova Oristano, alla quale ha sempre guardato in maniera appassionata, privilegiando, come è sua abitudine, i caratteri distintivi della memoria e dell’identità. Beppe Meloni, in quest’opera racconta l’antica e bella storia di famiglia, rimasta accuratamente nascosta per molti secoli e quasi dimenticata, ma che affonda le sue radici tra la Cagliari del Settecento (Meloni-Chiappe), Laconi (Dessì-Manconi) e Oristano (Frongia-Orrù), con testimonianze e biografie di valore, raccontando di grossi commercianti senza quarti di nobiltà, avvocati, notai, ministri della Chiesa che si sono
distinti per formazione morale e culturale, ma soprattutto per l’attaccamento sincero alla storia e alle tradizioni dell’amata terra sarda.

Mentre proseguono le ricerche e le indagini negli archivi comunali e diocesani di Cagliari e Oristano, l’obbiettivo principale di Meloni, è stato quello di far rivivere l’antica biblioteca di famiglia nell’archivio comunale di Oristano, secondo lui la sede più consona per conservare lo splendore e la ricchezza della storia del Canonico Ignazio Meloni, arciprete del Duomo di Santa Maria Assunta sotto l’Arcivescovo Mons. Giovanni Saba (1842-1860), fino ad oggi inspiegabilmente nascosta, che lui donerà al Comune per essere messa a disposizione della città arborense e degli appassionati di storia sarda.

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Un commento

  1. Questo molto interessante, da leggere subito! In Giappone mi hanno chiesto di fare alcune puntate alla radio in cui parlare di Italia e Sardegna e volevo giusto parlare anche di questo argomento

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