“APPUNTI LINGUISTICI SULLA SARDEGNA CONTEMPORANEA” NELLA CONFERENZA AL CIRCOLO “BRUNO CUCCA” DI PORTOFERRAIO SULL’ISOLA D’ELBA CON IL PROF. SIMONE PISANO

ph: Simone Pisano


evento segnalato da Cristina Cucca

Portoferraio, Sala della Gran Guardia, ore 16,30

 “Appunti linguistici sulla Sardegna contemporanea” è il tema della conferenza  pubblica che sabato 16 gennaio si terrà presso la Sala della Gran Guardia, a Portoferraio, alle ore 16,30. L’incontro è il primo di un ciclo di appuntamenti organizzati dall’Associazione Culturale Sarda “Bruno Cucca” con il patrocinio del Comune di Portoferraio, assessorato alla Cultura, e tenuti dal Prof. Simone Pisano. Ricercatore presso l’Università “Guglielmo Marconi” di Roma, dove insegna Linguistica generale, Linguistica applicata, Fonetica e Fonologia, Pisano partirà da un’introduzione terminologica sulla distinzione tra lingua e dialetto per addentrarsi nella situazione linguistica della Penisola e approfondire la complessità dello spazio linguistico italiano. Un interessante excursus riguarderà i contatti e la parziale “continuità” tra l’Arcipelago Toscano, la Corsica e il nord Sardegna, mentre tutta la parte centrale della conferenza sarà imperniata sull’attuale realtà linguistica della Sardegna, con riferimenti specifici alle principali peculiarità del sardo rispetto al mondo neolatino. Questo perché il sardo è un insieme di varietà linguistiche diffuse su tutta l’isola (e fuori parlate da molti emigrati) appartenenti al gruppo neo-latino delle lingue indoeuropee. «All’interno del mondo romanzo, cioè di tutte le lingue che discendono dal latino – spiega il docente universitario -, le parlate sarde hanno una fisionomia propria anche se, nella morfologia, condividono una serie di caratteristiche che le avvicinano maggiormente alle lingue neo-latine occidentale, come il castigliano, il catalano, il portoghese e il francese medievale. Sostanzialmente il sardo è dunque diretta emanazione del latino parlato anticamente sull’isola, ma soprattutto a livello lessicale ci sono testimonianze non trascurabili delle lingue impiegate precedentemente alla conquista romana (sostrato paleo sardo e punico), nonché di quelle dei diversi dominatori succedutisi in Sardegna dopo la caduta dell’Impero Romano (superstrato bizantino, pisano, ligure, catalano, castigliano e italiano moderno». L’intervento del prof. Pisano sarà corredato da immagini, cartine e registrazioni audio.

Il Prof. Simone Pisano è laureato in Glottologia e ha conseguito il Dottorato in Linguistica Generale e Storica presso l’Università di Pisa. È stato assegnista di ricerca presso l’Università di Sassari e docente a contratto di Glottologia presso l’Università di Sassari, di Filologia Romanza presso le Università di Pisa e Sassari e di Lessicografia italiana presso l’Università di Pisa. Lavora prevalentemente sulle varietà sarde antiche e moderne e da circa un decennio è impegnato, attraverso il lavoro sul campo, nella descrizione della morfologia verbale del sardo contemporaneo. Più recentemente si è anche occupato di isole linguistiche galloitaliche della Toscana e di varietà galloromanze della Francia del nord ovest e del Belgio, nonché di latino epigrafico. Si interessa di lessicografia, collabora alla redazione del LEI (Lessico Etimologico Italiano) ed è revisore per il sardo nel quadro del progetto franco-tedesco DÉRom (Dictionnaire Étymologique Roman). È autore di numerosi contributi apparsi su riviste e a convegni nazionali e internazionali. 

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