AUTUNNO SARDO A LOSANNA: CON IL CIRCOLO “NURAGHE”, LA STAGIONE ELVETICA E’ UN MOSAICO DI COLORI DELL’ISOLA


di Roberta Pilia

Anche quest’anno l’autunno a Losanna si è colorato dei caldi colori del sud, della Sardegna. Anche quest’anno ci sono stati i profumi e i sapori sardi a prolungare questa fantastica, inaspettatamente lunga, estate di San Martino. E anche questa volta il Casino di Montbenon, gioiellino architettonico del 1908, ha ospitato la manifestazione organizzata dal circolo Nuraghe e patrocinata dalla R.A.S. e dalla Federazione dei Circoli Sardi in Svizzera.

Sulla linea di partenza, il comitato, le famiglie del comitato e gli amici fedeli di sempre, guidati dalla presidentessa del Circolo, Josiane Masala.

Perché, per metter su una festa, che di questo si tratta, niente è affidato al caso, e, qualsiasi aiuto è più che benvenuto, ogni apporto di idee, suggerimenti, miglioramenti, viene discusso e valutato.

Fin dall’inizio delle discussioni si è pensato a voler far conoscere anche l’aspetto artistico e artigianale della nostra Terra, oltre che i prodotti tipici e di qualità che quasi, non hanno più bisogno di essere presentati, e che si rivelano sempre vincenti.

Molti aspetti della Sardegna continuano ad essere poco conosciuti ai più, come il suo artigianato che si apre e sposa nuove tendenze, di materie ancestrali quali la filigrana, il broccato, il velluto o l’orbace, forme e oggetti come la bisaccia che si trasformano in materie e oggetti di design, e di desiderio aggiungerei… Gli stand hanno voluto, nel loro piccolo mostrare le possibili possibilità, offrire un piccolo palcoscenico alle nostre tradizioni.

Molto interessante anche la personale di Yves Deiana, sardo di qui ma con la pittura lì, in Sardegna, come confermano i temi dei suoi quadri: dalle figure della tradizione popolare, ai paesaggi, ai visi…

Ci sono però cose che non si discutono, tanto la loro efficacia è stabilita, come le quantità, gli ingredienti, la bontà dei prodotti da preparare e presentare, alcuni ruoli o postazioni. Chi mai avrebbe il coraggio di prendere il posto di “addetto al sugo per i malloreddus” di Antonio Manca? Cuoco del cuore e col cuore, originario di Ploaghe? Praticamente senza imposizioni, ognuno occupa il suo posto, e dispensa le sue energie in quello che sa far meglio…

Come ho spesso raccontato, per me, bulimica divoratrice di “umano”, il lato più assolutamente fantastico della partecipazione all’organizzazione della festa sarda in particolare, ma di tutti gli eventi in generale, è, sono, le storie che “vengono fuori”, che fanno discutere, che legano con empatia e simpatia i partecipanti. Perché, sia detto ancora una volta, di tempo assieme se ne deve trascorrere, soprattutto prima, molto tempo prima. E così, si viene a creare come una sorta di famiglia allargata, anche agli avventori, molti dei quali neanche finita la serata, che già ti chiedono quando sarà la prossima…!

Pierre Music ha animato la serata. Ruth e Res Margot hanno presentato brani del patrimonio musicale sardo. Ma quello di Ruth e Res, sarà un altro capitolo per Tottus In Paris e i suoi lettori.

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