100 % SARDEGNA: PRESSO IL PADIGLIONE CIBUS, LA FORZA DELLA RETE ARRIVA ALL’EXPO

lo chef Roberto Petza all'Expo di Milano


di Mariella Cortès

L’unione fa la forza e, ad Expo, rende grande la Sardegna del fare, quella che guarda all’innovazione senza dimenticare le radici, che cresce e fa rete, per raccontare, insieme, gusti e tesori dell’agroalimentare. Il padiglione Cibus ha ospitato il progetto 100% Sardegna per una giornata densa di appuntamenti dedicati ai produttori di Gusto Sardegna: la rete di otto imprese del settore agroalimentare localizzate nell’area centrale dell’Isola è stata costituita nel febbraio del 2013 con l’obiettivo di valorizzare i sapori e i gusti locali enfatizzando l’eccellenza e coniugando la tradizione con le più moderne tecnologie di produzione. Quello negli spazi dell’Esposizione Universale, è stato un vero e proprio viaggio sensoriale, con dibattiti e degustazioni guidate alla scoperta delle aziende, caratterizzate per le produzioni di qualità che spaziano dai salumi ai formaggi, passando per vini e liquori, farine, paste fresche e dolci, culminato con l’esclusiva cena realizzata dallo chef stellato Roberto Petza Che ha orchestrato sapori ed eccellenze firmate Gusto Sardegna. L’obiettivo della Rete Gusto Sardegna è quello di “valorizzare i sapori e i gusti tipici locali, enfatizzando l’eccellenza di prodotti tipici della Sardegna – spiegano i produttori -, unici nella loro realizzazione, con un elevato contenuto di valore e tradizione”. Il tutto si declina nella particolare cura dedicata al prodotto unita a un’esperienza pluriennale, alla lavorazione nel rispetto della tradizione gastronomica locale e ad un’accurata selezione delle materie prime. Le otto imprese, comprendono i produttori di Fattorie Gennargentu a Fonni (salumi e insaccati), Molino Fratelli Brundu di Macomer (semole e farine), Tipico di Fonni (dolci), l’ogliastrina Ferreli (pane) Gostolai di Oliena (vini e liquori), Esca Dolciaria a Dorgali (pasticceria), Denti & Company, della nuorese Sardinia Food la Fattoria del Gennargentu (formaggi). L’impegno, sta nel far riscoprire i sapori autentici, rendendo ogni prodotto paladino della cultura del gusto. Una rete, quella del progetto 100% Sardegna, che lavora compatta, per ampliare il mercato di vendita dei prodotti a livello internazionale, accrescere i rapporti con la grande distribuzione, definire politiche comuni nei settori della logistica e migliorare l’accesso al credito. Nel cuore di una Esposizione Universale che vede nel mese di ottobre il suo momento d’oro con un incredibile record di presenze, si è posto ancora una volta l’accento sul valore dei cibi della tradizione, quelli dei quali sono protagonisti e testimonial indiscussi i nostri centenari. Cibo come cultura locale, valore aggiunto di un racconto corale che, in un’ottica di promozione territoriale, non ne può fare a meno. E, in particolar modo durante l’incontro del pomeriggio che ha animato la degustazione guidata, sono state di particolare impatto le parole del Professore Vincenzo Russo, direttore del Master in Food&Wine Communication (IULM Milano) e membro del comitato scientifico di Expo, in merito alla necessità di imparare a comunicare in maniera efficace i prodotti agroalimentari, inserendoli in un’ottica di marketing esperienziale. E’ su questo cardine che si gioca la nuova proposta dei protagonisti dell’agroalimentare sardo: il patrimonio di tradizione che rende ogni gusto prezioso e unico va saputo comunicare in maniera innovativa, attribuendo valore e rendendolo unico. Le peculiarità dei prodotti della rete Gusto Sardegna, raccontate durante il dibattito e le degustazioni guidate con i critici enogastronomici Davide Paolini, Alberto Cauzzi e Dario Bordet, sono state le protagoniste indiscusse di una giornata partecipata e attiva, conclusasi all’insegna del perfetto connubio tra gusto e innovazione. Lo chef stellato Roberto Petza tra i simboli della Sardegna a Expo, ha deliziato i palati con delle versioni rinnovate e rivisitate dei piatti della tradizione. Sulla scia del “ogni cibo ha il suo periodo dell’anno” e guardando ai piatti della tradizione popolare, quelli più semplici, Petza ha dato vita a una combinazione accattivante, presentata nel corso di un animato showcooking, dove il prosciutto si gustava insieme a frutta e verdura, la famosa pecora in cappotto diventava una raffinata zuppa incantata dal pane zichi e dal gusto intenso dei porcini, il classico porcetto allo spiedo si “scomponeva” sposandosi con una salsa di melograno e cannonau. Il tutto accompagnato da una selezione di vini delle cantine della rete Gusto Sardegna, in grado di esaltare ogni sapore e renderlo unico. Ma il vero brindisi è stato quello nei confronti della rinnovata idea di rete che, oltre a risultare di grande impatto, è vincente sotto più punti di vista: se da un lato, infatti, si supera il “chentu concas chentu berrittas”, dall’altra si diviene esempi del “insieme si può”, tanto acclamato sulla carta ma con, purtroppo, pochi esempi concreti. Quella lasciata ad Expo da 100 % Sardegna è un’impronta decisa, pronta ai prossimi passi che porteranno i gusti della Sardegna nei mercati nazionali ed internazionali. 

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