TRENI IN SARDEGNA, LA STORIA INFINITA: IL PRIMO VIAGGIO DEL PENDOLINO E’ ATTESO PER SETTEMBRE


In dirittura d’arrivo l’accordo con Trenitalia per poter far viaggiare sulla rete ferroviaria dell’Isola i pendolini diesel acquistati dalla Regione e realizzati dalla Construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles (Caf). I treni veloci potranno così viaggiare in Sardegna già a partire da settembre: circa 2 ore sulla tratta Cagliari-Sassari senza fermate. Nelle prossime settimane sarà all’esame della Giunta il contratto ponte di un anno per dare inizio al servizio. Questo periodo servirà per mettere a punto i dettagli della nuova convenzione. In più l’assessorato regionale dei Trasporti ha recuperato 20 milioni di euro di Fondi Por che, attraverso un’intesa, sono stati messi a disposizione di Rfi per attrezzare con le nuove tecnologie la parte a nord di Oristano della rete, quella nella quale, quando il treno potrà oscillare, si verificherà il maggior guadagno di tempo, tra i 20 e i 25 minuti. Le novità sono state anticipate dall’assessore Massimo Deiana ad un anno dall’arrivo in Sardegna del primo treno veloce. “Per la stipula del contratto ponte è prevalso il buon senso – spiega l’esponente della Giunta – Si tratta, in sostanza, di una proroga del vecchio contratto di servizio con una spesa di 44 milioni di euro, 40 mln trasferiti dallo Stato e 4 mln di Iva che mette la Regione, in attesa di stipulare il nuovo contratto di 9 anni, sempre che troviamo l’accordo. Inoltre in cambio dei 20 milioni, Rfi deve fare investimenti per circa 49 milioni di euro per completare l’aggiornamento tecnologico di tutta la rete. I lavori stanno iniziando in questo periodo”. Al momento della prima entrata in esercizio, i pendolini viaggeranno come treni normali ma con prestazioni più alte rispetto a quelle attuali. Successivamente, una volta completati i lavori con treno omologato di rango P e 180 km/h di velocità, il tempo massimo di percorrenza della tratta Cagliari-Sassari senza fermate sarà molto vicino alle 2 ore. “Ora stiamo attendendo che l’Ansf, l’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, che ha 90 giorni di tempo massimo per rilasciare l’autorizzazione (Amis) per la circolazione, dia il certificato. Questo significa che l’Agenzia – chiarisce Deiana – ha tempo sino a settembre. Nel mentre il costruttore ha stipulato una convenzione con Rete ferroviaria italiana (Rfi) per trasferire tutti gli otto treni in Sardegna subito dopo il periodo di ferragosto: si tratta di cinque convogli, perchè a Cagliari ne sono presenti già tre. Uno, però – annuncia – potrebbe rimanere ancora dal costruttore per l’implementazione dei sistemi di bordo”. “Quello che è stato fatto finora dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti ma ahimè non è così perchè ciò che conta per la gente è vedere il treno camminare – osserva – purtroppo esistono una serie di passaggi che non sono decisi da noi, ma dalla legge, e che prevedono che un treno, prima di circolare sulla rete ferroviaria italiana debba superare una serie di delicati passaggi di omologazione, legati soprattutto a questioni di sicurezza (circa una cinquantina di prove in diverse condizioni di marcia, ndr). Questi passaggi hanno tardato moltissimo perchè fino all’anno scorso nessuno se n’era sostanzialmente occupato – sottolinea Deiana – Noi siamo arrivati e abbiamo scoperto che il primo di questi treni giaceva in attesa di iniziare i collaudi in un binario morto in Toscana. Siamo riusciti a ridurre del 50% i tempi di attesa delle prove effettuandole sulla rete sarda e non in quella della Penisola e a maggio le operazioni si sono concluse. E’ un processo che stiamo cercando di recuperare a tappe forzate”.

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3 commenti

  1. ….Sassari- Cagliari senza fermate intermedie? …..e a chi servirà?

  2. Già! La storia infinita di non saper sfruttare quello che già c’è ma anzi di distruggerlo!

  3. È inutile che comprino i treni moderni se la strada ferrata è ottocentesca…

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