IL 6 AGOSTO A PLOAGHE, LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “SA GRAMMATIGA DE SU TEMPUS” DI LUCA MELE


riferisce Giovanni Salis

Giovedì 6 agosto, alle ore 20.30, presso il chiostro dell’ex Convento dei Cappuccini Ploaghe (SS), si terrà la presentazione del libro de Poesias in sardu e italianu “sa grammatiga de su tempus” del poeta ploaghese Luca Mele. Con la partecipazione dell’attrice artista della parola e della voce Clara Farina che declamerà alcune poesie dell’autore. Presenta e modera Giovanni Salis, delegato alla Cultura del Comune di Ploaghe.

La serata, che inaugura gli eventi del nuovo “Ferragosto Ploaghese” organizzato dal Comune di Ploaghe con la Pro Loco, è l’anteprima della 6° edizione del Festival di Canti e Suoni “SardignAeras”, organizzato dall’Associazione Su Coro de Piaghe, che si terrà il 9 agosto, sempre in Convento, alle 22, con gli artisti: Giuseppe Gadau e Marco Rizzi degli Akenur, Clara Farina, i Sandalia, Su Coro de Piaghe con Maria Grazia Dettori, Giuseppe Tatti con le elettroneddas, e chiusura con Rossella Faa, e con le esposizioni di Antonio Sanna, di Paola Cassano, di Valeria Tola e della Collezione Banca di Sassari.

Luca Mele è nato e risiede a Ploaghe. Si è laureato a Pisa in Lingue e letterature straniere. Ha insegnato lingua e letteratura inglese al Liceo Scientifico di Alghero, al Liceo Classico “Azuni” di Sassari e al Liceo Scientifico “Giovanni Spano” di Sassari. Ha pubblicato un poemetto storico-satirico “Sardigna cattigada” in ottava rima (ed. Diesse Sassari 1982). Ha partecipato a vari concorsi letterari di poesia in Sardegna e nella penisola ed è stato vincitore del XXX° Premio Ozieri di letteratura sarda per la sezione prosa nel 1987. Molte sue poesie e alcuni dei suoi racconti sono stati pubblicati nelle antologie delle opere premiate nei vari concorsi letterari.

Clara Farina, attrice, ricercatrice, artista della parola e della voce, insegnante di materie letterarie. E’ impegnata attivamente, fin dagli anni Settanta, in un’azione di recupero e diffusione della lingua sarda e della lingua madre ha fatto il suo codice comunicativo quasi esclusivo nella vita di tutti i giorni.

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