LA X EDIZIONE DELLA RIEVOCAZIONE DELLA BATTAGLIA DI SANLURI DEL 1409


di Maria Luisa Secchi

Si avvia alla conclusione la decima edizione della rievocazione della “Battaglia di Sanluri del 1409”. La manifestazione ricorda lo scontro epico tra Sardi e aragonesi, avvenuto il 30 giugno 1409 a Sanluri, e conclusosi con una carneficina per i primi. La battaglia fu combattuta nella piana a sud del castello e del borgo fortificato di Sanluri, tra le truppe del Regno di Arborea guidate da Guglielmo III di Narbona e l’esercito di Martino I di Sicilia, erede della Corona d’Aragona. Tutto un paese coinvolto a ricordare quella che per i Sardi d’Arborea fu una dura sconfitta. Diverse le associazioni culturali, oltre all’amministrazione comunale, coinvolte nel confezionare questa tre giorni di storici appuntamenti. Tante le novità che caratterizzano questa manifestazione rispetto alle passate edizioni. L’associazione Educainarte, che ha organizzato l’evento, ha mirato allo story – telling, affidato alla direzione artistica di Giuditta Sireus. È forte il richiamo al ciclo della vita: nascita, esistenza, morte e rinascita. «Grazie a questo inesorabile e inarrestabile corso della vita – spiega Giuditta Sireus – ci permettiamo di rievocare con orgoglio l’episodio più sanguinoso della nostra storia di popolo sardo». Questo concetto viene rimarcato con le trame tessute da un telaio che disegnano e animano la scena storica tingendola di sangue. A partire dal sacrificio e dalle gesta eroiche dei guerrieri morti per la libertà, la storia è stata riscritta e con essa si è rigenerato un nuovo ciclo vitale. «Per inaugurare la rievocazione – dettaglia Giuditta –  abbiamo pensato ad un convegno teatralizzato, dove alle voci dei relatori si combinano artisticamente musiche, profumi e colori medievali. Sono coinvolte anche le tessitrici protagoniste della storia dell’arte dell’intreccio in Sardegna. In programma inoltre le passeggiate teatralizzate nel borgo, per scoprire curiosità storiche, con l’accompagnamento di musiche e danze. L’antica città giudicale ha anche la possibilità di rivivere il suo medioevo, attraverso le botteghe curate dalle associazioni di rievocazione». Il programma 2015 ha riservato largo spazio alla gastronomia, con  la cena al Castello, nella quale lo Chef Alberto Sanna interpreta la “Battaglia” attraverso l’arte culinaria. Ad accompagnare la cena le musiche dell’orchestra, diretta dal Maestro Simone Pittau, tutto all’insegna dell’atmosfera delle corti medievali. Momento clou della manifestazione è rappresentato dall’assalto al Castello. Come da tradizione il borgo cerca di difendersi e, in diversi punti della cittadina, si assiste a scontri tra le truppe avversarie. La “Battalla” si conclude con l’inevitabile espugnazione del castello. Ogni anno, la cittadina del Medio Campidano rende omaggio in tal modo a uomini, donne e bambini che con coraggio e determinazione hanno sacrificato la propria vita per la libertà del popolo sardo. L’evento di rievocazione medievale “Sanluri 1409. La Battaglia. Trame di Storia” è stato oggetto di dibattiti e polemiche. «Ribadisco – precisa il sindaco di Sanluri, Alberto Urpi – la volontà di portare avanti questo tradizionale appuntamento che rappresenta motivo di orgoglio per la nostra comunità. Quest’anno una serie di eventi ci hanno portato a fare di necessità virtù. Prime tra tutte consideriamo le problematiche di natura economica legate alla spending review. Comune denominatore delle amministrazioni pubbliche in questo momento. Gli organizzatori hanno potuto contare su un budget dimezzato rispetto alle scorse edizioni. Oltre a questo l’avvicendamento tra l’attuale e la scorsa amministrazione comunale, a seguito della tornata elettorale di fine maggio, ha prodotto dei ritardi nell’organizzazione – conclude». Dal 30 giugno la rievocazione è slittata al 17-18-19 luglio, perché i tempi necessari per l’organizzazione dell’evento non erano sufficienti. Per Giuditta Sireus, ci sono state «eccessive critiche sul posticipo della data. Lavorare in un clima così – spiega – è molto difficile». Sull’assenza della battaglia campale di cui alcuni hanno discettato aggiunge la vicepresidente dell’Associazione, «anche a noi rincresce che manchi, ma ciò non è stato possibile in primo luogo per la riduzione delle risorse e in secondo per le ulteriori dilazioni temporali che tale circostanza avrebbe causato».

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