IL POETA TEMPIESE PASQUALE CIBODDO RICORDA IL CRITICO LETTERARIO FERRUCCIO MONTEROSSO, LOMBARDO ENTUSIASTA DELLA GALLURA

Ferruccio Monterosso


di Pasquale Ciboddo

La morte di Ferruccio Monterosso, avvenuta il 21 aprile 2015, mi ha turbato il cuore e la mente. Io non lo sapevo poiché nessun dei suoi me lo ha comunicato. Ho letto la triste notizia, per caso, su un giornale diffuso in Lombardia. Quando muore un uomo di tale portata culturale ci si rattrista profondamente. Era un critico letterario di alto livello, di certo, tra i migliori in Italia. Raffinato nello stile e nella forma non era dissimile dal suo maestro Francesco Flora, deceduto da tempo. In mezzo a tanta tristezza mi rincuora il fatto che diceva sempre, nelle prefazioni ai miei libri, che “la morte è una nostra compagna di vita”, un po’ come la nascita. Aveva preso in esame quasi tutti i poeti e gli scrittori: Dante, Petrarca, Manzoni, Leopardi ed altri sino ai nostri giorni. Ha scritto molti libri di critica letteraria; ora non sto ad elencarli, perche sono veramente molti. Si è sacrificato, di sua spontanea volontà, ad esaminare alcune delle mie opere di narrativa e poesia. Ne sono rimasto compiaciuto. Gli piacevo per lo stile e la poetica che gli sembrò addirittura insuperabile. Uomo simpatico, era da ammirare per la sua “humanitas” più che per la sua squisita critica letteraria. È  stato a casa mia a Tempio ed elogiò mia madre definendola persona di alti sentimenti, bella signora, educata nel parlare e donna pratica di vita. Mi ricorda – diceva – mia madre morta da tempo. Gli avevo presentato la Gallura, in tutte le sue sfaccettature, da Porto Cervo a Costa Paradiso, e poi da Tempio a Palau: ne rimase entusiasta. Quando andò via mi raccomandò di continuare a scrivere, poiché, secondo lui, aveva riconosciuto in me doti innate per farlo. Da poco mi aveva dedicato una delicata critica poetica in generale dei miei lavori, nonché la prefazione per l’ultima fatica poetica  dal titolo “Dal tetto dei ricordi”, edita da Nuova Stampa Color di Muros, in aprile, poco prima della sua morte. Nel mio profondo silenzio prego per lui e per i suoi cari. Grazie per avermi lodato… Caro Monterosso ci rivedremo nel mondo della Verità.

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