SFORTUNATO IL CAGLIARI AL COSPETTO DELL’EMPOLI NEL RITORNO IN PANCHINA DI ZEMAN. BEFFA ATROCE, ROSSOBLU RAGGIUNTI ALL’ULTIMO SECONDO


Così no, fa troppo male. La vittoria per il Cagliari sfuma al 3′ di recupero, per merito del gol dell’ex, Matias Vecino. Soltanto un pareggio, 1-1, per una squadra rossoblù devastante nel primo tempo, andata in vantaggio con  un gran gol di Joao Pedro e che aveva colpito due pali e sfiorato più volte il gol del raddoppio; più prudente nella ripresa, quando ha dovuto subire il ritorno dell’Empoli, ma senza che Brkic dovesse compiere alcuna parata. Al 3′ di recupero invece, è scattata una delle grandi leggi non scritte del calcio, purtroppo per noi sempre valida: proprio lui, Mati Vecino, che aveva lasciato un ottimo ricordo, ha colpito, segnando il gol dell’1-1. Beffa crudele, atroce, immeritata per il Cagliari che ha gettato tutto sul campo, lottato su ogni pallone, tirando fuori la grinta, in condizioni atmosferiche difficili, con pioggia e vento. Zeman ha scelto Diakité e Ceppitelli come centrali di difesa, Balzano, al rientro, esterno destro di difesa, Murru al posto dello squalificato Avelar; Joao Pedro a centrocampo, e tridente composto da Farias, Sau e Mpoku. Partenza squillante da parte del Cagliari, che pressa alto, impedendo all’Empoli di costruire il suo gioco. Al 19′ i rossoblù colgono i frutti dei loro attacchi insistiti: Farias, che ha fatto sfracelli sulla destra, cede a Joao Pedro, che si inserisce centralmente: controllo e tiro a giro che si infila nell’angolo lontano. Lo stesso brasiliano ci prova da fuori, mandando alto di poco. Sulle ali dell’entusiasmo il Cagliari insiste: sinistro di Crisetig deviato da un difensore, Sepe in qualche modo se la cava, togliendo fuori il pallone dalla porta. Al 27′ Joao Pedro su punizione dal limite coglie un clamoroso palo.  L’Empoli però non sta a guardare: Maccarone, dal centro dell’area, spedisce alto su un cross basso di Saponara. Ancora Sepe si oppone su una conclusione dalla distanza di Farias. Al 32′ Sau conquista palla su Barba, entra in area e cede all’indietro per Mpoku che tira dall’altezza del dischetto, deviazione di Rugani e ancora palo pieno. Nella ripresa il Cagliari forse accusa un po’ di stanchezza, l’Empoli si riorganizza, rivitalizzato dai cambi operati in panchina. Il Cagliari ribatte colpo su colpo in contropiede, ma non riesce ad incidere come nel primo tempo. Anche se Zeman cambia gli uomini del tridente d’attacco: dentro Cop, Caio Rangel e Husbauer per Sau, Farias e Mpoku. Sugli sviluppi di un calcio di punizione di Signorelli, Diakité si immola deviando in angolo un tiro a botta sicura di Rugani. Quindi una incursione di Dessena mette i brividi a Sepe, che rimedia all’interno dell’area di rigore. Al 92’30” ecco il momento della beffa. Signorelli apre per Mario Rui, traversone basso, finta di Pucciarelli, Vecino dalla parte opposta infila un pallone impossibile tra Brkic, uscitogli incontro, Murru e Diakité. Il Cagliari sale a 21 punti in classifica: poco, per quello che avrebbe meritato.

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