LINGUA BLU, DA 35MILA A 12 CAPI MORTI IN UN ANNO: SARDEGNA ESEMPIO DA ESPORTARE IN TUTTA ITALIA


Il ministero della Sanità promuove la Sardegna che sulla lotta alla Lingua blu è un “esempio positivo esportato in tutta Italia”. A dirlo, numeri alla mano, è Giovanni Savini, responsabile nazionale per la blue tongue (LOIE), direttore dell’istituto zooprofilattico Molise-Teramo e referente delle malattie esotiche IZS Abruzzo-Molise, in visita a Cagliari, all’assessorato regionale alla Sanità, per un incontro inter-istituzionalesulla febbre catarrale degli ovini. “La Sardegna è un esempio positivo per tutta Italia per diversi motivi – ha spiegato Savini – e il principale è il successo ottenuto nella lotta al sierotipo 1. Per capire meglio il fenomeno, è sufficiente guardare i numeri:34.720 capi morti al primo ottobre 2013, senza campagna vaccinale, contro 12 capi morti al primo ottobre 2014, dopo la campagna di vaccinazioni”. “La situazione epidemiologica della Lingua blu in Sardegna – ha confermato l’assessore alla Sanità Luigi Arru – è molto diversa dallo scorso anno e il nostro vaccino è utilizzato in diverse parti d’Italia. In Abruzzo e in Umbria si stanno organizzando per fare una campagna di vaccinazioniuguale alla nostra. Dall’Isola sono anche partite in Abruzzo 40 mila dosi di vaccini per tamponare l’emergenza”. Il vaccino utilizzato quest’anno è spento, ovvero con virus inattivato, efficace e sicuro. “Può essere utilizzato – ha detto Arru – anche in gravidanza, non provoca aborti, immunizza le madri che trasmettono l’immunità agli agnelli. Ciò non toglie che debbano essere fatte anche tutte le azioni di igiene zootecnica per la lotta all’insetto vettore, che gli allevatori ben conoscono e che in futuro saranno potenziate”. Il virus della blue tongue si sposta dal nord Africa verso la Sardegna, incidendo su tutto il bacino del Mediterraneo, dall’Isola poi si dirige trasportato dall’insetto vettore verso la zona di Viterbo e Grosseto. “La Sardegna può vantare due grandi successi – ha spiegato Marco Pittau, direttore delle Malattie infettive alla facoltà di Veterinaria di Sassari – aver debellato la brucellosi e aver bloccato il siero tipo 1 del virus della Lingua blu. Diffondere questi risultati è fondamentale affinché tutti gli allevatori d’Italia si convincano che questo è il modello e il protocollo da seguire”.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *