E’ IL SETTEMBRE DEI POETI: A SENEGHE, NELL’ORISTANESE, DAL 3 AL 7 E’ DI SCENA LA POESIA SARDA CON SCRITTORI E MUSICISTI DA TUTTA ITALIA


Partza de sos ballos, S’arruga de Putzu arru, Piazzetta Su Lare, il vecchio frantoio Sa Prenza de Murone. In questi luoghi, nel cuore del borgo di Seneghe (Oristano), sono in calendario dal 3 al 7 settembre, incontri, reading, musica, letture, cinema, teatro, balli, canti. La poesia sarda insomma scende in campo e dialoga con le tante forme d’arte grazie al Festival Cabudanne de sos poetas (Settembre dei poetigiunto alla decima edizione equest’anno patrocinato dall’Unesco e con la direzione artistica di Mariangela Gualtieri. Poesie lente che aiutano a guardare e a cambiare. Come i versi di Franco Loi, scrittore e saggista genovese, di padre sardo e madre emiliana, cittadino onorario di Seneghe, da nove edizioni ospite fisso. Come le parole di Antonella Anedda, poetessa, saggista o di Pierluigi Cappello (Premio Terzani 2014 con la sua prima opera narrativa edita da Rizzoli “Questa libertà”) seppure solo in collegamento via Skype. Dedicata a lui inoltre, anche la proiezione del documentario appena uscitoParole povere di Francesca Archibugi. Tra gli altri ospiti: Franco Arminio, poeta paesologo, Marcello Fois accompagnato da Gavino Murgia, musicista tra i più attivi ricercatori tra improvvisazione e musica di confine tradizionale sarda; Marco Munaro, un grande poeta veneto così come Francesco Balsamo, da Catania, poeta e artista versatile. Due gli stranieri: James McKendrick inglese, vissuto quattro anni a Salerno come insegnante di lingua e letteratura all’università e dalla Francia Martin Rueff, poeta, traduttore e filosofo.

I GIOVANI. Apriranno il festival i ragazzi di Seneghe che proporranno le liriche di Shakespeare rivisitate attraverso i loro sogni grazie al laboratorio teatrale della non-scuola di Roberto Magnani del Teatro delle Albe di Ravenna. Dal 2008 infatti l’attore romagnolo cerca di avvicinare i giovani alla poesia attraverso il gioco del teatro. Ad assistere la regia di Magnani: Domenico Cubeddu e Mariano Mastinu. A seguire, sempre ad opera dei giovani del paese: “Prova d’orchestra-concerto di suoni e note” che si terrà dal 25 agosto al 4 settembre 2014 nella Scuola Elementare di Seneghe, a cura di Francesca Amati e Glauco Salvo.

RACCONTI, MUSICA E DIBATTITI. Pino Martini Obinu, tra i più apprezzati musicisti italiani (Stormy Six, Salis’n Salis, Tancaruja) parlerà delle “Stagioni di un musicista”; Anna Cristina Serra, poetessa in lingua sarda incontra Antonello Bazzu, poeta bilingue (sassarese e logudorese; Dante Olianas, studioso ed etnomusicologo racconterà le launeddas e delle particolari varietà di canna per fabbricarle e della grande tradizione di questo strumento unico al mondo. Ad accompagnarlo i suonatori Giuseppe Orrù e Stefano Pinna. Ci sarà anche il nuorese Piero Marras, tra i più apprezzati.

LETTURE DELLA BUONA NOTTE. Nelle piazze e sotto le antiche querce si svolgono i consueti racconti della buona notte tra le note di musicisti e scrittori Emidio Clementi (Massimo Volume; El Muniria) e Corrado Nuccini (Giardini di Mirò e Vessel): entrambi si muovono nella scena indipendente rock italiana da anni e condividono la passione per la parola scritta e il progetto “La Ragione delle Mani”; Giovanni Succi, dopo l’esperienza Bachi da Pietra, riparte quest’anno con il suo progetto da solista; John Vignola, esperto di musica e autore di libri sulla storia del rock.

VINI SARDI. “Cabudanne de sos poetas” accompagnerà i visitatori anche tra i paesi vicini alla scoperta del territorio del Montiferru e di alcuni ottimi vini prodotti da alcune aziende del circondario: dal 5 al 7 settembre ogni mattina è previsto un incontro con un’azienda locale che offrirà degustazioni dei loro vini tipici. Un percorso tra degustazioni, sapori, profumi, dibattiti, storie.

FESTA DI CHIUSURA . Sa festa chi s’hant impromittu. Per la prima volta, ci sarà un concerto happening di launeddas, il noto e potente strumento a canne dei pastori riscoperto da centinaia di giovani musicisti. Molti si esibiranno a Seneghe. Tra questi il giovane maestro Stefano Pinna, il gruppo “Nodas Antigas” di San Gavino e alcuni suonatori formatisi nel cagliaritano, guidati da Andrea Loche. Accanto a loro alcuni affiliati dei Tamburinos di Gavoi, guidati da Totore Buttu, che proporrà un altro esempio affascinante di musica per la festa. Non mancherà naturalmente il canto dei Tenores di Seneghe. La regia della serata conclusiva è affidata a Roberto Magnani mentre Mondo Usai, musicista, creatore di strumenti musicali e studioso di tradizioni popolari, coordinerà le esibizioni.

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