INPUT DALLA REGIONE SARDEGNA: PUNTARE SUI GIOVANI! DIRETTIVO NAZIONALE F.A.S.I. A MILANO DOVE SI E’ PARLATO DI PROGETTI PER IL FUTURO

Tonino Mulas, Serafina Mascia della FASI


di Massimiliano Perlato

Si è svolto il Direttivo Nazionale della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia all’Hotel Michelangelo di Milano dove sono convogliati i rappresentanti dei 70 circoli degli emigrati sparsi su tutto il territorio nazionale.

L’occasione è stata l’approvazione del bilancio con il Consuntivo 2013 e il Preventivo di  Spesa del 2014. Ne ha dato lettura alla platea che ha approvato all’unanimità, il tesoriere Giovanni Cervo e il revisore dei conti Pietro Puggioni.

Successivamente è stata principalmente la Presidente F.A.S.I. Serafina Mascia a ragguagliare i presenti sui differenziati aspetti che stanno contraddistinguendo il cammino dell’emigrazione sarda organizzata in questo complesso momento legato ai rapporti non sempre perfetti con le Istituzioni della Regione Sardegna.

Le imperfezioni stanno soprattutto nel ritardo con cui i funzionari della Regione mettono a disposizione le risorse necessarie per tenere in vita i circoli, che tanto si spendono nel promuovere l’isola attraverso iniziative culturali spesso non coperte economicamente.

Gli sguardi alle novità politiche in Sardegna, si sono rese necessarie. Anche per il fatto che l’assessore di attinenza cambia: toccherà alla dottoressa Virginia Mura, già implicata in passato nelle attività dell’Assessorato al Lavoro, coordinare i rapporti con il mondo dell’emigrazione. “La nostra speranza – spiega la Mascia – è che abbia la giusta sensibilità per abbracciare le nostre problematiche e specialmente le nostre esigenze. Al di là di questo, la sua professionalità e competenza non si discute”.

Il dato di fatto è che con l’insediamento della Giunta guidata da Francesco Pigliaru, causa tempi tecnici necessariamente molto lunghi, dilaterà forzatamente anche l’arrivo delle risorse del 2014 imprescindibili a coprire le attività culturali già svolte e bloccherà progetti  ed iniziative per i mesi che sopraggiungeranno.

Intanto dalla Regione, le linee guide sono già emerse per il futuro: indirizzare gli sforzi sul tanto vituperato ricambio generazionale ed evidenziare le peculiarità dell’isola attraverso la promozione dei prodotti e del turismo.

Infatti, dei progetti presentati in Regione Sardegna dalla F.A.S.I. sono stati accettati quelli connessi alle attività giovanili e all’informatizzazione dei circoli. E’ toccato a Giancarlo Palermo, responsabile giovani F.A.S.I., illustrarli.

Nel primo, suggerito dal coordinamento nazionale giovani, saranno proposti dei workshop nelle varie circoscrizioni con incontro finale a livello nazionale, per creare rete e far accrescere gli aspetti della comunicazione nei vari sodalizi. Nel secondo denominato “Musica in Circolo”, si proseguirà il viaggio già cominciato con il Progetto Brinc@ per la promozione della musica sarda e dei suoi artisti emergenti in Continente.

La novità assoluta, come hanno enunciato Serafina Mascia e Tonino Mulas, sarà un progetto di ampia portata e avallato con grande entusiasmo in Sardegna, che coinvolgerà direttamente la Federazione. Il Progetto denominato “Sarda Tellus”, è rivolto per la creazione di un centro italiano di promozione dei prodotti sardi che si avvierà in collaborazione con l’Agenzia Sardegna Promozione della Regione.

Un progetto ambizioso – sottolinea Mulas – per congegnare un futuro anche finanziariamente più stabile per i circoli che parteciperanno. Un centro d’acquisto dei prodotti da canalizzare nei vari territori ove sono ubicate le associazioni con campagne di promozione a tema. L’obiettivo principale della F.A.S.I.  è quello di diventare un Ente di lancio e vendita di prodotti sardi tipici. Una scommessa storica che presenterà certamente molte difficoltà d’approccio e che avrà sicuramente l’obbligatorietà di una grande fase di studio e un lungo periodo di apprendimento delle sue caratteristiche.

Capitolo bigliettazione: il 2013 per l’Agenzia Eurotarget – F.A.S.I. è stato un anno straordinario. Il fatturato ha toccato i 3,5 milioni di euro grazie al notevole contributo dei circoli, sempre più autonomi e preparati. La crescita rispetto al 2012 è stata del 30%. Le convenzioni con i vettori del trasporto sono state tutte rinnovate con soddisfazione dalle parti.

In chiusura sono state tirate le somme sul Fondo di Solidarietà promosso dalla F.A.S.I. attraverso l’apertura di un conto corrente per aiutare i sardi colpiti dall’alluvione. Raggiunti i 220mila euro. Per noi – ha evidenziato la Presidente F.A.S.I. – è motivo di grande orgoglio perché siamo riusciti a mobilitare un’infinità di persone e tutte le istituzioni vigenti nei nostri territori. Come circoli abbiamo fatto un’operazione eccezionale di sensibilizzazione. Presto quella cifra verrà distribuita in una decina di piccoli interventi necessari per aiutare la ripartenza di certi settori dell’economia sarda indeboliti fortemente dalle vicissitudini dello scorso novembre.

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5 commenti

  1. BRAVI un bel progetto ambizioso " Un centro d’acquisto dei prodotti con campagne di promozione a tema"
    non ci avrei mai pensato!!!!!!!

  2. Il problema sempre lo stesso… riuscire ad avere un direttivo dove gli i diversamente giovani riescano a capire il problema… ma nn faccendo in modo di eliminarli.. perchè loro sono la memoria… ma usandoli e inserendoli come maestri di insegnamento e GUIDA… cosa che purtroppo per GELOSIA non si riesce a far capire….

  3. “puntare sui giovani” il ritornello lo sentiamo da una quindicina d’anni “?no cara, da quando la sottoscrita aveva 15 anni!!

  4. E’ vero, ma in effetti il problema di fondo non è l’età, giovani o vecchi poco importa, si puo’ lavorare tutti insieme perchè si ha bisogno dell’entusiasmo dei giovani e dell’esperienza dei vecchi per creare nuove sinergie, l’importante è essere competenti e professionali avere una strategia e delle direttive chiare! E che la Regione una volta per tutte sia capace di selezionare le persone giuste apte a diventare “agenti si sviluppo” per la Sardegna al di fuori dell’isola.

  5. Stefano Sannia

    buongiorno,
    vi dico cosa ne penso.La sardegna dovrebbe fare in modo di fare pagare molto meno i sardi emigrati che vorrebbero rivedere piu spesso la loro bella isola et la loro famiglia. ho tre figli, la piu piccola non ha mai visto i suoi nonni i piu grandi in 20anni li ha visti 2 volte. mia madre é in cielo senza mai aver visto l’ultima dei miei figli,mio padre a 90 anni se voglio andare ha vederlo ,devo andarci da solo. Vuol dire che i figli dei sardi emigrati (diventati poveri da una sfortuna), dimenticeranno piano piano le loro origini,
    penso che i politici sardi non pensano agli emigranti.

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