INIZIATIVA A PIACENZA DEL GREMIO SARDO "EFISIO TOLA" IL 6 DICEMBRE: MASSIMO COCO IN "RICORDARE STANCA", DAL FIGLIO DELLA PRIMA VITTIMA DELLE BRIGATE ROSSE UN ATTO D'ACCUSA CONTRO L'USO MEDIATICO DELLA MEMORIA


di Bastianino Mossa

“Ricordare stanca”, questo il titolo dell’incontro in programma venerdì 6 dicembre 2013 ore 17 e 30, presso l’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano,  Via S. Eufemia 12 che avra` come relatore il prof. Massimo Coco, musicista violinista figlio del magistrato Francesco, sardo nativo di Terralba, assassinato dalle Brigate Rosse nel 1976 a Genova. Durante la conferenza che prende il titolo dall’omonimo libro di Massimo Coco: “Ricordare stanca”, edito da Sperling e Kupfer, 2012, l’autore, dialoghera` col professor Guido  Scano, illustrando  alla platea la sua esperienza di vittima del terrorismo, anche con forti accenti rivolti allo Stato che, secondo l’autore stesso, non avrebbe pienamente adempiuto al suo dovere e anche contro l’uso distorto della memoria delle vittime del terrorismo.  Memoria e ricordo che e` ancora viva in tutti noi pensando a donne e uomini sardi che han perso la vita e che rispondevano ai nomi di Emanuela Loi, Antioco Deiana e  Francesco Zizi per citarne alcuni, vittime anche loro di delitti di matrice sia terroristica che mafiosa. Allego copia locandina e pieghevole che illustrano l’evento.

Al termine della conferenza al pubblico intervenuto sarà offerto un rinfresco.

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2 commenti

  1. Virgilio Mazzei

    E’ vero che ricordare stanca, specie quando si tratta di cose tristi e a parlarne sono gli stessi che hanno subìto e sofferto il torto e il dolore, come il caso che riguarda il compianto e amico Dott. Francesco Coco Procuratore Generale della Repplica a Genova trucidato dalle Brigate Rosse. Per cui capisco lo stato d’animo del Prof. Massimo Coco figlio dell’Illustre Magistrato che non si piegò al ricatto politico-ideologico-terrosristico. Ritengo, invece, che sia importante ricordare e informare chi quelle azioni terroristiche non le ha fortunatemente vissute, perchè i giovani di oggi non cadano nello stesso errore di seguire idee e progetti che portanto soltanto morte e odio sociale. Io ho vissuto in prima persona, in veste di Pubblico Ufficiale, l’atmosfera che si era venuta a creare in Salita Santa Brigida subito dopo l’attentato terrostico al Procuratore Coco. E’ stata una scena che rimarrà scolpita nella mia memoria per tutta la vita. Come pure il ricordo – triste – del corpo dell’appuntato Antioco Deiana riverso sullo sterzo dell’autovettura che poco prima aveva accompagnato il Dott. Coco. Poichè si sta parlando di vittime sarde, permettetemi di ricordare anche l’appuntato dei carabinieri Antonio Casu ucciso dalle Brigate Rosse. Voglio ringraziare il Presidente del Gremio Sardo "Efisio Tola" per l’importante iniziativa e formulare gli auguri più sinceri al Prof. Massimo Coco per la buona riuscita del libro.705395 Virgilio Mazzei Genova.

  2. Virgilio Mazzei

    A scanso di creare confusione a chi legge il mio commento, il numero 705395 che precede il mio nome non ha niente a che vedere con quanto da me scritto.Si tratta di un codice di sicurezza che non si è attivato. Mi scuso con chi legge. Virgilio Mazzei.

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