IL NUOVO TALENTO IN TELEVISIONE HA L'ACCENTO SARDO: IL SOGNO AD OCCHI APERTI DI ANTHONY PETH DA URI

Anthony Peth


di Nadia Cossu *

Che dire? Per me è un sogno a occhi aperti». E sono occhi aperti che luccicano quelli di Antonio Petretto (in arte Anthony Peth), il giovane di Uri che a 28 anni sta calcando importanti palcoscenici della televisione italiana e che negli ultimi mesi ha ricevuto prestigiosi premi nazionali e incarichi. «Studi molto – racconta – fai tanta gavetta e poi ti ritrovi di punto in bianco immerso in questo mondo. Assisti incredulo a quello che ti sta succedendo e in fondo lo sai che quella carta in più che molti ritengono tu abbia, arriva dalle tue origini». L’esser sardo, secondo Anthony, è un valore aggiunto: «La mia terra, della quale vado orgoglioso, è il segreto di questo inaspettato successo» rivela col sorriso sulle labbra. Sei anni fa Maurizio Costanzo e Maria de Filippi lo ingaggiarono come uno dei dieci conduttori fissi del programma “Voglia” in onda su Italia 1 e Canale 5. Da allora sono cambiate tante cose: è arrivata la laurea in Regia a Roma e poi gli studi si sono perfezionati con la vincita della borsa di studio estiva per l’actorStudios di NewYork. Dopo un lungo percorso come aiuto regista per il cinema e la tv, il giovane di Uri è diventato lui stesso regista e autore dei suoi programmi tra cui “Un sorriso diverso” per Rai News. Dopo aver scritto il format “WakaShow” (programma “demenziale” composto da 15 comici) e il reality “L’Isola dei formosi”, è arrivata la proposta di Sky per la conduzione dello stesso programma. Ed è stato subito un successo. Qualche mese fa la più grande sorpresa: «Ho vinto il premio David per il settore televisione e questo ha segnato una svolta nella mia carriera». Prima il successo della trasmissione “Quelli che…gli opinionisti”, scritta dagli autori Rai Gegia e Franco Bonafiglia e campione di share domenicale, poi i viaggi per l’Europa con la rubrica di cinema “3,2,1 ciak” e ancora l’ennesimo riconoscimento: «A sorpresa scopro di essere il vincitore come Eccellenza al talento artistico emergente», premiato da Raf e applaudito per l’occasione anche dal ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri presente nel pubblico insieme – tra gli altri – «a Sandra Milo, Max Tortora, Renato Balestra, Emanuela Tittocchia, Elisabetta Pellini, Pierfrancesco Favino, Claudia Gerini. Il premio l’ho ritirato al Campidoglio il 10 giugno – racconta con emozione ancora viva – nella manifestazione esclusiva DocItaly in cui ti viene assegnata la menzione Giovane Promessa». A settembre arriverà anche il “Telesat”, il premio delle tv satellitari e di Sky come conduttore dell’anno. «Ecco perché dico che mi pare un sogno. Sta succedendo tutto così in fretta. Sono giovane, molti dicono che la mia sardità mi rende simpatico e originale». Nel frattempo Anthony prosegue il tour dei festival: i nastri d’argento, il Giffoni e il festival di Venezia. «Ciò che più mi piace è l’affetto che mi lega a tanti big del mondo dello spettacolo che da piccolo ammiravo in tv. Sono persone umili, più di quanto si immagini. C’è amicizia e stima reciproca». Progetti futuri? «Due nuovi format musicali (uno di questi è il programma di classifiche Top Music che andrà in onda su Sky a ottobre ndc), ma anche gossip e cucina. Curo sempre regie nuove di spot e collaborazioni per il cinema e mi divido fra conduzione e dietro le quinte in regia. Mi diverto ma, come ripeto sempre a me stesso, tengo i piedi ben saldi a terra». E con uno sguardo sempre rivolto verso il sociale, perché questo giovane di Uri ha talento ma anche un grande cuore e ha spesso lavorato come testimonial per le campagne di solidarietà a sostegno delle persone in difficoltà e dei bambini diversamente abili.

* Nuova Sardegna

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