"LA MADONNA DEGLI ABISSI", OPERA DI GIUSEPPE SOLINAS, VERRA' CALATA NEI FONDALI DELLA BAIA DEI FRANCESI AL LARGO DI PORTO OTTIOLU

Giuseppe Solinas con la "Madonna degli Abissi"


di Gian Piero Pinna

Da oggi la Madonna degli Abissi, scolpita in marmo di Orosei, alta quasi cinque metri e realizzata dallo scultore di Vilanova Truschedu, Giuseppe Solinas, verrà esposta per qualche giorno al porticciolo di Ottiolu, prima di essere inabissata nella Baia dei Francesi, a dieci metri di profondità. La nuova statua, sostituisce la precedente, realizzata sempre da Giuseppe Solinas, che era stata posta negli stessi fondali, sin dall’undici agosto del 2001, che però veniva continuamente danneggiata da continui atti di vandalismo, che di volta in volta, hanno danneggiato il precedente simulacro. La Madonna degli Abissi, imbrigliata e sostenuta da due palloni a pelo d’acqua, verrà trascinata da due motovedette della Guardia Costiera Volontaria, sino al punto di immersione, presso la Baia dei Francesi, nel fondale di dieci metri di profondità. Il programma per l’inaugurazione della nuova stata, è stato curato da Marina di Porto Ottiolu, Comune, Diving di Porto Ottiolu e Guardia costiera ausiliaria e avrà inizio con una processione delle barche fino al sito: qui, i sub si immergeranno per deporre la corona di fiori. Al rientro in porto, il vescovo Marcia Mosè e il parroco don Giovanni Chessa celebreranno la messa.

Pare che in occasione della prima immersione della statua, nel 2001, le motovedette della Guardia Costiera, ricevettero un SOS, per intervenire per il salvataggio di un naufrago che stava in mare da quattro giorni, che venne recuperato e salvato. Ma si parla anche di una bambina di quattro anni, portatrice di handicap, che in quella occasione avvertiva un forte profumo di rose, mentre i genitori che la accompagnavano non sentivano nulla e da quel momento, migliorò a un punto tale da non aver più bisogno di accompagnamento.

Giuseppe Solinas, è un artista molto noto, le sue opere sono sparse in molte città della Sardegna, ma anche della Penisola, a cominciare da Caorle (VE), Reana Del Rojale (UD), Ponte di Nanto (VI), Baldino (TN), Recoaro Terme, Bardonecchia (TO), Trescore Balneario (Belluno), Ossana (TN), Asiago (VI), Bibione (VE).

Le sue materie preferite, sono la trachite, l’arenaria e il basalto, ma non disdegna anche il legno. Predilige le opere monumentali, come quelle dedicate ai caduti di tutte le guerre, a personaggi storici e quelle a carattere  religioso. A Villanova Truschedu si possono ammirare opere significative come la scultura sistemata nel sagrato della chiesa campestre e sito nuragico di San Gemiliano, le stazioni della via Crucis in bassorilievo, il monumento ai caduti in trachite rosa. Nella sua lunga carriera ha avuto un percorso artistico tortuoso, conseguito il diploma di maestro d’arte nel 1969, si impiega nelle Ferrovie dello Stato, ma nel tempo libero si cimenta nell’arte, traendone godimento interiore, molte sue opere, non sono firmate, catalogate e fotografate, come i crocifissi di legno figurativi e stilizzati. È tanto schivo che non ha mai curato una personale, tanto. Si può dire che sia come un artista d’altri tempi, che evita la mondanità e l’esposizione mediatica, al contario di tanti altri suoi colleghi che sgomitano per apparire e farsi conoscere, utilizzando tutti i veicoli della comunicazione e dell’informazione.

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Un commento

  1. Lorenzo Michieli

    che tu fossi forte lo ……..sapevo……..ma guardo le opere da te scolpite……..devo dire che sei tra i grandi…….lorenzo

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