AL VINITALY DI VERONA APPENA CONCLUSO PRESTIGIOSI RICONOSCIMENTI ALLA CANTINA SOCIALE DELLA VERNACCIA DI ORISTANO E PER GLI STUDENTI DELL’ISTITUTO DUCA DEGLI ABRUZZI DI ELMAS

Giangiuseppe Scalas Presidente della Cantina della Vernaccia del Rimedio di Oristano


di Gian Piero Pinna

La Cantina sociale della Vernaccia di Oristano, nata con lo scopo di valorizzare la Vernaccia di Oristano in campo nazionale ed internazionale e che segna anche il passaggio dalla produzione artigianale ad una produzione in cui le metodologie tradizionali si sposano a tecniche, metodologie ed impianti moderni,  indispensabili per l’acquisizione di nuovi importanti mercati. Quest’anno, in occasione della 47° edizione del Vinitaly di Verona, svoltosi dal 7 al 10 aprile scorso, l’enopolio oristanese, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di produttore “Benemerito della vitivinicoltura Italiana, per aver recato un determinante contributo allo sviluppo della viticoltura e alla valorizzazione dell’enologia isolana e italiana”, come recita la motivazione che si legge nella pergamena consegnata al presidente della Cantina della Vernaccia del Rimedio, Giangiuseppe Scalas. A consegnare il riconoscimento al presidente Scalas, lo stesso assessore regionale all’agricoltura della Sardegna, Oscar Cherchi presente alla manifestazione, mentre il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha consegnato la Gran Medaglia Cangrande; alla cerimonia, erano presenti anche il vice presidente della Commissione Europea, Taiani, il ministro all’agricoltura Capanna e il sindaco di Verona Tosi.

Un riconoscimento molto gradito dai dirigenti dell’enopolio oristanese, in quanto coincide anche con i sessant’anni di attività della Cantina, nata  ufficialmente il 28 giugno 1953, dall’iniziativa di due personaggi di spicco della Oristano del tempo: il deputato, Paolo Pili e il proprietario terriero, Nicola Carta, che interpretando il bisogno di molti viticultori dell’oristanese, caldeggiarono la creazione della Cantina sociale, allo scopo di assicurare un avvenire alle fatiche dei produttori della Vernaccia.

Ma dopo sessant’anni di ininterrotta attività, forse è giunto il momento di dare una svolta, infatti, secondo le intenzioni del presidente Scalas, è giunto il momento di fare un ulteriore passo avanti: “La Cantina della Vernaccia – afferma – ha in progetto la ristrutturazione aziendale e l’adeguamento tecnologico della produzione e commercializzazione del vino, per stare alle esigenze del mercato locale, nazionale e internazionale, che si evolve giorno dopo giorno, senza perdere di vista il miglioramento produttivo attuale. Un investimento necessario chiosa – anche se oneroso, altrimenti si correrebbe il rischio di non stare al passo con la concorrenza e uscire dal mercato”.

Soddisfatto anche l’assessore Oscar Cherchi, che nel porgere il Premio Cangrande, ha voluto sottolineare che “mi fa particolarmente piacere aver consegnato alla Cantina sociale della Vernaccia la pergamena che conferisce alla stessa l’onorificenza di “Benemerito della vitivinicultura italiana”. Questo tipico vino, che dopo un periodo di crisi, si sta riprendendo grazie anche all’infaticabile opera di alcune cantine, fra le quali proprio quella premiata, che hanno saputo reagire mettendo a frutto la propria esperienza, senza trascurare le esigenze del moderno mercato, che non a caso sta confermando una certa ripresa della domanda”.

Poco prima della premiazione delle cantine italiane con il “Premio Cangrande”, il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, ha anche premiato alcuni Istituti agrari che si sono distinti nella ricerca, fra questi, l’istituto di Istruzione “Duca degli Abruzzi” di Elmas, che ha ottenuto il premio per il vino rosso “Su Masu I.G.T. Isola dei Nuraghi”, prodotto nella cantina dell’istituto dalla vinificazione di uve cabernet sauvignon, con affinamento in botte di rovere francese. Il risultato è stato possibile soprattutto con la partecipazione attiva degli alunni della classe Quinta A, guidati dall’enologo Marco Seu e dal professore di chimica, Pasqualino Angioni. Questo riconoscimento, il secondo in due anni, costituisce un importante stimolo per continuare nella sperimentazione e nella realizzazione di prodotti che permettano una reale integrazione della scuola con il territorio, l’ambiente e il mondo del lavoro.

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2 commenti

  1. Isabella Masala (New York)

    Come mai nn viene venduta a NY?

  2. Gian Piero Pinna (Oristano)

    Mi farò promotore della sua istanza nei confronti del presidente della cantina, in un colloquio che avrò con lui prossimamente

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