UN FALLIMENTO DI QUASI DIECI MILIONI DI EURO: LA REGIONE SARDEGNA FORNISCE I NUMERI DEL BILANCIO ALL'UNIONE EUROPEA SULLA "FLOTTA SARDA"

 

il giorno del primo viaggio di una nave della Flotta Sarda con il Governatore Ugo Cappellacci


 
di Massimiliano Perlato

La Regione Sardegna ha fornito in questi giorni all’Unione Europea i dati della clamorosa stagione fallimentare che ha coinvolto nei trasporti la Flotta Sarda per il 2011 e 2012. Un buco astronomico nel bilancio della Saremar pari a oltre nove milioni di euro. Da Bruxelles, non sono tardate le comunicazioni ufficiali sulla questione. L’Unione Europea, è certo, ha aperto una procedura anche sulle vicende che hanno implicato la Tirrenia e le sue vecchie partecipate. Appunto la Saremar. Le possibilità che da Bruxelles possano partire forti sanzioni per le operazioni effettuate sono alte. Quello della Flotta Sarda è da considerarsi un fallimento che dovrebbe mettere in ginocchio qualsiasi politico che se ne è reso protagonista. La figura dei Governatore Cappellacci ne esce una volta di più penalizzata e da più fronti parte l’invito ad una seria riflessione sulla propria inadeguatezza. Le politiche adottate in questi ultimi anni nel settore dei trasporti e della supposta continuità territoriale, hanno creato seri danni all’economia sarda. Il crollo del trasporto marittimo ed il conseguente impatto negativo sui numeri del turismo sono davanti agli occhi di tutti e si sono altresì ripercossi sia sul reddito dei sardi che sulla competitività del “sistema Sardegna”. Nel corso degli anni passati quando il governo regionale ha portato avanti la proposta politica della Flotta Sarda, a più riprese si è urlato alla temerarietà oltre che alla superficialità del progetto. E mai è stata poi fatta chiarezza sino in fondo sui conti e sulla reale valutazione dei possibili risultati. Nessuna risposta aveva sanato i dubbi  e che i conti erano a posto e che i risultati sarebbero arrivati: anche contro l’evidenza. Il miraggio che la Flotta Sarda avrebbe invertito la rotta ed avrebbe contribuito a rilanciare il settore oltre che il turismo, rimane tale. Con in più un buco di bilancio da risanare a spese del contribuente.

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Un commento

  1. Antonio Deias (Livorno)

    Quanti problemi irrisolti ……. quanto costa ritornare a casa …. mahhh

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