FABBRICHE CHIUSE PER COPRIRE L'ENEL E NESSUNA RISPOSTA SULL'ENERGIA. L'ON. MAURO PILI: "LA FARSA DI STATO CON SOLDI INESISTENTI"

scontri fra gli operai dell'Alcoa e la polizia presso la miniera di Serbariu dove erano attesi i ministri


 “Quella di oggi è stata una farsa senza soldi e senza contenuti. La visita dei ministri è già scritta negli atti del Cipe e della Regione Sardegna. Spacciano soldi già spesi e programmati per soldi nuovi, tentano di nascondere le mancate e fallimentari risposte al tema centrale dell’energia e millantano un piano straordinario per il Sulcis incapace di sostituire un solo posto di lavoro. Senza un accordo bilaterale per l’energia l’incontro di domani è solo fumo negli occhi dei sardi e dei lavoratori”.

E’ durissima la reazione del deputato sardo Mauro Pili che in una conferenza stampa ha contestato con cifre e carte alla mano l’alluvione mediatica delle ultime ore del sottosegretario di Stato De Vincenti.

“Un sottosegretario grigio e inconcludente – ha detto Pili – catapultato da Passera nelle tv nazionali e regionali per tentare di preparare l’inganno di domani con cifre false, con progetti inesistenti e con propositi fintamente straordinari per nascondere risultati fallimentari di un anno di gestione delle vertenze industriali. E’ gravissimo quello che sta avvenendo, con qualche cavallo di troia che sta al gioco. Si sta tentando di far passare l’impegno del governo sulle cosiddette alternative. In realtà – ha detto Pili – non solo non perseguono niente di concreto ma stanno cercando di nascondere il fallimento sulle vertenze industriali. E’ un governo che sta coprendo l’Enel e che non ha mosso un dito per affrontare concretamente la questione energetica. Il risultato è devastante: chiusa l’Alcoa, bloccato il progetto Carbosulcis, Eurallumina ancora al palo”.

“Accettare la farsa di domani, posto che non esiste nessun atto concreto e nessuna decisione del governo, significa diventare complici di questo governo. La cifra preannunciata da De Vincenti di 350 milioni è una bufala colossale. Non esiste da nessuna parte e si tratta di fondi scritti in una delibera di riepilogo della Regione di soldi già spesi e in fase di spesa. Insomma , roba da pataccari di Stato”.

Pili ha analizzato punto per punto le questioni previste per domani e ha fornito dati e documenti.

Prima di tutto sulla questione energetica.

Pili sull’energia ha detto: “Il governo copre l’Enel e da un anno non ha perseguito nessuna soluzione sul costo energetico. Il contratto bilaterale con enel era ed e’ l’unica soluzione perseguibile per abbattere il costo energetico e rimetterlo in linea con i costi europei. Il governo viene in Sardegna per annunciare che ha proposto la proroga per tre anni dell’interrompibilita’: si tratta di una farsa. L’interrompibilità poteva essere richiesta già dieci mesi fa e oggi sarebbe stata legge. invece e’ stata proposta con un ritardo di dieci mesi. L’interrompibilità non serve a niente, perchè si limita solo a tre anni e non ci sara’ nessun imprenditore che acquisterà una fabbrica con una prospettiva industriale di appena tre anni ad affermare che l’interrompibilita’ non serve a niente fu lo stesso sottosegretario di stato che oggi la vuole millantare come un grande risultato”.

Sul caso Alcoa il parlamentare ha detto: “Il governo ha fallito totalmente la gestione della vertenza alcoa. Ha perseguito la sostituzione dell’insegna senza affrontare in modo chiaro e trasparente la questione energetica portando alla chiusura della fabbrica. Ha ignorato la questione dell’energia incontrando persino i produttori di energia da aquiloni pur di non affrontare il tema dell’energia. Ha dichiarato di tutto e di piu’ e ha consentito che la fabbrica chiudesse con una politica dilatoria complice e nefasta. Ha chiesto l’escussione dei trecento milioni di euro dall’alcoa nel momento piu’ delicato della trattativa senza aspettare il giudizio di appello.

Ha dichiarato di aver soddisfatto le esigenze di glencore che dopo tre giorni ha comunicato di non essere disponibile. Ad oggi non ha ancora garantito la copertura degli ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori delle imprese d’appalto”.

Sul caso Carbosulcis : “Il progetto e’ slittato di un altro anno per colpa dell’opposizione di questo governo che nonostante la grande mobilitazione dei minatori ha messo in campo una gravissima azione dilatoria che ha portato alla richiesta della proroga di un anno ( terza proroga). Il governo

con Passera e De Vincenti si oppongono al progetto miniera centrale e stoccaggio e lo fanno con due argomenti: costa troppo e ricade sulle tasche degli italiani con il cip 6. Il richiamo alle bollette per il cip e’ l’argomento più vigliacco di questo governo che si dimentica chi prende i soldi a piene mani della energie alternative e dal cip 6 a partire dall’enel, la saras, e.on , la mafia e la camorra con gli impianti eolici disseminati ovunque. ,Pongono problemi per i fondi da destinare ad un progetto strategico ma non si occupano degli altri non rispettano il dettato del decreto del presidente della repubblica che fissava in 450 -350 mwat la potenza della nuova centrale a carbone. Hanno risposto volutamente con grande ritardo alle argomentazioni dell’unione europea proprio per dilazionare i termini dell’appalto e cercare in tutti i modi di farlo saltare. Senza l’approvazione del progetto Carbosulcis tutto quanto il governo dice e’ destituito di ogni fondamento e mira solo a far saltare il piano per favorire l’Enel e amici.

Su Eurallumina Pili ha detto: “Senza la ripresa produttiva di Alcoa e’ evidente che la vertenza Eurallumina subisce una gravissima battuta d’arresto anche in questo caso l’atteggiamento dell’Enel e’ responsabile della situazione di stallo il tema del costo dell’energia e’ rilevante e decisivo

in tre anni si e’ passati dalla realizzazione di una centrale a vapore destinata alla produzione di allumina alla realizzazione di un vapordotto, ripassando ora alla centrale. Tutti per l’incapacità politica di imporre all’Enel una soluzione credibile e fattibile in tempi rapidi. La creazione di societa’ ad hoc per gestire questo processo e’ rimasto in discussione per quasi due anni e ad oggi non esiste niente di concreto nuovi protocolli d’intesa, privi di qualsiasi valenza giuridica ,sono ulteriori perdite di tempo”.

Sul piano Sulcis Pili con cifre e dati, la delibera del cipe che dice che i soldi non sono stati stanziati, ha smontato punto per punto le argomentazioni del sottosegretario De Vincenti. “Quello del Piano Sulcis – ha detto Pili – e’ l’imbroglio principale della visita dei ministri stanno tentando di millantare un progetto inesistente come un grande piano straordinario per il Sulcis in realtà non esiste nessuno stanziamento concreto da parte del Cipe che non ha autorizzato nemmeno la spesa dei fondi regionali. I progetti contenuti in un elenco di interventi sono irrisori e senza un filo conduttore e comunque

incapaci di creare qualsiasi tipo di alternativa produttiva e occupazionale non esistono ne tempi, ne risorse aggiuntive da parte dello stato. La strategia e’ fin troppo evidente, comprese le ridicole comparsate televisive del sottosegretario de vincenti, tentare di ingannare con parole altisonanti e milioni di euro il fallimento della politica industriale di questo governo e di tutti gli accoliti politici e istituzionali. Il primo punto del pseudo piano e’ la salvaguardia del polo industriale, in realtà il governo in un anno ha fatto di tutto per impedirne la chiusura”.

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