UN SARDO DI CUORE CHE HA A CUORE IL CUORE: ORIGINARIO DI ORISTANO, BRUNO CORTIS VIVE A CHICAGO. "ABBI CURA DELLA TUA SALUTE" E' L'INIZIATIVA ORGANIZZATA A MADRID DAL CIRCOLO "ICHNUSA"

il professor Bruno Cortis insieme ai sardi del circolo "Ichnusa" guidati da Gianni Garbati


di Luciano Cadeddu

Ci siamo conosciuti a Buenos Aires, lo scorso anno, in occasione della conferenza che ha dato nel circolo sardo della capitale portegna, incontro che ha fatto si che il nostro Circolo di Madrid organizzasse la conferenza”Cuide su salud” (“Abbi cura della tua salute”). L’appuntamento è al capolinea del 23, in pieno centro della capitale spagnola, all’arrivo del bus, tra i vari passeggeri che scendono, lo riconosco subito, carnagione bianca (è per difendersi dal sole, mi dirà poi), camicia e abito a righe bianche, è il Professore Bruno Cortis,  cardio chirurgo, una vita dedicata interamente alla cura del motore umano…il cuore!    Sposato con Pia Danubio, medico anch’essa (si sono conosciuti e sposati a Roma), l’amore di due figli, Massimiliano e Veronica, e l’altrettanto indissolubile legame di due nipoti (un terzo è in arrivo), ma con, alle spalle, anche l’affetto di centinaia di pazienti che, negli anni passati, grazie a lui, hanno scoperto una forma differente di risolvere il proprio problema con il cuore, ascoltandolo, ascoltandosi, e, in moltissimi casi,  evitando l’intervento chirurgico.    Passeggiando per le strade di Madrid, decidíamo di fare una pausa e, davanti a un caffè, Bruno mi racconta, con emozione e piacere, gli anni di quando iniziò la sua carriera.   Partito dalla sua Oristano, completò i suoi studi a Cagliari (dove si laureò), e poi a Torino, lavorando nell’equipe di cardiochirurgia dell’allora, famoso, Prof. Dogliotti, da cui, mi dice, ha imparato tutto.     A 35 anni, con la scomparsa del maestro e desideroso di affrontare il mondo, attirato dalla cultura degli U.S.A., per la sua musica e per le possibilità offerte nella ricerca scientifica, si trasferiscono (lui e Pia) a New York e poi, grazie a un’offerta di lavoro, in quella che poi sara “la città della sua vita”, Chicago!  Li`, a contatto giornaliero con le paure, le delusióni, le preoccupazioni dei pazienti, mette a punto una diversa maniera di porsi verso il problema fisico del cuore, aprendo una finestra per respirare e sintonizzare la mente con un linguaggio di positività, tale da cambiare il rapporto, non più considerando il paziente, quindi, come un numero qualsiasi, ma risaltando il valore dell’anima, rispettandolo e capendolo.    Incoraggiato dagli innumerevoli risultati positivi, crea cosi una piccola clinica, studiata per accogliere e coccolare, creare calore e confortare la persona in quel momento impaurita e preoccupata di risolvere il proprio problema. Nella clinica, tutti dovevano participare attivamente, anche i collaboratori esterni, tutti altamente specializzati, mi dice, divennero sopratutto amici suoi e dei pazienti, attenti a seguire ogni caso personalmente e a risolverlo in tempi brevissimi.  Ogni 2 volte al mese, riunioni di gruppo tra i pazienti, per condividere il dramma personale, per capire e sentire che non si era soli, cosi, in tanti anni di vita della clinica, e grazie al naturale “passa parola” tanti e tanti sono stati i pazienti che poi sono diventati dei cari amici per Bruno e Pia.    E, nei casi dove, solamente la mano del chirurgo poteva risolvere il problema cardiaco, Bruno seguiva personalmente il paziente in ospedale, per dare conforto e aiutarlo psicologicamente, facendogli ascoltare una registrazione prima dell’intervento, una specie di “mantra” per abbattere l’ultima paura prima del “buio tecnico”. Il racconto prosegue: nel 2001 muore a Cagliari il fratello dentista con cui Bruno era legato da una strettissima amicizia, questo avvenimento decreta un nuovo cambio nella sua vita (e quella di Pia), tanto che decidono di chiudere la clinica (tutti i macchinari, mi racconta, li regalarono a un ospedale in un quartiere povero di Chicago) e di dedicarsi alla diffusione delle loro esperienze, per raccontare e far conocere il lavoro realizzato in tanti decenni. Nascono cosi tanti libri, “Heart & soul”, per prevenire e curare le malattie del cuore, o, “Il cadiologo dell’anima”, e, “The spiritual heart”, in italiano, “Cura il tuo cancro”, percorsi emotivi e spirituali.  Dalla caffetería, ci dirigíamo così alla sala della Conferenza, in un continuo scambio di informazioni che mi hanno fatto capire il valore e la grandiosità del lavoro che Bruno Cortis ha realizzato con tanto amore e trasporto.   E finalmente, di fronte alla sala gremita di pubblico desideroso di conoscere e capire come avere cura del proprio cuore (e della propria anima), si è quindi svolto l’incontro che ha coronato anche a Madrid, il successo che da anni accompagna, nel mondo, il nostro conterraneo.  E, prima di lasciarci, un ultimo abbraccio al “Dottore dell’Anima”, e un, “good by a Chicago”.

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2 commenti

  1. Bruno Cortis (Chicago)

    Caro Gianni,
    Il tuo spirito creativo e’ eccezionale. Grazie Gianni per la bella foto che riporta nel cuore il ricordo
    di una esperienza per me indimenticabile.
    Un caro abbraccio a voi tutti.

  2. Gianni Garbati (Madrid)

    Grazie Massimo! unu abratzu!

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