CANZONE IN RICORDO DEI MINATORI UCCISI A BUGGERRU IL 4 SETTEMBRE 1904

l'autore del testo della canzone Paolo Pulina, originario di Ploaghe vive in provincia di Pavia


testo di Paolo Pulina, musiche di Antonio Carta

La protesta dei minatori si intensificò nel mese di settembre 1904, a seguito della circolare diramata il giorno 2 dall’ingegner Georgiades, dove si comunicava che, a partire dal giorno successivo, la pausa tra i due turni di lavoro, quello mattutino e quello pomeridiano, era ridotta di un’ora. La reazione fu immediata e cominciò lo sciopero dei minatori, che presentarono le loro istanze alla società francese. La domenica del 4 settembre 1904, mentre la delegazione sindacale era in trattative, gli operai si erano riuniti, di fronte alla sede della direzione generale della miniera, in sostegno della delegazione sindacale. Nel frattempo i titolari della ditta chiamarono l’esercito, che fece fuoco sugli operai uccidendone quattro e ferendone molti altri. Quella domenica sarà ricordata come l’eccidio di Buggerru.

La risposta del movimento operaio a livello nazionale non si fece attendere ed il 16 settembre si svolse il primo sciopero generale nazionale, al quale aderirono i lavoratori italiani di tutte le categorie.

 

Pro sos mortos de Buggerru

 Per i morti di Buggerru

   
 
Chent’annos sun passados
 
Cent’anni sono passati
Da-i su millenoighentos battoro, dal millenovecentoquattro,
s’annu  de sas  dies  de ifferru l’anno delle  giornate di inferno
chi sos liberos no de faulas che i libri non di bugie
giamana cun duas  peraulas: indicano con due parole:
su degogliu de Buggerru. la strage di Buggerru.
Su degogliu de Buggerru.
Su degogliu de Buggerru.
 
La strage di Buggerru.
La strage di Buggerru.
Pediana sos minadores   Chiedevano i minatori
Dirittos giustos e sagrados: diritti giusti e sacri:
un’ora de sole de istiu   un’ora di sole estivo
ca fit ancora cabidanni. perché era ancora settembre.
Repondian  sos padrones: Rispondevano i padroni:
bois sezis sos nostros  fiados;   voi siete le nostre bestie;
comomai semus in s’ierru,  ormai siamo in inverno,
o cherides Mastru Giuanni? o volete far la fame?
   
Sos padrones cheren aer rejone  I padroni vogliono avere ragione
e, si pessan chi est  nezessariu, e, se pensano che è necessario,
cambiàna  puru sas istajones cambiano pure le stagioni
e magari su calendariu. e magari il calendario.
   
A sos padrones de Buggerru Ai padroni di Buggerru
no interessaia trattare, non interessava trattare,
ma usare solu su ferru ma usare solo il ferro
e sa zente minatare. e la gente minacciare.
Sos dirittos cheriana furriare
in muntonarzu ’e iscoria,
pro  resesside a frimmare
s’ivviluppu de s’istoria.
 
I diritti  volevano buttare
in immondezzaio di scorie,
per  riuscire a fermare
lo sviluppo della storia. 
Sos soldados han giamadu I soldati hanno chiamato
e s’ordine lis  han dadu e l’ordine gli han dato
de tirare cun su fusile: di tirare col fucile:
battor mortos bi sunu istados. quattro morti ci sono stati.
In tott’Italia han scioperadu In tutt’Italia han scioperato
cun manna protesta zivile. con grande protesta civile.
Cun manna protesta zivile.
Cun manna protesta zivile.
 
 
Con grande protesta civile.
Con grande protesta civile.
De  sos minadores de Buggerru Dei minatori di Buggerru
Ammentamus sa triste sorte. ricordiamo la triste sorte.
Meritana  giustu considèru Meritano giusta considerazione
a chent’annos da-i sa morte. a cent’anni dalla morte.
Sos dirittos hana affirmadu
pro su tempus benidore;
e mannu ’ene est toccadu
a ogni trabagliadore.
 
I diritti hanno affermato
per il tempo a venire;
e gran bene così è toccato
a ogni lavoratore.
Sos padrones cheren aer rejone   I padroni vogliono aver ragione
e de  si  leare tottu su logu  e prendersi tutto lo spazio  
pro non perdere  s’occasione  per non perdere  l’occasione
de iscontzare regulas e giogu. di rovinare   regole e gioco.
   
Sos padrones cheren aer rejone  I padroni vogliono aver ragione
e, si pessan chi est  netzessariu, e, se pensano che è necessario,
cambiana  puru sas istajones cambiano pure le stagioni
e magari su calendariu. e magari il calendario.

 

 

 

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Un commento

  1. Giommaria Pulina

    Caro Paolo, mi fa piacere dirti che “sa poesia m’est piaghida meda”. Conoscevo i fatti di Buggerru perchè ne avevo letto qualcosa alcuni anni or sono. Purtroppo in Sardegna le miniere continuano a creare fastidi e dispiaceri; fortunatamente oggi non ci sono morti. Accontentiamoci !?

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