INIZIATIVA IL 29 GIUGNO DEL CIRCOLO "ELEONORA D'ARBOREA" DI PESARO ALL'UNIVERSITA' DI URBINO: IL CONVEGNO SUL MONDO AGRO-PASTORALE SARDO NEL MONTEFELTRO


di Luigi Lilliu
 

L’Associazione Culturale Sarda “Eleonora d’Arborea” di Pesaro ha preso atto delle difficoltà che affrontano i sardi che esercitano  attività agro-pastorale, compresa la trasformazione, la conservazione e la commercializzazione dei prodotti nel territorio del Montefeltro (imprenditorialmente  svantaggiato) e,   nel manifestare  loro vicinanza e solidarietà,  di concerto con l’Università degli Studi  di Urbino “Carlo Bo”  ha organizzato il Convegno di studio: “Identità e sostenibilità come risorse per lo sviluppo del territorio e del benessere agro-zootecnico del Montefeltro”.

Talune problematiche sono correlabili alla configurazione del territorio ed altre riguardano le    infrastrutture e la normativa, su cui è possibile intervenire per valorizzare il settore produttivo  agro-pastorale e migliorare le condizioni generali della comunità, incentivando i giovani verso il ricambio generazionale  e quindi a realizzarsi sul posto, altrimenti prenderà piede l’esodo che inesorabilmente segnerà la fine di un ciclo virtuoso di cui i sardi sono stati protagonisti.

Tale obiettivo può essere raggiunto superando il gap infrastrutturale e con l’attivazione di politiche di sostegno anche nella direzione di tutela del patrimonio animale, sottoposto a devastanti aggressioni dei lupi alle greggi.

L’Associazione ha  contattato l’ambiente accademico, scientifico e giornalistico, della cui disponibilità ringrazia ed ha sensibilizzato le istituzioni del territorio, in primis Regione, Provincia e Comune di Urbino, che hanno aderito con slancio e partecipazione diretta.  Il ruolo dell’Associazione è esclusivamente solidaristico e culturale, senza ingerenza sulle specifiche competenze di organismi di categoria, tecnici e istituzionali.

C’è una gran voglia di fare e la spinta all’innovazione ed al progresso è data  dal valore identitario, che rappresenta una risorsa fondamentale per promuovere sul mercato i prodotti tipicizzati dalla tradizione e cultura agro-pastorale sarda. 

Detti prodotti formano il c.d. brand territoriale, con cui è possibile posizionarsi sul mercato in modo distintivo e competitivo, ottenendo possibili risultati in controtendenza rispetto alla crisi economica.    Naturalmente occorrono le accennate politiche di sostegno, di cui i sardi  sapranno fare buon uso, come hanno già dimostrato con il recupero della  “casciotta” di Urbino,  un prodotto tipico locale di cui si era persa la memoria e che grazie alla compartecipata intraprendenza dei sardi ha ottenuto il riconoscimento DOP.

La comunità dei sardi si è fatta apprezzare per la serietà  e la capacità di operare nel processo produttivo locale, introducendovi l’esperienza,  la tradizione e la cultura della Sardegna  in favore della qualità,  che si giova sia  della selezione genetica degli ovini che dell’arte casearia e della particolare cura dell’ambiente,  per ottenere pascoli migliori ed al tempo stesso preservare  il  suolo da eventi naturali dannosi.

In conclusione, sussistono tutti i presupposti per intervenire sul  corretto uso e potenziale sviluppo delle risorse, aprendosi ad una prospettiva di crescita socio-economica, degna del miglior connubio  Montefeltro-Comunità sarda, capace, oltretutto,  di trasmettere  un’immagine sicuramente vincente.      

 

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