PORTI


di Cristoforo Puddu

 Se immagino un’àncora su cui riconoscermi

convivono in me uguali Porto Torres e Genova

come due porti della stessa onda di genesi –

simboli forti dove ripartire le gioie i dolori

e le numerose ferite coagulate dal vento salato

che naviga con ogni vela con ogni arrivederci

a contrassegnare un vocabolario di sentimenti

nel calendario migrante di consumati giorni.

Come un dolore mai annientato dal rimpianto

dei porti ho nel sangue la sfida continua col mare

che nutre di speranza l’orizzonte lontano

e invoglia a cercare dell’uomo l’essenza

nello spirito immenso di venti e correnti

o nella guida sconosciuta e amica degli astri

a inseguire nel tempo fugaci risposte

di luce di fari di un eco segreto.

 

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