di Nando Ceruso
In vista del congresso, che si terrà a Lucerna sabato 20 e domenica 21 novembre, la Federazione dei Circoli Sardi in Svizzera è impegnata nei preparativi e nella stesura finale del documento d’azione che segnerà le linee guida di rinnovato impegno, orientate alle nuove problematiche politiche e sociali che coinvolgono i sardi in Svizzera e nel mondo.
Trattandosi di una delle più importanti associazioni italiane in Svizzera, registrate all’Ambasciata d’Italia a Berna, attraverso la quale si configura una comunità di circa quarantamila persone, il congresso non passerà inosservato poiché rappresenta un evento socio – politico di richiamo su tutta la comunità italiana residente in Svizzera.
Vi è quindi consapevolezza nella presidente Francesca Fais e nel Consiglio nazionale dei circoli in Svizzera, della particolare attenzione che sarà riservata al congresso sia dalle associazioni italiane e da parte delle autorità elvetiche, quindi delle responsabilità che né conseguono dal profilo dell’immagine e della credibilità di cui gode la comunità sarda.
In una società caratterizzata da forti trasformazioni che hanno finito di scardinare anche i sistemi organizzativi e di rappresentanza più consolidata, i responsabili della Federazione si presentano all’importante appuntamento con grande senso di responsabilità verso la comunità sarda e con proposte innovative all’indirizzo della Regione Autonoma di Sardegna e alle altre federazioni dei circoli sardi nel mondo.
Da ciò la scelta di proporre nuovi schemi programmatici e organizzativi, attraverso i quali rispondere alle nuove sfide che richiedono sempre più risorse, competenze, capacità e incisività d’azione sia dal profilo organizzativo e tecnico – amministrativo, sia sul piano diplomatico e politico anche in rapporto alle mutate esigenze dei sardi ovunque residenti.
Un congresso orientato al cambiamento, dunque, dal quale scaturiranno proposte di sicuro interesse, per i rappresentanti delle federazioni e delle forze politiche presenti che avranno modo di discutere gli importanti problemi che sono fonte di giustificata preoccupazione per tutto il Popolo sardo che vive dentro e fuori dai confini regionali.
Il documento congressuale focalizzerà la delicata situazione socio – economica della Sardegna, le strutture delle federazioni in rapporto alle mutate esigenze del mondo dell’emigrazione, i rapporti con le forze politiche e le autorità di Governo regionale, la Consulta dell’emigrazione e i rapporti con i responsabili degli uffici amministrativi regionali.
Seguirà un capitolo propositivo sul futuro delle federazioni dei circoli e sull’importante risorsa rappresentata dall’altra Sardegna che produce ricchezza ed esprime valori culturali e professionali fuori dai confini regionali.
Essendo il congresso delle associazioni sarde in Svizzera, trovo sia una occasione persa quella di non aver coinvolto anche il circolo di Lugano.
Essendo un circolo riconosciuto dalla regione Sardegna e attivamente impegnato nella terza piazza finanziaria Svizzera, avremmo volentieri portato il nostro contributo.
La nostra esperienza di unico circolo sardo al mondo che dipende direttamente dalla Regione e il nostro modesto apporto avrebbero portato valore aggiunto.
Peccato.
Faccio comunque i migliori auguri alla federazione svizzera per una buona riuscita della due giorni di dibattiti e confronti.
Il presidente del circolo ‘SA BERRITTA’ di Lugano
Paolo Sanna