IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA HA CONFERITO AL FINANZIERE GIOVANNI GAVINO TOLIS DI CHIARAMONTI LA MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE ALLA MEMORIA

Giovanni Gavino Tolis

la lapide di Giovanni Gavino Tolis


ci riferisce Paolo Pulina

 Il Capitano Gerardo Severino, Direttore del Museo Storico della Guardia di Finanza, già autore delle ricerche storiche e firmatario della proposta di conferimento a favore del finanziere martire Salvatore Corrias (di San Nicolò Gerrei) della Medaglia d’Oro al Merito Civile e di quella di “Giusto tra le Nazioni”, informa che anche a Giovanni Gavino Tolis di Chiaramonti, Finanziere, il Presidente della Repubblica, con suo decreto in data 17 giugno 2010,  sulla base di un’articolata proposta presentata dallo stesso ufficiale, ha concesso la Medaglia d’Oro al Merito Civile alla memoria, con la seguente motivazione: Nel corso dell’ultimo conflitto mondiale contribuì alla lotta di liberazione con l’attività di postino delle organizzazioni partigiane e, con eccezionale coraggio, si prodigò in favore dei profughi ebrei e dei perseguitati politici, aiutandoli ad espatriare clandestinamente nella vicina Svizzera. Arrestato dalle autorità tedesche fu infine trasferito in un campo di concentramento austriaco, dove perse la giovane vita. Mirabile esempio di umana solidarietà e di altissima dignità morale, spinte fino all’estremo sacrificio. 1943/1944 – Mauthausen – Gusen (Austria)”.

Il Finanziere Giovanni Tolis (al quale il Capitano Severino dedicherà presto un libro biografico), originario di Chiaramonti (Sassari), si era particolarmente distinto per il notevole contributo prestato alla Resistenza ed al movimento dei profughi. Postino delle organizzazioni partigiane, per le quali effettuava il servizio di staffetta trasportando di contrabbando lettere e messaggi riservati da o per la Svizzera, svolse un insostituibile opera in favore di ebrei ed antifascisti che tentavano la fuga dai rastrellamenti tedeschi. Denunziato al controspionaggio tedesco, fu catturato dalla Gestapo a Ponte Chiasso (frazione di Como) mentre trasportava valuta e lettere destinate alle organizzazioni clandestine. Deportato in Austria il 14 aprile 1944, il venticinquenne finanziere morì il 28 dicembre dello stesso anno nel campo di concentramento di Mauthausen – Gusen  e la sua salma  fu bruciata nel forno crematorio.

 

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