TAVOLA ROTONDA SULLA DONNA PROMOSSA DAL CIRCOLO "GRAZIA DELEDDA" DI MAGENTA

un momento del convegno a Magenta con il Presidente Antonello Argiolas (in piedi)

un momento del convegno a Magenta con il Presidente Antonello Argiolas (in piedi)


di Anna Maria Usai

La festa della donna a Magenta parla sardo. Il C.C.S. Grazia Deledda ha organizzato una giornata di studio sulle pari opportunità dal titolo “la donna ieri e oggi”. A fare gli onori di casa presso la prestigiosa “Casa Giacobbe” il Presidente del circolo Antonello Argiolas; al tavolo dei relatori Lucio Spiga, giornalista, scrittore e autore del libro: “Francesca Sanna Sulis”, Liana Bilardi, per l’Associazione Francesca Sanna Sulis, Rosaria Floris scrittrice, ex imprenditrice, Pierangela Abis, coordinatrice nazionale donne FASI e Presidente del Circolo di Milano, D.ssa Manuela Ymeri, mediatrice culturale  presso la Prefettura e la Questura di Novara, Patrizia Morani e Silvia Minardi, consigliere del Comune di Magenta, Anna Maria Usai, gruppo cultura del circolo G. Deledda col ruolo di moderatrice. Tra i rappresentanti della municipalità magentina l’Assessore Ing. Tino Viglio e il Presidente della Pro Loco Pietro Pierrettori. Tanti i temi trattati così come le figure di donna che ieri e oggi hanno fatto grande il nome e la storia d’Italia nel campo economico, politico e sociale. Prima fra tutte “Francesca Sanna Sulis” (1716-1810) la più grande imprenditrice nella produzione della seta, ma anche promotrice della formazione professionale rivolta ai giovani. Ce la descrive Lucio Spiga, evidenziando anche le sue battaglie contro l’analfabetismo, e la sua modernità e capacità di tessere contatti sociali in tutta Europa. Ne conseguì un continuo scambio di tessuti in seta tra la Sardegna e Como. Non tutti sanno, dice Lucio, che è grazie a lei che nella Milano di allora vennero realizzate le prime sfilate di moda a favore delle nobildonne di tutto il mondo. Tra le acquirenti delle sue creazioni anche Caterina la Grande di Russia. La figura di Francesca Sanna Sulis  ha affascinato il Consigliere e insegnante di lingue,  Prof.ssa Silvia Minardi “per il suo ruolo nell’ambito dell’istruzione del paese”, ed ha apprezzato tantissimo le poesie sarde che la scrittrice Rosaria Floris recitava con tanto sentimento tra un intervento e l’altro, “per il valore del plurilinguismo che è un bene da sostenere”. E non ha mancato di porre l’accento sul tema donne e politica. Di Donne sarde e pari opportunità ha parlato ampiamente anche Liana Bilardi, evidenziando con grande orgoglio, che la prima donna eletta sindaco è stata una donna sarda. Sconosciute ma non meno intraprendenti sono state le tante donne che nelle varie epoche migrarono al Nord, in Europa e negli antri continenti. A ricordarle, ma soprattutto a valorizzare il loro delicato lavoro di mediatrici culturali tra la società ospitante e la propria famiglia, sono state Pierangela Abis come sarda e la D.ssa Manuela Ymeri come straniera immigrata. Pierangela ha tracciato la cronistoria del movimento ed il suo riconoscimento in Europa, sottolineando la grande importanza svolta dalle donne in tutte le grandi ondate migratorie e le difficoltà che hanno dovuto affrontare e dalle quali sono uscite rafforzate, mantenendo sempre alto il loro obiettivo: internazionalizzare la Sardegna. A commentare invece l’impegno delle donne nel magentino è stata Patrizia Morani,  facendo presente che nella provincia di Milano il 60% dei lavoratori è donna, ma solo il 12% delle donne arriva a ricoprire ruoli direttivi: “occorre favorire il lavoro delle donne creando dei servizi che permettano loro di conciliare l’attività professionale con la famiglia e con la maternità”. Uno scenario simile si riflette anche in politica “Noi donne abbiamo un approccio meno ideologico e più concreto nell’affrontare i problemi attraverso la politica”, ha commentato Silvia Minardi, “eppure la presenza femminile in politica è ancora scarsa. Non bastano le quote rosa ma è necessario che la politica faccia qualcosa di concreto per le donne usando un linguaggio meno maschilista e adottando dei tempi di discussione che permettano alle donne di presenziare ad eventi e riunioni”. Ricordate durante i vari interventi anche: Eleonora d’Arborea, Grazia Deledda, Ninetta Bartoli e Fiorella Ghirardotti. Il pomeriggio si è concluso omaggiando le signore che sono intervenute con un coloratissimo bouquet, mentre alle donne presenti tra il pubblico sono stati regalati dei mazzolini di mimosa e per finire un rinfresco a base di prodotti sardi.

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3 commenti

  1. Maria Luisa Businco

    Gentilissimi, leggo con grande piacere delle Vostre lodevoli iniziative e mi sento di offrire la mia piccola testimonianza come donna e come…regista teatrale. Ho appena rodato il mio ultimo lavoro dal titolo Prima Che Arrivi La Notte, dal mio romanzo omonimo. E’ la storia della passione d’amore on line di una giovane 50enne che scopre le complicazioni erotico sentimentali degli SMS e dei messaggi on line…Vivo a Cagliari, e vorrei portare questo testo ed i suoi interpreti …oltre Tirreno! E’ un ‘impresa possibile? Vi abbraccio con affetto e resto in attesa di un Vostro contatto. Maria Luisa Businco.

  2. Buongiorno, mi chiamo Grazia Acquaviva.
    Ho scritto un libro. E’ reperibile presso la BIBLIOTECA GRAZIA DELEDDA DI SARONNO (VA)
    Nel mio libro, racconto una storia che è anche un progetto che voglio realizzare.
    Unire le mani di quante più possibili persone di ogni razza, colore, stato sociale….
    formare una catena lunghissima che, sogno con tutta me stessa, faccia il giro del mondo.
    Sto portando avanti con tutte le mie energie questo progetto. DA SOLA.
    Vi prego, se potete fare qualcosa per aiutarmi, datemi una mano…
    Sarà la prima mano di quella catena.
    questo è il mio blog, se volete consultarlo.
    Il mio n. è: 340-36162578.
    SPERO RISPONDIATE AL MIO APPELLO…Grazie

  3. le donne possono fare molto se uniscono le loro forze…
    Le grandi donne del passato e del presente ne sono una dimostrazione. Io faccio un appello a tutte le donne che vogliono fare la differenza: occorre tanta forza. Ma SI PUO’.
    Basta crederci
    IL TAM TAM DELL’ARMONIA è il tentativo di compiere un’impresa grande ma possibile.
    Grazia Acquaviva

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