IL CONCERTO DI MARIA LUISA CONGIU IN OCCASIONE DEL VENTENNALE DEL CIRCOLO "LA QUERCIA" DI VIMODRONE

Maria Luisa Congiu e la sua band all'Auditorium di via Piave a Vimodrone ospite del circolo "La Quercia"

Maria Luisa Congiu e la sua band all'Auditorium di via Piave a Vimodrone ospite del circolo "La Quercia"


di Armando Contini

Presso l’Auditorium delle Scuole Medie di Via Piave, a Vimodrone, nel ventennale della fondazione del Circolo dei Sardi “La Quercia” e in contemporanea con la Festa della Donna, si è tenuto un favoloso concerto di musica sarda che ha visto come protagonista, Maria Luisa Congiu, l’unica donna in grado di accompagnare con la sola voce “su passu torrau durdurinu”. Maria Luisa Congiu, è nata a Roma, i suoi genitori erano sardi, trasferitisi nella capitale per motivi di lavoro. Trentasette anni, Maria Luisa, fin da ragazza, ha iniziato ad ascoltare e appassionarsi alla musica dei cantautori italiani e stranieri. L’attaccamento alla musica sarda gli deriva dai tanti brani in “Limba”, ascoltati nelle musicassette del padre. Ogni estate, Maria luisa, ritornava in Sardegna per le vacanze e qui, ad Oliena, ha conosciuto il chitarrista Pasqualino Puligheddu, diventato poi suo marito. Con lui ha imparato e sperimentato quei canti a chitarra che comprendono il “canto in re, assa nugoressa, muttos, tempiesina ed altri, fino ad affermarsi come cantante etnica-folkloristica. E’ ormai risaputo che in Sardegna sta prendendo piede quella che chiamano, “musica etnica in lingua sarda”, in poche parole, musica leggera che però si lascia influenzare e condizionare dai ritmi più antichi e dagli strumenti più caratteristici della tradizione popolare. La Sardegna, con i suoi artisti, vuole offrire un maggior numero di modificazioni in quello che si definisce in generale, concerto “Etnico o Folkloristico”, con il proposito di far divertire i turisti e allo stesso tempo accontentare gli appassionati sardi. Maria Luisa Congiu si è proposta con uno spettacolo già collaudato e perfezionato che è quello della musica “etnomoderna” dove esegue le sue canzoni più famose, tra le mille varietà di suoni del “Maestro” Giuseppe Orrù, flauto traverso, pipiolu, violino, “trunfa”, launeddas e tanti altri strumenti costruiti da lui personalmente.  Il talento di Paolo Zizi ,figlio d’arte del notissimo, Bernardo, che con il suo pianoforte è in grado di esibirsi con dei pezzi da solista in un ricamo di delicati fraseggi dove articola, espressivamente, le varie parti di una canzone. Pasqualino Puligheddu, chitarrista, principalmente di canti tradizionali della Sardegna e Roberto Fadda, fisarmonicista di chiara fama, hanno accompagnato Maria Luisa Congiu, in questa meravigliosa manifestazione di cultura musicale etnica e folkloristica. Allo spettacolo offerto dalla Band dell’Isola hanno assistito diverse centinaia di appassionati di musica sarda residenti nel nord-est milanese, oltre ad una folta schiera di lombardi, convenuti a Vimodrone da tutta la regione. La musica sarda con le sue melodie, hanno dichiarato diversi spettatori venuti da Milano, è sinonimo di dolcezza e armonia di voci e di suoni, una melodia popolare tra le più richieste nel mondo. Un’altra giornata all’insegna del divertimento e dell’intrattenimento, predisposto ordinatamente dal Presidente della Quercia, Gian Piero Fenu e da tutto il Direttivo del Circolo dei Sardi.

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