SABATO 6 MARZO, ALL'UNIVERSITA' DI PAVIA, GIORNATA DI STUDI IN ONORE E IN MEMORIA DI FRANCESCA SANNA SULIS

Nell'aula "Ugo Foscolo" dell'Università di Pavia, l'iniziativa dei circoli "Logudoro" di Pavia e "Sardegna" di Como

Nell'aula "Ugo Foscolo" dell'Università di Pavia, l'iniziativa dei circoli "Logudoro" di Pavia e "Sardegna" di Como


di Paolo Pulina

FRANCESCA SANNA SULIS  (1716-1810) IMPRENDITRICE, DONNA, SARDA
SABATO 6 marzo  2010
Mattina, ore 10,30 – 13,00
Pomeriggio, 14,30 –18,30
 presso l’Aula Foscolo  dell’Università degli Studi di Pavia
INFO
Circolo “Logudoro”, Via Santo Spirito 4/a, 27100 Pavia
Tel. e  fax 0382/470209, circolosardopv@libero.it
Addetto stampa: dott. Paolo Pulina,  vicepresidente vicario del “Logudoro”,  responsabile Comunicazione della FASI, cell.  349/0764184
PROGRAMMA  DELLA MATTINATA  
Apertura e coordinamento dei  lavori della tavola rotonda
Dott. Gesuino Piga, presidente del Circolo “Logudoro”
Saluti del Circolo “Sardegna” di Como e delle autorità  presenti
Prolusione
On. dott.ssa  Simona De Francisci
Componente del Consiglio Regionale della Sardegna
Intervengono:
Dott.sse Liana Bilardi e Rosaria Floris
Rappresentanti dell’Associazione  “Francesca Sanna Sulis”  di Cagliari
Dott.ssa   Rita Corda
Presidente della Commissione Pari Opportunità  della provincia di Cagliari;
Dott.ssa Pierangela Abis, Coordinatrice Donne della FASI 
Dott. Emilio Floris, Sindaco di Cagliari 
Prof. Salvatore Piu, Sindaco di Muravera 
Ing. Pier Paolo Fois, Sindaco di Quartucciu 

Intervallo per Buffet: ore 13,00-14,30
PROGRAMMA  DEL POMERIGGIO
Coordinamento dei lavori del convegno
Dott. Gesuino Piga, presidente del Circolo “Logudoro”
Relazioni
Dott. Lucio Spiga, giornalista e scrittore, autore della monografia su Francesca Sanna Sulis
Dott. Alberto Longatti, giornalista e scrittore, redattore di un saggio contenuto nella monografia
Don Enrico  Sulis, discendente di Francesca Sanna Sulis
Rappresentanti degli industriali serici, del Museo didattico della seta di Como, della Stazione Sperimentale della Seta di Milano
Dott.ssa Clementina Rovati, del Museo per la Storia dell’Università di Pavia
“Lo scienziato Agostino Bassi (Lodi  1773-1850), allievo dell’Ateneo pavese, nella storia della bachicoltura”
 
Dibattito
Conclusioni 
 Proclamazione di Francesca Sanna Sulis “Donna Sarda 2010”
Una nobildonna del Settecento, il gelso e la seta in Sardegna

“Francesca Sulis nacque nel 1716 a Muravera, Sardegna sud orientale. Si sposò nel 1735 con don Pietro Sanna Lecca, giureconsulto, autore dei pregoni per i re di Sardegna. Dopo il matrimonio si trasferì a Cagliari Castello, e sviluppò una notevole attività culturale, sociale e imprenditoriale che la rendono una delle figure più importanti del Settecento nel campo dell’impresa tessile e della formazione professionale.

“Trasformò i magazzini della casa di Quartucciu in laboratori per la lavorazione della seta, li attrezzò di telai moderni, promosse piantagioni di gelso e l’allevamento dei bachi da seta. Esportava la maggior parte del prodotto in Piemonte e in Lombardia (a Como in particolare). Prima di cominciare a lavorare nei suoi laboratori, i giovani ricevevano una istruzione professionale in corsi mirati, da lei promossi e pagati.

“Fu a Muravera e Quartucciu che si aprì la prima scuola professionale con veri e mirati piani scolastici di formazione di base per fanciulle, ove potessero apprendere la tessitura, grazie alla lungimiranza di Donna Francesca, con docenti provenienti dalle zone più evolute dell’Italia; le giovani alle loro nozze ricevevano un telaio in dote.

“Nel 1779 Donna Francesca produceva una seta di qualità superiore, richiesta a più riprese in notevoli quantità dai commercianti comaschi. Il segreto di questo pregio sta probabilmente nel clima favorevole relativo al mese della schiusa dei semi, fra il 20 e il 25 di marzo, mentre nelle regioni a temperature più basse, la schiusa si verifica più tardi, tra il 15 e il 20 di aprile.

“Purtroppo, la morte di Francesca Sanna Sulis, avvenuta nel 1810 e l’avvento dei suoi successori nell’attività aziendale, segnò l’abbandono dei fruttuosi rapporti con le regioni dell’Alta Italia.

“Nel 1808 Donna Francesca Sanna Sulis dona tutti i suoi beni ai poveri di Muravera con l’incarico di amministrarli.

“Il suo impegno mira a predicare che ogni nuova attività dovesse dedicarsi ai più giovani.

“Lascia un esempio e uno sguardo aperto sul futuro spingendo a far rinascere capacità sopite, a sperimentare nuovamente con adeguati macchinari (e tecniche aggiornate sulla conduzione dei gelsi e sull’allevamento dei bachi) la produzione della seta in Sardegna”.

(Da Lucio Spiga,  Francesca Sanna Sulis,  Ed. Workdesign, 2004)

 
 
 
 

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *