Insediata a Cagliari la Consulta Regionale dell'Emigrazione: più risorse per i circoli dei sardi

ricerca redazionale (immagine di via Roma a Cagliari)

 

Alla fine, dopo tanta attesa, si è insediata a Cagliari la Consulta dell’Emigrazione che era decaduta dieci mesi fa al termine della passata legislatura. L’organismo, presieduto dall’assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, è composto da 25 persone in rappresentanza dei sardi nel mondo, delle organizzazioni sindacali (Cisl, Cgil e Ugl), delle associazioni di tutela (Acli, Aitef, Atm "E. Lussu", Anfe e Filef) e del Ministero degli Affari esteri.  La nuova Consulta regionale risulta così composta: Presidente: Franco Manca (Assessore del Lavoro); Rappresentanti dei Circoli degli emigrati: Vittorio Vargiu (Argentina), Pietro Schirru (Australia), Ottavio Soddu (Belgio), Alberto Caschili (Brasile), Alberto Mario Delogu (Canada), Francesco Laconi (Francia), Alberto Musa ed Efisio Manai (Germania), Bruno Fois (Olanda), Giancarlo Farris (Perù), Raffaele Melis Pilloni (Spagna), Domenico Scala (Svizzera), Tonino Mulas e Serafina Mascia (Italia). Rappresentanti delle Associazioni di tutela: Giuseppe Dessì (Acli), Fausto Soru (Aitef), Bonaria Spignesi (Atm Lussu), Giorgio Randaccio (Anfe), Alexandro Jan Lai (Filef) e Pierpaolo Cicalò (Istituto Santi). Rappresentanti dei sindacati: Onofrio Napoli (Ugl), Oriana Putzolu (Cisl) e Maria Eleonora Di Biase (Cgil). Rappresentante del Ministero degli Affari esteri: Stefano Verrecchia. L’assessore Manca ha garantito la "massima apertura al dialogo verso un movimento che, negli ultimi anni, ha ripreso vigore a causa del dissesto economico che ci siamo trovati a governare, e che ha provocato ulteriori fughe di giovani in cerca di lavoro".  Manca ha sottolineato l’attenzione della Regione nei confronti dei sardi nel mondo. "Nella Finanziaria appena approvata – ha spiegato – ci sono quattro milioni 500mila euro a disposizione per questo settore, 500mila euro in più rispetto al passato: vanno spesi bene, con oculatezza e maggiore razionalizzazione" e l’esigenza di aggiornare una legislazione "ormai ventennale e superata, che va adeguata all’evoluzione della nostra società: dobbiamo intervenire con modifiche che siano anche il frutto delle vostre proposte". Le proposte non sono tardate ad arrivare, non soltanto per snellire le procedure burocratiche, ma anche su altri fronti: per esempio, per la rappresentatività in Consiglio regionale dei sardi nel mondo, ma anche per il loro coinvolgimento nell’assemblea costituente per la stesura del nuovo Statuto Sardo. Richiesti un provvedimento di legge per consentire agli emigrati il voto per corrispondenza, in occasione delle consultazioni elettorali, e l’istituzione di un’Agenzia regionale che si occupi specificamente degli emigrati. Proposte nuove iniziative per creare una cerniera tra i sardi emigrati e quelli che vivono nell’isola, attingendo alle nuove tecnologie per migliorare la comunicazione soprattutto tra i giovani: ipotizzato l’utilizzo di un canale televisivo satellitare e di una radio sul web oltre al "Messaggero Sardo" che viene già distribuito ed è visibile anche online. Nominato l’ufficio di presidenza, composto dall’assessore Manca (presidente di diritto), dal vicepresidente vicario Domenico Scala (Svizzera), dal vicepresidente Giuseppe Dessì (Acli) e dai membri Tonino Mulas (FASI) e Vittorio Vargiu (Argentina). Stabiliti i gruppi di lavoro che dovranno produrre ulteriori proposte anche in vista dell’approvazione del bilancio per il triennio 2010-2012. "La distribuzione delle risorse sarà fatta in tempi più rapidi rispetto al passato, anche perché la Finanziaria è stata approvata nei tempi dovuti", ha precisato l’assessore Manca.

 

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