Falsi sardi: imbrogli sulla "continuità territoriale" per volare a prezzo scontato

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La tentazione è evidentemente troppo grande. Perché, se basta dichiararsi residenti o nati in Sardegna, non approfittare dei vantaggi assegnati dalla legge sulla continuità territoriale? Meridiana e Alitalia, in controlli che per ora vengono effettuati solo a campione, ogni giorno scoprono una settantina di "falsi sardi" che, per risparmiare sul costo del biglietto aereo, dichiarano di possedere i requisiti previsti dalla legge: Spesso, una volta smascherati, tirano fuori scuse assurde. E non si rendono conto di poter incorrere in una denuncia penale per il reato di truffa ai danni dello Stato. Agli sconti hanno diritto (oltre ai cittadini sardi) i disabili, gli anziani over 70 e gli studenti under 27. Ma, statistiche alla mano, a cercare di ottenere una riduzione sul prezzo dei biglietti sono molti di più. «Ogni giorno scopriamo una cinquantina di questi casi – dicono da Meridiana – i "furbi" acquistano il biglietto e fanno il check-in su internet, saltando almeno una prima verifica in aeroporto. Dichiarano di possedere i requisiti per l’acquisto del ticket a prezzo scontato e poi si presentano al gate per l’imbarco ». È lì che qualche volta vengono intercettati dal personale che la compagnia incarica di effettuare i controlli: «Quando scopriamo l’assenza dei requisiti indicati dalla legge quasi sempre si scatena una polemica dura – racconta ancora l’addetto stampa di Meridiana – e saltano fuori le scuse più impensate: c’è chi, con cognome e parlata che facilmente non si possono confondere con il sardo, assicura di aver da tempo presentato richiesta di residenza in un piccolo Comune isolano e chi giura di aver sbagliato al momento della prenotazione, non rendendosi conto di aver scelto l’opzione riservata ai residenti». E qualche volta, visto l’andazzo, ci passa anche chi è in buona fede. In estate i passeggeri che la compagnia dell’Aga Khan "movimenta" (orribile termine tecnico utilizzato dagli operatori del settore) su Cagliari (collegata con 13 altri aeroporti) sono circa 7mila, mentre i controlli vengono effettuati massimo su 800/1000. Per quel che riguarda Meridiana, chi prova a bluffare sulla regione di residenza può arrivare a risparmiare anche 100 euro a tratta. Sul Roma-Cagliari, ad esempio, un biglietto di sola andata per i residenti può costare dai 70 (tariffa promo) ai 110 euro (flex), mentre quello pieno dai 110 (promo) ai 200. Per il Bologna- Cagliari, invece, un sardo spende 85 euro, mentre a un passeggero della Penisola o straniero viene richiesto di versare 134 euro. La tendenza è confermata dai responsabili delle relazioni esterne di Cai, società che da tempo gestisce i marchi Alitalia e Air One: «Per ora i controlli vengono eseguiti a campione e da personale che non appartiene alle nostre società ma a quelle che gestiscono gli aeroporti – dicono – il fenomeno ha assunto una portata tale che presto le procedure cambieranno. Visto che non è facile effettuare un controllo serio all’atto della prenotazione, che sempre più spesso avviene su internet, Alitalia ha deciso di rendere sistematiche le verifiche che verranno svolte al momento dell’imbarco dei passeggeri». Sono 2300 i viaggiatori che ogni giorno arrivano o partono da Cagliari, collegandosi con i tre scali che vengono serviti dall’ex compagnia di bandiera. Da Meridiana, Alitalia e Air One si fa notare che chi dichiara il falso per risparmiare sul prezzo del biglietto aereo spesso non si rende nemmeno conto di mettere in atto una truffa ai danni dello Stato: Perché a rimetterci non sono tanto o solo le compagnie che effettuano i voli ma le casse pubbliche visto che, per sostenere l’onere di servizio, vengono erogati dei contributi. La denuncia è automatica anche se si valuta caso per caso. Quando la buona fede è evidente, è sufficiente far acquistare al passeggero un biglietto a tariffa piena.

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Un commento

  1. Tutto vero, tutto giusto. Bisognerebbe però chiedersi: che servizio offrono ai cittadini sardi che per lavoro devono risiedere in continente ed hanno la famiglia sull’isola? Perché non dire che i nati in Sardegna per la CAI non hanno diritto alla tariffa residenti? Perché non mettere in evidenza la costanza dei ritardi da e e per gli aeroporti sardi? Ritengo che la questione delle cosidette tariffe residenti e della continuità territoriale sia -così come adesso è gestita- una vera presa in giro per i lavoratori sardi pendolari. Che pagano sul loro portafoglio la mancanza di capacità dei lor cosidetti “rappresentanti politici” ma, purtroppo la loro storica incapacità a far valere le prorpie scrosante ragioni. Chiediamoci perché ogni volta che c’è una offerta a costi promozionali le tratte da e per la Sardegna sono escluse…….

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