Il call center della società non applica le tariffe ridotte: Tirrenia, poca chiarezza sui costi

di Annalisa Bernardini *

Con l’arrivo delle ferie si programmano le vacanze, orientarsi nella giungla delle tariffe è però un’impresa aggravata dai dubbi sull’applicabilità della continuità territoriale. Chi vuole viaggiare con la propria auto o cerca di risparmiare qualche euro sceglie infatti la nave, ma risparmia davvero? E soprattutto costa meno la tariffa per residenti? I dubbi si riflettono proprio sul regime agevolato da applicare a chi ha la residenza in Sardegna. Unica compagnia ad essere obbligata ad applicare questa tariffa è la Tirrenia (che grazie alla proroga del regolamento europeo del ’92 riceve le sovvenzioni pubbliche) ma che proprio d’estate non la applica, almeno stando a quanto dicono gli operatori del call center. A coprire le tratte da e per la Sardegna sono ormai molte compagnie, e tutte con prezzi diversi. Facendo ad esempio il biglietto su internet per una delle tratte più affollate, Civitavecchia-Olbia, i prezzi per una famiglia media (due adulti e due ragazzi in una cabina interna e un’auto inferiore ai 4 metri) sono i più diversi. Partendo il 21 giugno con la Tirrenia, il costo per un’intera famiglia, se tutti i componenti risiedono nell’isola, è di 264,41 euro. Dieci euro in più rispetto alla tariffa ordinaria che ammonta a 254,77 euro. Chiunque sceglierebbe il costo inferiore ma non tutti sanno della differenza di prezzo e anzi in molti si affidano al cosiddetto regime agevolato che in teoria dovrebbe essere più conveniente. Scegliendo le tariffe per residenti, inoltre, il viaggiatore si preclude la possibilità di usufruire delle tariffe speciali che con Tirrenia arrivano a 202,27 per la tratta diurna e a 166,73 euro per quella notturna. Tariffa che però è sottoposta a restrizioni. Il discorso non cambia sulla rotta inversa, una settimana dopo, anche se il costo è leggermente inferiore: 256,21 per i residenti e 246,57 il prezzo intero (nella tratta diurna la tariffa arriva però a costare 270,57 euro). Sempre più conveniente, se disponibile, la tariffa speciale di 194,07 euro. Molte cifre che mandano in confusione anche il viaggiatore più esperto e che cambiano a seconda dei giorni. I prezzi, poi, non corrispondono a quelli fatti dal call center. Secondo alcuni operatori telefonici, infatti, non esistono più le tariffe residenti, mentre per altri, per il periodo estivo le agevolazioni sono applicabili solo a chi prenota la poltrona. Cosa che non succede facendo il biglietto su internet o in agenzia, eppure la compagnia di Stato dovrebbe essere sempre obbligata ad applicare le agevolazioni. La tariffa residenti, pur senza obbligo, è applicata da quasi tutte le altre compagnie, ma anche in questi casi non sempre conviene. Confrontando i prezzi con altre due società a caso, si trova il prezzo pieno di Snav a 252 euro (per l’andata e per il ritorno). Il prezzo per i residenti scende a 221,40 euro (per l’andata e il ritorno) ma con l’offerta le tariffe scendono a 238,50 e 172,50 euro per l’andata (con partenza alle 12 e alle 22) e a 217,50 o 238,50 per il ritorno (con partenza alle 11 e alle 22). Ad aumentare la confusione i prezzi per il rientro del 28 luglio nella tratta del mattino: qui la tariffa residenti costa 275,80 euro (contro i 322 di quella piena e i 217,50 di quella speciale). A non applicare la tariffa residenti è invece Moby che però propone biglietti a costi concorrenziali: 204,25 euro (per il 21 giungo) sulla tratta breve partendo da Olbia. Costo che si abbatte a 121,25 con l’offerta speciale che però ha delle limitazioni, come la non rimborsabilità e la penale per modificare il biglietto. Per il ritorno, sulla stessa tratta breve, il costo è di 211,95 euro (186,95 con l’offerta). «È sempre la solita solfa », sottolinea il segretario regionale di Adiconsum Giorgio Vargiu. «Abbiamo sottolineato più volte il problema sulle tariffe agevolate ma dopo le scuse della compagnia, puntualmente tutto torna come prima». Per Vargiu il vero problema è la mancanza di concertazione sulla questione e la poca trasparenza sulla formazione del prezzo. «Da tempo chiediamo un tavolo di confronto che costringa gli operatori a rispettare le regole», aggiunge Vargiu che si dice preoccupato per il dopo Tirrenia. «Quando, come si dice, toglieranno le agevolazioni alla compagnia di Stato mi chiedo come cresceranno le tariffe applicate dalle altre società». Un danno che si rifletterà sull’intera Isola visto che i costi di trasporto non incentivano l’arrivo dei turisti.

* Unione Sarda, 12 giugno 2009

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