"Feminas, le donne del grano": la mostra fotografica del "Su Nuraghe" di Biella

di Battista Saiu

 

È il titolo della mostra allestita presso i saloni della Biblioteca del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, organizzata con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e della Regione Piemonte, della Provincia e della Città di Biella. L’esposizione, visitabile a ingresso libero (martedì, venerdì e sabato, ore 21-23), resterà aperta fino al 30 aprile 2009. A Biella come in Sardegna, le donne di Su Nuraghe usano benedire con il grano, rinvigorendo alcune forme cultuali, che ancora resistono ai piedi delle Alpi, con il trapianto di tradizioni isolane. Così è successo con lo stendardo processionale, che a Biella apre le manifestazioni più solenni di Su Nuraghe, benedetto con il grano dalle Socie decane alla presenza del card. Tarcisio Bertone, con il contrappunto sonoro delle salve beneaugurali dei Fucilieri sardi: ritualità replicate a conclusione dell’Anno giubilare in piazza del Duomo a Biella, per l’ingresso del nostro cappellano don Ferdinando Gallu nella nuova parrocchia di Pettinengo e per lo scoprimento della targa toponomastica nella piazzetta Alberto Ferrero Della Marmora, prospiciente la basilica di S. Sebastiano. Altra solennità, che ha coinvolto ben trenta donne, tante quanti gli anni di vita dell’Associazione dei Sardi di Biella, è stata l’inaugurazione e l’intitolazione di Nuraghe Chervu, primo nuraghe alpino, eretto dalla Città di Biella a ricordo dei Caduti sardi e dei Caduti biellesi nel novantesimo anno dalla fine della Grande Guerra. Le immagini della rassegna "Feminas, le donne del grano", danno conto di questo evento – ultimo in ordine di tempo – e del ruolo sacrale delle donne sarde.

Le immagini in mostra sono opera di: Marco Comba Meloni, Angelo Foglia, Chiara Argiolas, Cosima Colaianni, Alessandro Mezzano, Giuseppe Orrù, Pietro Pala, Giuseppe Pecorini, Roberto Ruzza, Mario Rovetti, Beatrice Ramella Pezza.

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