Manifesto dell'emigrazione isolana nel mondo: "Soru ha ridato a tutti l'orgoglio di sentirsi sardi"

di Daniela Paba

 

L’orgoglio, si sa, diventa un sentimento più forte negli emigrati. Lo sguardo nostalgico e fiero che si appunta sulla propria terra, si concretizza oggi nel manifesto per Renato Soru, presente in rete all’indirizzo http://emigratipersoru.net. Un elenco che comprende, a poco meno di un mese dalle elezioni, di 119 firme, scritte in calce nell’appello che declina in positivo i difetti considerati caratteriali: testardi, introversi, orgogliosi. L’invito a procedere "a testa alta senza compromessi" trasmette il senso d’appartenenza di chi ha scelto di andare oltremare, non senza sofferenza, non senza difficoltà.

Ed è "orgoglio" la parola chiave del manifesto che da sardi emigrati, hanno stilato, invitando i "Cari conterranei" a valutare i risultati della giunta uscente: la vertenza sulle entrate e le servitù militari, il risanamento del bilancio e il piano sanitario, il piano paesaggistico, la semplificazione degli apparati dell’amministrazione regionale, l’attenzione alla scuola e alla ricerca, considerati tanto più "straordinari" se visti da fuori. Da qui l’appello a considerare "la discontinuità positiva" con le precedenti esperienze regionali e a questo punto nazionali e l’invito a giudicare questa esperienza come "un patrimonio di cultura e d’identità che non può essere disperso". Uno degli effetti evidenti, secondo loro, è proprio la visibilità e il prestigio di cui oggi gode la Sardegna in campo nazionale e internazionale.

Firmano l’appello al voto pro Soru personaggi di fama internazionale che mantengono intensi contatti con l’isola come il trombettista Paolo Fresu, lo scrittore nuorese Marcello Fois, i registi Salvatore Mereu e Gianfranco Cabiddu, la scrittrice Maria Giacobbe che vive da tanti anni in Danimarca, l’antropologo Pietro Clemente che insegna a Firenze, ma anche professionisti che hanno scelto svolgere le proprie attività altrove come il consigliere comunale di Torino Enzo Cugusi, i giornalisti Nello Rubattu e Cristina Sanna Passino, l’avvocato Sebastiano Chessa che lavora a Milano, il poeta Alberto Masala da Bologna e perfino il nipote di Antonio Gramsci, Luca Paulesu di Ghilarza, avvocato a Firenze.

La geografia dell’emigrazione sarda abbraccia però un’area molto più vasta e variegata: Marco Arca da Silanus è andato a esplorare le Islas Mujeres vicino al Messico, Manolo Carta, nato a Carbonia, fa il ricercatore in Svezia, a Lund, Vincenzo Congiu è ingegnere a Pasadena USA, Serafina Cuccu insegna a Binche in Belgio, Mauro Fa è ricercatore a New York, Sergio Fa ingegnere a Seul, Giulia Ghisu insegna italiano a Pamplona, Tiziana Grecu a Berlino, Giacomo Ledda è medico a Barcellona, Efisio Manai, ingegnere tecnico a Oberhausen, mentre Giovanni Manca nella stessa città è meccanico industriale, Antonio Marcello è psicologo a Friburgo, Giuseppe Maruccia ingegnere a Grenoble.

Se non di tutti, è di molti comunque l’orgoglioso sentire d’essere ad una svolta, partecipi, seppure a distanza, del progetto di cambiamento che si gioca alle prossime elezioni, come testimoniano Bruno Canu operaio in pensione ad Avigliana in provincia di Torino, Antonio Carta operaio a Rovereto, Graziano Cheri imprenditore agricolo a Radicondoli, in provincia di Siena, Itriano Cubeddu imprenditore a San Gimignano, Daniela Dessì infermiera a Roma, Marco Mastinu pizzaiolo a Mainz, Chiara Sarta web designer a Berlino.

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2 commenti

  1. Dalla Sardegna abbiamo bisogno di tutto il vostro aiuto! La settimana scorsa Berlusconi si è portato via la nostra Bandiera! Oggi è di nuovo quì non a parlare di programmi o ad ascoltare il suo candidato(non gli concede neppure la parola) ma ad insultare Soru e l’intelligenza di tutti i sardi che vogliono continuare nel grande cambiamento iniziato cinque anni fa. Un abbraccio a tutti

  2. Cari amici,per questa battaglia di democrazia e libertá dall´ennesima servitú vi esorto tutti ad impegnarvi ad aprire gli occhi a quanti piú possibile. Invitateli a guardare i video della campagna elettorale di entrambi i candidati. Sono i contenuti e la serietá del presidente Soru che faranno la differenza.Ed allora, come dice il presidente, parente per parente, amico per amico, collega per collega, vicino per vicino, ogni voto conquistato puó far la differenza per la nostra amata terra, che da lontano sentiamo ancora piú nostra.Tottus in pari!Manolo

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