Il Comune di Milano sfratta il "Centro Sociale Culturale Sardo"

di Pierangela Abis

 

Come già preannunciato in diverse occasioni, con notiziari ed in sede di Assemblea, il Comune di Milano ha notificato lo sfratto esecutivo dalla Sede di Via Ugo Foscolo, a due anni dalla scadenza del contratto e cioè del 31 Dicembre 2010 e senza alcuna proposta di sede alternativa. Riepilogo in sintesi: In data 25 Ottobre 2007, il Settore Demanio e Patrimonio, Servizio Gestione Contratti, ha dichiarato la decadenza del CSCS dalla Concessione dei locali a seguito di presunta inadempienza all’esecuzione del consolidamento delle solette (clausola che in fase di stipula ci fu imposta nel contratto di concessione). Successivamente, il CSCS ha fornito al Comune prova documentale, dell’ avvenuta esecuzione, sebbene in ritardo di data, dei lavori richiesti. Nel contempo abbiamo fatto ricorso al TAR e successivamente al Consiglio di Stato tramite eccellenti avvocati esperti del settore, senza, purtroppo, raggiungere i risultati sperati. Stiamo continuando la nostra battaglia. Abbiamo sensibilizzato e stiamo incontrando diversi rappresentanti del Comune di Milano, della Regione Lombardia e della Provincia. Abbiamo richiesto un’interrogazione consigliare e soprattutto una sede alternativa. Siamo stati ricevuti dall’Assessore al Demanio, G. Verga, che ha manifestato il suo interesse per la nostra situazione ed ha promesso di intervenire. Abbiamo anche richiesto ripetutamente un incontro al Sindaco Letizia Moratti ma, sino ad oggi, senza esito. Naturalmente, il verificarsi dello sfratto, senza una sede alternativa, sarebbe una malaugurata ipotesi, che verrebbe a creare un danno gravissimo alla nostra attività e di conseguenza alla nostra Comunità. Il Comune di Milano da tanti anni ha attivato una politica di allontanamento delle Associazioni Culturali dal centro e adesso si sta accanendo nei nostri confronti. Questa manovra non solo è ingiusta, ma è soprattutto iniqua nei confronti di un’Associazione come la nostra, radicata nel territorio, che opera sul piano socio-culturale e solidale da ben 40 anni, che rappresenta e promuove la Sardegna, una delle regioni più importanti d’Italia, e che, allo stesso tempo, è un punto di riferimento per la città, tanto da essere frequentata, in questo momento decisivo per la nostra sede e le nostre attività, da molti milanesi, che rappresentano circa un terzo degli iscritti. Vi invito caldamente a sostenerci con la Vostra partecipazione e la Vostra presenza. Abbiamo un interesse comune da difendere, la nostra Associazione, ed è importante che siate informati. Tutti i giornali si sono occupati  del nostro caso, così anche le  tv locali come Telelombardia e Telenova e Tele1 Lombardia. Un’icona della Sardegna e un punto di riferimento culturale di questa città, a cui abbiamo dato sempre un grande contributo e di cui ci sentiamo parte integrante. La sede ci fu data dall’ex sindaco Tognoli negli anni 80 e fu ristrutturata a nostre spese con il contributo della Regione Sarda che la considerava sede di prestigio per la promozione turistica della Sardegna. Non fu poi utilizzata dalla Regione a questo scopo, tuttavia è stata sempre considerata Sede di Prestigio per la qualità delle manifestazioni proposte e per la promozione che comunque abbiamo sempre fatto della Sardegna. Nell’arco degli anni siamo sempre intervenuti per ulteriori ristrutturazioni, a nostre spese,  che ammontano ad oggi a circa 90mila euro. Paghiamo un affitto di 80 mila euro per circa 170 mq., cioè 396 euro a mq. mentre l’Hotel a 7 stelle in Galleria paga solo 200 euro al mq.
praticamente la metà.  Ora abbiamo solo qualche settimana di tempo per sgomberare i locali. Attendiamo l’ufficiale giudiziario che naturalmente chiederà l’intervento della forza pubblica. Stiamo organizzando una grossa manifestazione per Lunedì primo di Dicembre alle 18,30 davanti a palazzo Marino a cui Vi invitiamo fin da ora.

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