AL "logudoro" di Pavia, convegno sul parlamentare sardo Giorgio Asproni

di Paolo Pulina

 

 

Nel pomeriggio di sabato 7 giugno, presso la sede sociale, il Circolo culturale sardo "Logudoro" di Pavia, in collaborazione con la Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (FASI) e con la Regione Autonoma della Sardegna-Assessorato del Lavoro, con il patrocinio dell’Università di Cagliari-Facoltà di Scienze Politiche e del Comune di Bitti (Nuoro) nonché della Prefettura, dell’Università, della Provincia e del Comune di Pavia, ha organizzato un convegno sul parlamentare sardo Giorgio Asproni, nella ricorrenza del bicentenario della nascita.  Asproni (nato a Bitti nel 1808, morto a Roma nel 1876) è stato una delle massime figure della storia moderna sarda, grande autonomista e incrollabile repubblicano. Dal 1849 entrò come deputato al Parlamento subalpino e gli fu riconfermato poi il mandato, eccettuata l’ottava, sino alla dodicesima legislatura del Parlamento italiano. Tra il folto pubblico che ha seguito i lavori del convegno oltre i rappresentati della FASI (Filippo Soggiu e Pasqualina Pira), dei presidenti dei circoli (Parabiago e Vigevano) e dell’Università (i docenti emeriti Giovanni Bo e Alberto Gigli Berzolari e il prof. Ezio Barbieri) due ospiti d’onore: Ferdinando Buffoni, prefetto di Pavia,  di padre proprio di Bitti e di madre sassarese, e Giuseppe Ciccolini, sindaco di Bitti. Il  convegno, dal titolo "Fede nella democrazia e nella repubblica e realismo politico in Giorgio Asproni", ha indagato anche  i rapporti che Asproni tenne con i  rappresentanti della Democrazia lombarda e pavese in particolare. Arianna Arisi Rota, docente di Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pavia, ha coordinato i lavori, che sono stati introdotti da una relazione di Gesuino Piga, presidente del "Logudoro", su "i legami di amicizia e il sodalizio politico di Asproni coi democratici pavesi". Marziano Brignoli, cultore del Risorgimento, ha illustrato "il rapporto di Asproni con la Democrazia lombarda, in particolare con Cesare Correnti e con Agostino Bertani". Tito Orrù, dell’Università di Cagliari, si è soffermato "sulla formazione e sulle scelte politiche di Asproni nel passaggio da canonico a deputato", e ha dato una sintesi della relazione di Luigi Lotti, dell’Università di Firenze, su "le idee e l’azione politica di Asproni, deputato e giornalista, dopo l’Unità d’Italia (1861-1876)". Personalmente mi sono occupato del tema "la tradizione e la cultura della Sardegna nel carteggio tra Giorgio Asproni e Giovanni Spano".

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Un commento

  1. Complimenti vivissimi! Riuscite a mantenere viva la fiamma della sardità facendo cultura e ripercorrendo storia e personaggi della nostra Isola, invece che limitarsi alle solite lamentationes. Che pure non devono mancare. Mi rendo conto della fatica immane che ciò comporta. Onore al merito, dunque! Auguri di buon lavoro e a chent’annos!.
    Carlo Patatu – Chiaramonti (SS)

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