DAL ”COORDINAMENTO 3 – DONNE DI SARDEGNA”, LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA


Appello per il voto palese nel Consiglio Regionale della Sardegna per la norma sulla doppia preferenza di genere nella legge elettorale sarda

Gentile Signor Presidente,  

a nome del Coordinamento3 – Donne di Sardegna, soggetto regionale per le Politiche Paritarie, Le rivolgiamo il nostro saluto e il nostro ringraziamento per il suo arrivo in Terra Sarda: fidiamo in Lei e nella Sua autorevolezza per la questione cruciale della Democrazia Paritaria nella nostra isola.

Il Coordinamento3 è costituito da sindache, amministratrici e donne rappresentanti delle istituzioni locali, riferite a tutto l’arco costituzionale, oltre ogni differenza e appartenenza; donne rappresentanti degli Organismi di Parità, ai diversi livelli, delle Associazioni, della Politica, del Sindacato, degli Ordini Professionali, delle Università e della società tutta: ci preme significarLe che già nel 2013 vi era stata un’ampia e democratica mobilitazione, durata mesi, per sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica regionale a sostegno della norma sulla Doppia Preferenza di Genere nella legge elettorale regionale.

Malauguratamente, con l’escamotage del voto segreto, la norma fu bocciata in aula: un grave e inaccettabile vulnus nella democrazia paritaria che portò, nelle successive elezioni del 2014 all’elezione di sole 4 donne su 60 consiglieri, appena una in più rispetto alle prime elezioni regionali del 1949. della nostra isola. La legge nazionale n.20 del 2016, intervenuta per sanare lo squilibrio della rappresentanza di genere nelle regioni, in sintonia con tutta la recente normativa nazionale in attuazione del dettato costituzionale, ancora oggi non è stata recepita dalla regione Sardegna.

Cogliamo l’occasione della Sua presenza, quale massima e autorevole espressione dell’unità della Repubblica, per sollecitare il Consiglio Regionale della Sardegna ad approvare quanto prima la norma sulla DPG, così come licenziata in Commissione Riforme il 28 settembre scorso, al termine di una forte e pressante mobilitazione, in atto da mesi e che ha coinvolto numerose associazioni e organizzazioni femminili.

Chiediamo, come questione irrinunciabile, che la norma sulla DPG venga votata a scrutinio palese, prima che finisca l’attuale Legislatura, a garanzia che i Principi Costituzionali, che hanno ispirato le proposte di adeguamento, vengano immediatamente recepiti, perché abbiamo il fondato timore che sia tuttora in essere il rischio del voto segreto.

Non si può affermare che ci sia democrazia dove le donne non partecipano ai processi decisionali della politica, così come Lei, da tempo autorevolmente sostiene.

Certe che il nostro appello incontrerà La Sua Attenzione, Le siamo grate per la sensibilità e la fermezza che saprà comunicare ai nostri interlocutori regionali.

Segreteria Organizzativa

Carla Puligheddu, Simona Corongiu, Carla Medau, Rita Corda, Rita Mameli

il Coordinamento3, nuovo soggetto regionale per le Politiche Paritarie e antidiscriminatorie, per iniziativa di un gruppo promotore di donne che ha riunito esponenti delle Amministrazioni  Locali e ANCI, delle Associazioni femminili, degli Organismi di Parità, degli Ordini e Categorie Professionali, della Politica . La prima riunione si è tenuta nella sede del Consiglio Comunale di Sestu.   Obiettivo prioritario, quello di  intraprendere azioni unitarie, democratiche e trasversali per l’applicazione delle norme di legge sulla rappresentanza delle donne  in tutte le sedi istituzionali, amministrative  e di governo. Ciò in coerenza con il principio ispiratore di promuovere, incentivare e tutelare la partecipazione della donne in tutti gli ambiti della vita istituzionale,  civile,  sociale, economica e politica, in attuazione e nel rispetto di quanto previsto dalla Costituzione Italiana. Per questo il Coordinamento3 chiede che il Consiglio Regionale della Sardegna, dia priorità assoluta all’approvazione dello stralcio sulla doppia preferenza di genere,  dalla discussione generale della legge elettorale regionale,  in conformità alla legge nazionale n. 20 del 2016. La quale chiarisce che, ai sensi dell’art. 122 Cost. 2° comma,  sull’autonomia delle regioni, (comprese quelle a statuto speciale come la Sardegna) , in materia di legislazione, va contenuta nei limiti dei principi fondamentali stabiliti dalla Costituzione della Repubblica, fra cui rientra, quale interesse essenziale del sistema costituzionale l’art. 51. Altro immediato obiettivo è la verifica dell’applicazione della legge Del Rio in merito al rispetto della soglia del 40% per ciascun genere nella composizione degli esecutivi.  Emblematico l’accertato caso del Comune di Olbia, ove su 8 assessori solo 3 sono le donne nominate dal sindaco. il Coordinamento3 segnalerà la violazione della legge alla Capo Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, dr.ssa Giovanna Boda, perché attraverso l’applicazione del potere sostitutivo ex art. 117 della Costituzione sia applicata la legge del Rio anche nella composizione della Giunta Comunale di Olbia .Queste, le iniziative che il coordinamento3 ha deciso di intraprendere nell’immediato. Altre verranno comunicate a breve. Per una definitiva risoluzione delle inaccettabili discriminazioni presenti nella massima assemblea legislativa sarda a fronte di una così compromessa Parità, il Coordinamento3 annuncia che agirà con la determinazione, la forza e la coerenza che le donne sarde sanno esprimere.

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4 commenti

  1. grazie Tottus in Pari per l’attenzione che dedicate sempre ai diritti delle donne sarde!!!

  2. grazie per la tua costante attenzione.

  3. avanti, facciamoci sentire!!!

  4. Luisa Marilotti

    Grazie per lo spazio che ci dedicate

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