IL RICORDO DI LOSI, IL CAGLIARI, LA “DEBACLE” DELL’OLIMPICO E LA SPERANZA DI NON MOLLARE

Roma- Cagliari era iniziata con un altro ricordo. Quello di un’indiscussa bandiera giallorossa, venuta a mancare lo scorso 4 febbraio. Giacomo Losi da Soncino. Il “core de Roma”, venuto a mancare all’età di 89 anni. E si è conclusa con una “debacle”. Con il Cagliari che pare sia arrivato ad una svolta. Più in basso di così non si può andare. Doppietta di Dybala al 23 ed al 51’, preceduta dalla rete di L. Pelllegrni al 2’ e “chiusa” da Huijsen al 59’.  Indubbiamente il punto più basso della seconda parentesi della gestione di Ranieri.  Ci si aspettava una progressione nel rendimento, dopo i “miracoli” con il Frosinone in casa e con il Bologna. Così non è stato. Le ultime due partite, poi, hanno evidenziato delle carenze clamorose. La partita dell’Olimpico è stata a senso unico. Sono saltati, fin dall’inizio, tutti gli schemi: modulo di gioco e cambi “in primis”.  Ranieri ha preparato la gara in un modo, anche per poter “aggredire”, da subito, la difesa giallorossa con due punte, Petagna e Lapadula. Non è andata bene. Già dal 2’ un triplo pasticcio difensivo ha segnato la strada in salita per il Cagliari, portando Pellegrini a segnare. Dopo appena 20’ il raddoppio di Dybala, con il Cagliari “a guardare”. Con Ranieri letteralmente bloccato e “paralizzato” dall’improvviso uno-due dei locali.  Atteggiamento remissivo che ha causato la procrastinazione degli ingressi di Luvumbo e Viola al fine di “rianimare” il match.  La squadra non solo subisce la rete all’inizio della partita, ma anche nei primissimi minuti della seconda frazione di gioco, sempre con Dybala. Alle richieste di una parte della tifoseria di cambiare il tecnico, tuttavia, si deve rispondere con fermezza ed ottimismo: Ranieri non si tocca. E vi è una speranza. Quella che il Cagliari abbia, finalmente, preso coscienza dei propri limiti. Senza “volare alto”.  La società, da questo punto di vista, sembrerebbe avere i “piedi per terra”. Ranieri è un tecnico- garanzia, che fa da “ombrello” ad ogni tempesta. Il livello del Cagliari, purtroppo, è questo. E tali lacune, individuate, vanno trasformate in forza.  La forza di un gruppo unito. Un altro aspetto positivo da non sottovalutare è quello che, in fondo, le altre dirette concorrenti “camminano”, con il Cagliari che, comunque, nonostante la sconfitta, resta sempre ad un’incollatura dalla quart’ultima posizione. Ed il gruppo, da questo punto di vista, sì è dimostrato sempre coeso, fiducioso nell’operato del tecnico. Con una società che non chiede certo la luna. Il Cagliari ha nettamente bisogno di aiuto. Ranieri ha tentato, da subito, la “carta” delle due punte, con la speranza che Petagna e Lapadula potessero incidere significativamente sulla linea difensiva romanista. Così non è stato. Il “materiale umano” è questo. Per mantenere la massima serie si dovrà lottare con le unghie e con i denti.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Un commento

  1. Emanuela Priori

    Forza Cagliari!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *