IL CAGLIARI SI FERMA A FROSINONE. VINCONO I CIOCIARI 3-1, SUCCESSO IN TRASFERTA ANCORA RIMANDATO

“Benito Stirpe” “amaro” per il Cagliari, raggiunto e “ribaltato” dal Frosinone per 3-1. In sostanza i gialloblù han meritato di vincere. Soprattutto nella seconda frazione di gioco. Anche perché la prima si era chiusa con il vantaggio sardo di Sulemana al 26′ e con circa quaranta minuti giocati con buona intensità da parte degli uomini di Ranieri. Nel secondo tempo, un Frosinone più concentrato e deciso ha riportato prima la partita in parità con Mazzitelli al 64′, poi in vantaggio con Soule’, il suo uomo migliore. E, poi, definitivamente ribaltata dalla marcatura di Kaio Jorge al 95′. In pieno recupero. L’analisi ed il commento tecnico ci portano, innanzitutto, a rimarcare come, con questa vittoria,  il Frosinone sia in vantaggio sul Cagliari in merito agli scontri diretti. E con un secondo tempo che ha lasciato agli “addetti ai lavori” non poche perplessità in merito alla gestione del vantaggio da parte del Cagliari. La squadra di Ranieri non è riuscita a controllare il risultato né tatticamente né tecnicamente. Soprattutto se rapportata a quanto di buono fatto vedere nella prima frazione di gioco. In cui l’interpretazione data dal Cagliari rasentava quasi la perfezione. Questo per quasi quaranta minuti. Ma la squadra di Ranieri, seguita in Ciociaria da circa 650 tifosi, non ha saputo sfruttare al meglio il delicato momento dei gialloblù. Sostanzialmente la partita è cambiata perché sono cambiati i rendimenti dei giocatori entrati nel secondo tempo. Al Cagliari è venuta a mancare una “lettura” più appropriata del secondo tempo. Eppure la prima frazione di gioco era stata impostata da Ranieri quasi perfettamente e legittimata dal vantaggio. I rossoblù sardi, infatti, stavano impostando il vantaggio basandosi sulla difesa. Era questo il disegno dello “stratega” Ranieri. Una buona difesa avrebbe dovuto mandare “fuori giri” gli avversari. Con l’obbiettivo di portare molti uomini davanti. La difesa a cinque, quindi, era lucida e bene studiata e calibrata. Come l’aver schierato Zappa per la prima volta in questa linea. Questa è stata una scelta importante. Con tre uomini centrali in difesa, per quaranta minuti l’impianto di Ranieri ha impedito a Cheddira di segnare. In sostanza, fino a quando la squadra ha potuto seguire le indicazioni del tecnico romano date in allenamento, tutto bene. Per quaranta minuti, appunto. Poi, quando Di Francesco ha dovuto studiare altri schemi, questa impostazione di gioco è saltata. Ed il Cagliari si è perso.  La “chiave di lettura” del momentaneo vantaggio maturato nella prima frazione è stata, pertanto, la buona prova fornita da Zappa. Il calciatore brianzolo di Villasanta è stato “arretrato” da Ranieri a fare da “braccetto” alla sinistra della linea difensiva. In modo da bloccare la corsia al cospetto del giocatore più forte del Frosinone, Soule’. Lo stesso meccanismo che era stato adottato la settimana scorsa con il Bologna. Con, però, allora, Zappa “spostato” a destra. Ed è andata bene. A Frosinone, invece, questo ha “retto” solo in parte.  Per quaranta minuti. Con un’interpretazione quasi perfetta e lucida. Poi vi è stato il secondo tempo. Un’altra partita. Prima l’ingenuità di Dossena, che ha portato allo svantaggio del 2-1. Poi hanno fatto il resto la mancanza di sicurezza di Wieteska e le difficoltà di Nandez. Un “bicchiere” reso “mezzo pieno” dalle due limpide occasioni da rete avute dal Cagliari nel finale. Ma che non cancellano i dubbi dell’opaca prestazione maturata per quasi tutta la ripresa. E su cui mister Ranieri dovrà lavorare molto.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Un commento

  1. Alessandro Chiocci

    Venerdì dovete mettere l’anima per voi e per chi a onorato la maglia e vi vedrà da lassù.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *