CINEMA SARDO IN TOUR! AL VIA LA NUOVA EDIZIONE DELLA RASSEGNA ITINERANTE “VISIONI SARDE NEL MONDO”

È partita da Perugia la nuova edizione della rassegna itinerante “Visioni Sarde nel mondo”.

L’Associazione Culturale Shardana si è guadagnata il privilegio della prima assoluta inserendo alcuni cortometraggi nella manifestazione “1° DOMENICA IN…SIEME” organizzata il 14 gennaio in località Montebello, per chiamare a raccolta i soci e amici all’insegna dello sport, del cinema e della buona tavola.

Dopo Perugia la rassegna di cinema itinerante farà tappa, il 25 gennaio, a Istanbul e il 27 ad Algeri e a Borore. Si sono, intanto, già prenotati: Il Cairo, Oslo, Lugano e Amburgo all’estero; Roma, Milano, La Spezia, Ostia, Biella, Genova, Fiorano Modenese, Vercelli, Livorno, Udine, Bologna, Rivoli, Gorizia, Bollengo, Belluno, Parma, Rovereto, Bareggio, Mestre, Portoferraio, Trieste, Alessandria, Civitavecchia, Vercelli e Prato nella penisola; Sassari, Sedilo, Luogosanto, Villa Verde e Luras in Sardegna.

“Visioni Sarde nel mondo”, in questo 2024 alla sua decima edizione, è un progetto ormai consolidato che nasce per volontà della Cineteca di Bologna. Anche quest’anno gode del contributo di Sardegna Film Commission, del preziosissimo lavoro distributivo curato dal Circolo Sardi Torino “Antonio Gramsci” e dell’Associazione “Visioni da Ichnussa” di Bologna.

La rassegna rimane così fedele alla sua missione iniziale: quella di raccontare la Sardegna attraverso il cinema e di far conoscere i suoi giovani registi fuori dall’isola utilizzando la formidabile rete fornita da Società Dante Alighieri, Istituti Culturali all’estero, Comites e Circoli sardi disseminati nei vari continenti. Da dieci anni ha preso corpo un’avventura distributiva che porta il cinema sardo in ogni angolo del pianeta.

Ai nastri di partenza nove titoli: Dalia” di Joe Juanne Piras; “Giù cun Giuali” di Michela Anedda; Incappucciati, Foschi” di Nicola Camoglio; “Quello che è mio” di Gianni Cesaraccio; ” La punizione del prete” di Francesco Tomba, Chiara Tesser;“Ranas” di Daniele Arca; “Spiaggia libera” di Ludovica Zedda; “Ti aspetto qui” di Gabriele Brundu;”Tilipirche” di Francesco Piras.

Dalia. Thriller drammatico che racconta di una psicologa infantile alle prese con un caso molto delicato e complesso. Smarrimento e ossessioni si avvicendano fino a confondersi.

Giu’ cun giuali. Giù cun Giuali sono cugini diversissimi tra loro: uno è pulito e ordinato, l’altro è sporco e irriverente. I due, giocando, trovano un modo per andare oltre le apparenze.

Incappucciati, Foschi. Una coppia viene a contatto con una banda di rapitori, sperimentando sulla propria pelle la realtà incerta degli anni 70 in Sardegna.

La punizione del prete. Un avido prete e un astuto cieco avviano una lunga trattativa che porterà la furbizia di uno a prevalere sull’avarizia dell’altro.

Quello che è mio. Quattro ex soldati malati terminali compiono una rapina dietro l’altra per riprendersi ciò che lo Stato gli ha negato.

Ranas. I due amici affrontano alcune sfide che metteranno a dura prova il loro coraggio, la loro concezione della vita e il loro rapporto con la morte.

Spiaggia libera. Un confronto tra generazioni e la difficoltà di trovare un equilibrio tra sogno e realtà, nella cornice senza tempo di una spiaggia deserta.

Ti aspetto qui. Un bambino di 9 anni si ritrova a dover ristabilire un equilibrio nella sua vita dopo un evento sconvolgente che mette a dura prova il suo spirito gioviale,

Tilipirche. Un’invasione di cavallette costringe un allevatore ad abbandonare le attività e ad affrontare l’impossibile passaggio di testimone con il figlio.

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